LA GUIDA

Ricarica auto elettriche: quali sono gli operatori in Italia e chi applica l’interoperabilità

Le auto ibride o elettriche sono sempre più diffuse. Ma chi gestisce i 26mila punti di ricarica auto in Italia? Quali operatori offrono l’interoperabilità, cioè la possibilità di usare la colonnina di un operatore e avere l’abbonamento con un altro? E quali sono le tariffe al consumo e in abbonamento? Ecco una mini-guida

Pubblicato il 12 Apr 2022

Auto elettrica: il boom

Le vendite di auto elettriche e ibride stanno aumentando a ritmi vertiginosi: nel 2021 l’incremento è stato di +528% per le elettriche e di +1.102% per le ibride plug-in, spingendo il parco circolante a oltre 130mila unità. Questo entusiasmo da parte degli automobilisti italiani nei confronti delle auto ricaricabili sta portando gli operatori ad accelerare nell’ampliare l’offerta di punti di ricarica sul territorio e al contempo a rivedere le tariffe e studiare forme di pagamento più semplici. Anche se bisogna considerare che molti possessori di auto elettriche o ibride plug-in scelgono la via della ricarica casalinga; ciò non toglie che anche loro possano trovarsi nella condizione di dover ricaricare le batterie dell’auto quando si trovano lontano da casa.

Per quanto riguarda le tariffe, oltre al costo al kWh esistono forme in abbonamento (anche in modalità ricaricabile) e tariffe flat, le più apprezzate dagli automobilisti.

Un ruolo di importanza fondamentale lo gioca l’interoperabilità, con il potere di aumentare la disponibilità effettiva dei punti di ricarica, semplificare il pagamento e permettere un facile confronto tra costi e servizi forniti, come localizzazione, prenotazione e pianificazione degli itinerari.

Ricarica auto elettriche: la situazione in Italia e in Europa

Nel nostro Paese sono presenti, al momento, poco più di 26mila punti di ricarica per auto elettriche, suddivisi in 13.233 colonnine e dislocati su 10.503 location accessibili al pubblico (Fonte Motus-E).

La città italiana con più colonnine di ricarica è Roma, con 1.673, seguita da Milano con 717. La regione dove si concentra il maggior numero è la Lombardia (17%).

Nonostante la tendenza all’aumento (a fine 2020 i punti di ricarica erano circa 20mila), sono ancora molto poche le colonnine elettriche in autostrada. Secondo i dati forniti da Enel X, solo 11 aree di servizio hanno a disposizione punti di ricarica rapida per le auto elettriche (escluse quelle di Tesla). Anche per quanto riguarda l’intera rete, l’Italia è ultima tra i grandi paesi europei: in Germania le colonnine sono 44.464, in Francia 45.246, nel Regno Unito 32.396.

Una svolta potrebbe venire dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Sono previsti infatti 21.255 nuovi punti di ricarica rapidi, di cui 7.500 in autostrada, per un investimento previsto di 741 milioni di euro, da spendere entro la fine del 2025. L’elettrificazione dei trasporti rappresenta una priorità per l’Europa: entro il 2035 non potranno essere più vendute nuove automobili a combustibile e il piano “Fit for 55” prevede 3 milioni di colonnine in tutto il Vecchio Continente tra 10 anni (oggi sono appena 250mila).

Come trovare le colonnine di ricarica auto

Come abbiamo già affermato, la diffusione dei punti di ricarica pubblici in Italia è ancora scarsa, sorge quindi l’esigenza, da parte dei proprietari di auto elettriche, di individuarli. A tale scopo esistono app e siti web che offrono mappe interattive. Uno di questi è quello di e-Station, una delle prime aziende in Italia a sviluppare soluzioni per il settore della mobilità elettrica.

Un servizio di mappatura dei punti di ricarica molto completo è quello di NextCharge, disponibile anche come app.

Gli operatori per la ricarica auto

Alcuni operatori offrono il servizio di ricarica con l’interoperabilità, aumentando di fatto il numero delle proprie stazioni (in pratica, chi ricarica utilizza la colonnina dell’operatore X ma paga l’energia all’operatore Y, con il quale magari ha un abbonamento); occorre specificare che la ricarica elettrica avviene sempre per mezzo di una card a chip RFID (Radio-Frequency Identification), fornita dall’operatore, con esclusione quindi del contante. Ecco i principali operatori di ricarica elettrica presenti sul territorio nazionale e le loro offerte.

