Il rischio di contagio da coronavirus è un problema che riguarda molti aspetti della vita quotidiana, includendo le consegne di pacchi, spese e ordini a domicilio. La startup per la guida autonoma Pony.ai scommette sulla domanda per delivery driverless, e lancia in California un servizio di consegne completamente automatizzate. Durante il periodo di lockdown per coronavirus, i suoi veicoli senza guidatore consegneranno porta a porta prodotti ordinati tramite la piattaforma ecommerce Yamibuy.
Pony.ai, la startup per il driverless tra California e Cina
Pony.ai è una startup per la realizzazione di veicoli a giuda autonoma, creata nel 2016 da ex dirigenti della multinazionale cinese Baidu. Ha raccolto importanti investimenti nel 2018, e di recente chiuso un round da oltre 400 milioni di dollari grazie al contributo di Toyota, portando il valore della compagnia a più di 3 miliardi di dollari.
Pony.ai ha sedi sia in Silicon Valley che a Pechino e Guangzhou, per sfruttare strategicamente i talenti e la spinta all’innovazione driverless di entrambe le regioni. Sta realizzando test di guida autonoma di livello 4, e ha lanciato l’anno scorso un servizio di robotaxi in California, in partnership con Hyundai.
Delivery driverless, come funziona e cosa significa per il futuro
Con l’ordinanza per lo stato di lockdown emessa a marzo per la California, Pony.ai si è trovata costretta a sospendere il suo servizio robotaxy. Ha tuttavia trovato il modo di reimpiegare la sua flotta di veicoli a guida autonoma con la collaborazione della piattaforma e-commerce Yamibuy, lanciando un servizio di consegna driverless nell’area di Irvine (California).
Su Yamibuy è possibile comprare viveri, bevande, ed altri prodotti quali cosmetici. Quando un cliente fa un’ordinazione, un’automobile automatica ritira il pacco e glielo consegna comodamente davanti a casa. L’intero processo è interamente automatizzato e privo di contatto. A detta di un rappresentante di Pony.ai, il servizio è in grado di consegnare tra i 500 e i 700 ordini al giorno.
Il concetto di delivery driverless non è una prima assoluta: ci sono stati casi precedenti, quale l’esperimento di Ford in collaborazione con Domino già nel 2017. Tuttavia, a fronte del problema molto attuale dei rischi di contagio, pony.ai potrebbe aver avuto l’idea per l’iniziativa giusta al momento giusto.
Pur essendo al momento il servizio disponibile solo in un’area della California, potrebbe fornire alla compagnia i dati necessari a migliorare i propri sistemi. La tecnologia di guida autonoma si basa sulla raccolta di dati nell’arco di centinaia di migliaia di chilometri e sul continuo apprendimento dagli stessi per rendere i sistemi più accurati, sicuri ed affidabili.
Questo tipo di servizio potrebbe essere per Pony.ai fonte di preziosi miglioramenti, nonché una spinta per la diffusione delle consegne driverless quando la pandemia sarà finita.