Lavorare per e con una grande azienda è l’obiettivo di molte startup. E sembrerebbe molto semplice da raggiungere, vista la domanda crescente di innovazione. Ma non è così. Per la difficoltà da parte delle corporate di passare dal riconoscimento dell’esigenza alla sua soddisfazione ma anche per l’esuberanza di comportamento e di linguaggio delle startup. C’è da fare incontrare due mondi ancora distanti e quindi ben vengano tutti i tentativi di “mediazione culturale”. Perché gli incontri che vanno a buon fine sono proficui sia per le corporate sia per l’ecosistema delle startup.
Roberto Catanzaro, executive director, Digital, Strategy & Business Development di Nexi ha scritto un veloce pentalogo, fatto di indicazioni e passi concreti. Ecco i suoi consigli per le startup che vogliono collaborare con una corporate.
1. Arrivare con un business model in mente
Non basta presentarsi a una corporate con un generico “facciamo qualcosa insieme”. Fate i compiti a casa sul modello di business della corporate.
2. Proporre iniziative che abbiano potenziale di scalare
Pensate in grande e soprattutto per grandi numeri. Non proponete attività solo per early adopter.
3. Pensare ad un modello economico
Il business plan è fondamentale. L’argomentazione della proposta non può essere solo “così fate open innovation”.
4. Articolare chiaramente le distintività ed i bisogni coperti
Siate quanto più precisi possibile sulle caratteristiche del prodotto/servizio proposto, possibilmente con data point concreti che ne mostrino il potenziale di mercato.
5. Ricordare l’importanza dei clienti
Ricordarsi che avere qualcuno che ti apre la propria base clienti è spesso più prezioso di avere qualcuno che mette capitale nella startup, perché il trust dei clienti una volta perso è durissimo da ricreare.