Enel X

È il più grande operatore italiano, con oltre 13mila punti di ricarica. L’energia fornita da Enel X proviene al 100% da fonti rinnovabili.

Il sistema di tariffazione è così articolato:

  • 0,40 euro al kWh per le colonnine fino a 22 kW di potenza;
  • 0,50 euro per quelle fino a 50 kW
  • 0,79 euro per le stazioni ultrafast fino a 350 kW.

Sono previsti anche gli abbonamenti:

  • Flat Small (25 euro al mese per 70 kWh, ossia 0,36 euro/kWh)
  • Flat Large (45 euro al mese per 145 kWh, ossia 0,31 euro/kWh)

C’è poi OpenCharge, che integra la tariffazione flat domestica (illimitata) con quella presso le colonnine pubbliche in base a 3 livelli di carica:

  • fino a 30 kWh/mese per OpenCharge20 (20 euro)
  • 80 kWh/mese per OpenCharge50 (50 euro)
  • 150 kWh/mese per OpenCharge80 (80 euro).

BeCharge

BeCharge può contare su 5.752 punti di ricarica, che salgono a 17.262 grazie all’interoperabilità. Le tariffe a consumo sono di 0,45 euro/kWh per le colonnine a corrente alternata e 0,50 euro/kWh per quelle a corrente continua.

Le tariffe flat, mensili, sono quattro:

  • Be Electric per 500 kWh al mese (pari a 0,35 euro/kWh) a 175 euro
  • Be Large 250 per 250 kWh (0,36 euro/kWh) a 90 euro
  • Be Regular 100 per 100 kWh (0,38 kWh/100 km) a 38 euro
  • Be Light 50 per 50 kWh (0,40 euro/kWh) a 20 euro.

I kWh inutilizzati non sono cumulabili e quelli in eccesso vengono fatturati a consumo. BeCharge ed Enel X hanno siglato un accordo con Telepass per la localizzazione del punto di ricarica e il pagamento dell’energia.

A2A

Operatore molto diffuso in Lombardia, con oltre 1.000 punti di ricarica propri fino a 50 kW. Con il logo E-Moving propone sia la tariffa a consumo, sia la flat. Con un accordo di partnership firmato il 17 gennaio 2022 con Enel X, la rete A2A si è allargata a tutto il territorio nazionale, con più di 14mila nuovi punti di ricarica. Una nuova tipologia di colonnine Ultra Fast, con potenza fino a 350 kW, rende possibile effettuare ricariche più rapide.

Tariffa a consumo:

  • 0,37 euro/kWh per le colonnine da 22 kW;
  • 0,47 euro/kWh per quelle da 50 kW a corrente continua.

All’interno del territorio del Comune di Milano, dove ha un ruolo importante come utility e nella gestione della sicurezza, A2A dispone di aree in cui si paga a tempo: presso le Isole Digitali la ricarica è gratis fino a 3 ore e costa 0,166 euro/min dalla quarta ora in poi mentre nelle altre aree la tariffa è di 0,033 euro/min (0,050 euro/min dalla terza ora) per le colonnine Quick e mentre per quelle Fast si paga 0,166 euro/min (0,250 euro/min dalla terza ora).

La tariffa flat invece costa 30 euro per ricariche illimitate. Tutte le soluzioni E-Moving prevedono fino a 4 utenze per un veicolo con 2 prenotazioni al giorno.

Per le aziende, A2A propone 3 tariffe “flat” specifiche (i costi sono mensili):

  • E-Moving Flat X2 per 2 veicoli e 4 utenze a 60 euro
  • E-Moving Flat X3 per 3 veicoli e 4 utenze a 90 euro
  • E-Moving Flat X4 per 4 veicoli e altrettante utenze a 120 euro.

Le informazioni relative alla localizzazione delle colonnine di ricarica, alla tipologia di infrastrutture e alle condizioni per l’accessibilità sono consultabili attraverso l’app A2A E-moving, oppure tramite il sito e-moving.it.

Tesla

La rete di ricarica di Tesla è dedicata solo ai propri veicoli. Essendo un “sistema chiuso” può conoscere veicoli e utenti e offrire quindi il massimo livello di servizio: il riconoscimento del veicolo avviene senza bisogno di carta o app. I costi sono convenienti: 0,37 euro/kWh presso le oltre 300 stazioni Supercharger presenti in Italia (2.500 in tutta Europa), dotate di 10 punti di ricarica ciascuna dalla potenza di 250 kW. A queste si aggiungono oltre 500 destination charger, ovvero punti di ricarica installati presso strutture commerciali e ricettive.

