Tra le previsioni per il 2017, questo è il trend più tipicamente Italiano. I giovani non sono davvero più quelli di una volta, e questa è una buona notizia.
L’Italia è sempre stato un paese rimasto piuttosto indietro nello sviluppo digitale. Le aziende innovano meno dei concorrenti esteri. Ma soprattutto i consumatori acquistano poco online. L’Italiano non si fida per natura, per cui ha sempre fatto fatica a condividere i numeri della carta di credito online.
Poi qualcosa è cambiato.
Anzi, i cambiamenti sono stati tre e stanno rivoluzionato il mercato Italiano. I risultati sono in gran parte nascosti ma non per questo meno potenti.
1. Ogni italiano passa mediamente ogni giorno due ore di fronte alla televisione e sei ore su Internet. L’effetto economico si vede ancora poco, perché le aziende continuano ad investire in pubblicità soprattutto in TV. Presto l’effetto sarà irreversibile.
Ironicamente, il sito web più utilizzato non è Facebook ma YouTube. Di fatto gli Italiani sono passati dalla TV ad un diverso tipo di TV dove possono scegliere i programmi.
Come ripete spesso Peter Thiel – uno dei fondatori di PayPal – nell’innovazione di solito vince chi migliora ciò che esiste, non chi inventa un mercato completamente nuovo.
2. Tra i paesi occidentali “importanti” l’Italia è sempre stata tra gli ultimi per la diffusione di Internet. La stessa cosa è successa con l’invenzione dell’e-commerce.
Poi è arrivato Facebook.
La diffusione di Facebook in Italia fa invidia ai paesi più avanzati. Ma si sa, agli Italiani piace chiacchierare.
3. I primi due punti meritano un approfondimento tutto loro. Il terzo punto riguarda direttamente la nostra previsione FinTech, la finanza tecnologica.
La diffusione di Internet e di Facebook hanno rivoluzionato il mercato delle nuove generazioni Italiane “nate digitali” molto più di quanto sembri.
Per la prima volta nella storia moderna, i giovani Italiani sono molto più simili ai giovani stranieri che ai propri genitori. Chiunque dica il contrario citando il ’68 o la propria giovinezza non ha ancora assorbito il cambiamento fondamentale.
L’ultima generazione nata digitale ha condiviso per tutta la vita notizie e tendenze con i giovani di tutto il mondo, senza filtri di giornalisti meno giovani.
Non è solo una questione di social media. In passato una startup come Microsoft o Apple aveva bisogno di anni per espandersi sul mercato Italiano. Oggi una startup ha costi minimi grazie al digitale. Anzi, la maggior parte delle startup nascono “globali”. Non hanno bisogno di una sede legale in Italia, e possono vendere sul mercato Italiano da subito.
L’unico costo è la traduzione. Che infatti viene spesso ignorata. Stripe—una delle startup di pagamento di maggiore successo al mondo—ha una pagina di condizioni per l’Italia rigorosamente in inglese. Ai giovani Italiani non da troppo fastidio.
Adeo Ressi, americano di nonni Italiani—anzi romani come mi ripete spesso—fondatore del più grande acceleratore di startup al mondo parla di “globalizzazione di Silicon Valley”.
I tre punti elencati (crescita di Internet in Italia, globalizzazione attraverso social media, e normalizzazione dei giovani Italiani) creano un impatto esplosivo nel FinTech.
I giovani italiani sono pronti quanto i loro colleghi americani a pagare con il cellulare ed a testare qualunque nuova app collegata al mondo della finanza.
Oval Money, la startup fintech di Benedetta Arese, ex Uber Italia, ha raccolto 1,28 milioni di dollari. Ernest, una intelligenza artificiale che si scarica gratuitamente sullo smartphone ed aiuta a gestire i propri risparmi, è stata creata anch’essa da due Italiani ed ha raccolto fondi.
Ma la conferma già forte della nostra previsione viene da Raffaele Gaito, imprenditore e consulente digitale, che nel suo blog parla un’intera giornata di Hype, la startup di pagamento acquisita da Banca Sella.
Non faccio confronti con la mia generazione. Avendo superato i 40 sono almeno due o tre generazioni lontano da Raffaele.
Basta un confronto con la generazione immediatamente precedente. Se un blogger avesse parlato di un’app FinTech i lettori sarebbero scappati per non morire di noia. Oggi è normale, addirittura di tendenza.
I giovani Italiani non sono più quelli di una volta. Per fortuna.
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Questo è articolo è parte di una serie dedicata alle previsioni fintech 2017. Puoi leggere ogni articolo autonomamente su EconomyUp.
10 Previsioni Fintech 2017
1. L’era dei robot
2. Espansione e morte delle aziende di credito
3. Il boom dell’Asia
4. L’anno dell’amore bancario
5. L’anno della Blockchain
6. Trovare lavoro grazie al boom del RegTech
7. I giovani non sono davvero più quelli di una volta
8. Il boom dell’Insurance tech (in corso di pubblicazione)
Immagine: Freestocks su Flickr. La presentazione è di Hootsuite e We Are Social per Digital in 2017: Italy