NORME E INNOVAZIONE

Guida autonoma e incidenti, il Regno Unito ha deciso: il responsabile è il produttore

Non sarà il guidatore, ma il produttore del veicolo, il responsabile di incidenti a bordo delle auto a guida autonoma: lo ha stabilito il governo UK in vista dell’arrivo delle auto autonome su strada nel 2025. Una decisione che potrebbe fare tendenza in un dibattito caratterizzato da zone grigie e dilemmi etici

Pubblicato il 30 Ago 2022

guida autonoma incidente

Se un’automobile fa un incidente mentre è attiva la guida autonoma, su chi ricade la colpa? Il quesito è uno dei temi più scottanti e uno dei maggiori ostacoli alla definizione di una normativa sulla guida autonoma.

Ha trovato la sua risposta il Regno Unito e la sentenza è che il guidatore umano non ha colpe.

In previsione dell’arrivo della guida autonoma su strada entro il 2025, il governo britannico ha pubblicato una tabella di marcia sulla regolamentazione che definisce anche la responsabilità in caso di sinistri: cadrebbe sul produttore del veicolo o sull’organizzazione che avrebbe dovuto garantirne la sicurezza durante la guida autonoma.

La nuova legge, basata su leggi esistenti, stabilirà infatti che i produttori sono responsabili delle azioni dei veicoli a guida autonoma, sollevando il guidatore da ogni responsabilità quando è il veicolo ad avere il controllo.

Ma quando è guida autonoma e quando non lo è?

Per poter applicare questa normativa, il Regno Unito creerà un sistema per determinare la capacità di un veicolo di guidarsi da sé, distinguendo quindi la vera guida autonoma, dove non è previsto l’intervento del guidatore, dall’assistenza alla guida che richiede invece input umano.

Qui un approfondimento sulla differenza tra guida autonoma e guida assistita

Il concetto base definito dal Regno Unito considera un veicolo a guida autonoma se la persona seduta al posto di guida – ammesso che ci sia un posto di guida – può distogliere l’attenzione e lasciare che il sistema di guida automatizzato governi il veicolo in totale autonomia. Non sarà in questo caso responsabile di nulla che accada mentre il sistema ADS è attivo.

Quali le conseguenze?

Premettiamo che parliamo ancora di uno scenario futuro: oggi buona parte delle auto definite “a guida autonoma” sono soltanto dotate di avanzati sistemi di guida assistita. Ad eccezione di sperimentazioni e utilizzo di robotaxi circoscritti a determinate aree e in determinate condizioni di traffico, non abbiamo ancora sul mercato auto capaci di guidarsi completamente da sole.

Questa definizione è tuttavia un importante passo nel discorso sulla guida autonoma e potrebbe costituire un precedente a livello mondiale per l’applicazione della legge in caso d’incidente, aprendo la strada alla definizione di una normativa anche per altri paesi. Si tratta di uno sviluppo che segue il via libera dell’Europa alla circolazione di auto a guida autonoma su strada e, offrendo una soluzione a una delle più controverse zone grigie di interpretazione, un essenziale passaggio nell’adeguamento della normativa dei singoli paesi alle nuove linee guida.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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