In questi mesi ho raccontato di uomini e donne, di startup e di imprese, unite da un obiettivo comune: migliorare il mondo per le persone in difficoltà usando la tecnologia e con un approccio “caritatevole” e imprenditoriale al tempo stesso. Per supportare tali iniziative servono persone che ci credano…ma anche investitori che sostengano questi progetti imprenditoriali. Grandi realtà come Microsoft, Google, Vodafone, e molte altre ancora sono attive in questo ambito, con investimenti in denaro o in “natura” tecnologica.
Accanto a questi nomi noti, aziende che tutti conosciamo, vi sono poi realtà sconosciute al grande pubblico e che pure sono fondamentali compagne di strada per le startup a vocazione sociale. Una di queste è Ashoka, associazione globale di innovatori sociali, uomini e donne ideatori di progetti in grado di cambiare il mondo, fondata nel 1980 a Washington, da un imprenditore sociale di nome Bill Drayton. Dal 1981, sono quasi 3000 gli imprenditori sociali associati come Ashoka Fellows. A loro Ashoka fornisce stipendi, supporto professionale e accesso a una rete globale di persone attive in 80 paesi per rendere migliore il mondo.
Da giugno 2014, Ashoka opera anche in Italia, sotto la guida di Alessandro Valera, per creare un movimento attorno agli imprenditori sociali e sviluppare un forte ecosistema di alleanze, consapevolezza e supporto per favorire l’innovazione sociale. In poco più di un anno Ashoka Italia ha tessuto migliaia di contatti. Lo scorso febbraio a Milano ha presentato la Mappa italiana degli innovatori sociali.
Pochi giorni fa Ashoka ha selezionato il Primo Fellow Italiano. La “prescelta” è Francesca Fedeli. “La scelta di Francesca Fedeli come prima Fellow Italiana – spiega Alessandro Valera, direttore di Ashoka Italia – riveste un ruolo ancora più importante alla luce del percorso che l’ha caratterizzata: abbiamo cominciato a conoscere Francesca durante il suo soggiorno di studi americani nel 2014 e da allora con il suo progetto ha superato le diverse fasi di selezione , dove ha dimostrato di rispondere ai nostri criteri di innovatività, creatività, qualità imprenditoriale, impatto sociale e spessore etico. Abbiamo l’obiettivo di selezionare imprenditori sociali italiani di livello, capaci di creare un impatto sociale ed economico attraverso metodologie innovative e partnership strategiche con le imprese del mondo del profit. Cerchiamo gente che sappia mettersi in rete per beneficiare e far beneficiare del proprio know-how altre realtà simili a livello nazionale e internazionale. Francesca rappresenta oggi per l’Italia un modello di imprenditrice sociale al femminile. In lei la voglia di superare un problema personale si è trasformata in attivatore di cambiamento di sistema piuttosto che in una semplice protesta sociale. Ci auguriamo che il suo ruolo apra anche un dibattito produttivo con le istituzioni pubbliche e private , affinché siano rimosse tutte le barriere per un’imprenditoria sociale diffusa in Italia.”.
Francesca è inserita nel programma ‘Making more Health’ , promosso globalmente a partire dal 2010 da Ashoka e dal gruppo farmaceutico Boehringer Ingelheim : il primo esempio concreto di come terzo settore e settore privato possano allearsi per ottenere un impatto sociale di larga scala e con obiettivi di lungo periodo. Tramite Making More Health, più di 50 imprenditori sociali, attivi in quattro continenti nell’ambito della salute, sono stati selezionati e formati attraverso la collaborazione attiva del personale della casa farmaceutica.
Ashoka Italia e Boehringer Ingelheim presenteranno Francesca Fedeli e il progetto Fight the stroke il 2 ottobre a Milano, insieme ad altri 4 Fellows di nazionalità italiana selezionati nel corso degli anni da Ashoka nel mondo . Ci vediamo lì e…a proposito: se vuoi sapere cosa significa Ashoka, sappi che questo era il nome del leader che unì il subcontinente indiano nel III secolo a.C., rinunciando alla violenza e dedicando la propria vita al benessere sociale e allo sviluppo economico. Un programma e un metodo validi anche ai nostri giorni…