EV Way

EV Way è un circuito che comprende oltre 200mila punti di ricarica. Le tariffe variano da operatore a operatore: presso le colonnine a corrente alternata il costo è di 0,40 euro/kWh, a cui vanno aggiunti 4 euro l’ora dopo le prime 4 ore dalle 8 alle 23:59 e 1 euro di commissione; nelle ore notturne, quindi, il rifornimento è più conveniente.

Per le colonnine ad alta potenza il costo è di 0,45 euro/kWh (a cui vanno aggiunti 10 euro all’ora, anche di notte). L’accesso alla colonnina avviene tramite app o un portachiavi dotato di chip Rfid; si può pagare il rifornimento istantaneamente, a fine mese o addirittura in anticipo. Per il pagamento si può utilizzare qualsiasi carta di credito o sistema di pagamento alternativo, come Satispay, Paypal, Androidpay e Applepay.

Tra le reti ricomprese da EV Way c’è Ionity, un consorzio composto da alcune case automobilistiche (Audi, BMW, Ford, Hyundai, Mercedes, Porsche e Volkswagen) e altri attori del settore energetico (tra cui Enel X ed Eni), che costituisce una rete da 400 stazioni di ricarica ultrafast in tutta Europa.

EV Way offre due tipi di abbonamento annuale per la rete Ionity:

  • Easy Travel a 69 euro all’anno per un costo a partire da 0,59 euro/kWh (conviene da 28 kWh al mese in su)
  • Super Save che per 199 euro all’anno permette di rifornirsi a partire da 0,39 euro/kWh (conviene già da 38 kWh al mese).

HeraRicarica Pubblica

Il Gruppo Hera nasce nel 2002 come aggregazione di aziende municipalizzate; con un approccio multi-business gestisce la fornitura di servizi energetici e ambientali. La rete di ricarica Hera è compatibile con le colonnine di Enel X e si contraddistingue per offrire allo stesso costo la ricarica Quick e Fast.

Offerta Flat

Canone mensile 20 euro/mese (50 kWh/mese inclusi)

Consumi 0,40 euro/kWh

Offerta a consumo

Canone mensile 2 euro/mese

Consumi: 0,40 euro/kWh

Acea Energia e-mobility

Il servizio permette di ricaricare il veicolo elettrico in oltre 10.000 punti di ricarica auto abilitati, tramite l’app Acea e-mobility o la card Acea e-mobility card collegata all’app; in entrambi i casi si dispone di assistenza 24/24h e 7/7 gg. Il servizio di prenotazione è gratuito per i clienti che si registrano sull’app. I metodi di pagamento sono: carte di credito/debito dei circuiti Visa e Mastercard; carte prepagate; Apple Pay (solo per carte associate al circuito Visa e Mastercard).

Le tariffe sono due, in base al tipo di colonnina Fast o Quick. La spesa della singola ricarica è calcolata in base ai kWh prelevati (le tariffe sono disponibili solo nella app). Da notare che, nel caso di sosta oltre il termine di 60 minuti dopo la fine della ricarica, sono applicati dei costi aggiuntivi per l’occupazione della piazzola.

E-GAP

E-GAP è il primo servizio di ricarica rapida urbana, mobile e on-demand in Europa. Tramite l’omonima app per smartphone, E-GAP consente di ricevere una ricarica a domicilio, di livello “fast charge” ed eseguita tramite e-van a zero emissioni. Attivo a Milano, Roma, Bologna e da marzo 2022 a Torino, sarà presto disponibile in molte altre città italiane ed europee. E-GAP è stata fondata dall’attuale Presidente e azionista di riferimento Eugenio de Blasio, tra i pionieri del settore della Green Economy, già Amministratore Delegato e top manager di gruppi quotati al Nasdaq; dal Global CEO Daniele Camponeschi, CIO in gruppi finanziari; dal Global CFO Alessandro Di Michele, CFO in  gruppi internazionali finanziari. L’azienda è guidata dal CEO Luca Fontanelli. Ad aprile 2022 E-GAP ha annunciato l’avvio di una partnership con Eataly per incentivare la diffusione della mobilità sostenibile. L’accordo prevede, tra le altre cose, la consegna di un voucher E-GAP del valore di 20 euro ai clienti Eataly che ne faranno richiesta e anche la fornitura di un kit spesa Eataly ai clienti che richiederanno il servizio di ricarica.

(Articolo aggiornato al 12/04/2022)

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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