MOBILITÀ ELETTRICA

Ricarica auto elettrica: come funzionano le colonnine innovative di A2A

Le nuove colonnine a ricarica lenta di A2A consentono anche a chi non possiede un posto auto privato di connettere la propria vettura elettrica nei pressi dell’abitazione senza limiti temporale e sfruttando i periodi in cui sarebbe ferma o parcheggiata in strada. I dettagli

Pubblicato il 13 Apr 2023

Colonnine a2a

Arrivano colonnine per l’auto elettrica a ricarica lenta e bassa potenza targate A2A e disegnate da Giugiaro Architettura allo scopo di favorire la mobilità elettrica privata. Si tratta del  progetto City Plug che ha visto l’inaugurazione in una zona residenziale di Brescia delle prime cinque colonnine disegnate da Giugiaro Architettura.

Il Gruppo punta così a una rete di ricarica sempre più capillare e innovativa, accessibile anche ad auto elettriche con batterie di piccole dimensioni e ibride plug-in. Il progetto porta in strada l’esperienza della wall box domestica, favorendo la diffusione di un nuovo modello con erogazione di energia a bassa potenza (fino a 7,4 kW per presa).

Come sono fatte le nuove colonnine di A2A

Le nuove colonnine a ricarica lenta consentono anche a chi non possiede un posto auto privato di connettere la propria vettura elettrica nei pressi dell’abitazione senza limiti temporale e sfruttando i periodi in cui sarebbe ferma o parcheggiata in strada, e garantiscono all’utente un servizio dai costi contenuti.

Con la loro struttura innovativa e le dimensioni ridotte garantiscono un ingombro minimo su suolo, inserendosi armonicamente nell’arredo urbano, e possono essere facilmente integrate nei pali della luce o in monitor pubblicitari. Sono inoltre facilmente accessibili sia con l’App di A2A sia con quelle degli altri provider di servizi di ricarica interoperabili.

Al momento sono state installate le prime cinque colonnine (ciascuna può caricare due auto) e sono stati predisposti dieci parcheggi di cui solo due al momento riservato alle auto elettriche.

“Questa soluzione a bassa potenza – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Gruppo A2A Renato Mazzoncini – è ideale per soddisfare le esigenze del classico commuter che si fa 30-40 km, arriva a casa la sera, parcheggia l’auto e la trova carica alla mattina. Tra l’altro una presa di 7 kW in un’ora ti consente di fare 50 km, in due ore 100, in tre ore 150 km al giorno”.

Le City Plug sono alimentate esclusivamente con energia 100% rinnovabile certificata e grazie a un sistema di bilanciamento sulle varie prese, controllato da uno specifico software, permettono di gestire il carico di potenza per mantenere stabile la rete e allo stesso tempo consentono di massimizzare il numero di vetture collegate al singolo dispositivo.

A2A: investimenti per 280 milioni nell’e-mobility entro il 2030

“Con queste infrastrutture A2A propone una assoluta novità nella mobilità elettrica: un modello di servizio più capillare e alla portata di tutti, sostenibile per la città e per chi decide di guidare elettrico”, commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato del Gruppo. “Per il segmento e-mobility il Piano strategico di A2A prevede oltre 280 milioni di euro di investimenti al 2030. Il progetto avviato oggi rappresenta l’ulteriore sviluppo di un percorso che ci porterà a installare 22.000 punti di ricarica in tutta Italia, contribuendo in modo significativo anche all’elettrificazione dei consumi”.

Colonnine A2A: come è nato il progetto

Il prototipo delle nuove colonnine è stato progettato a seguito di un contest a cui hanno partecipato i dipendenti della società.

Alle City Plug si è arrivati dopo “questa semplice riflessione – ha spiegato all’Ansa l‘AD di A2A – e cioè che se nel 2030 dobbiamo avere 3 milioni di punti di ricarica in Europa e più di 100mila in Italia non possiamo andare avanti a sviluppare solo colonnine che costano così tanto“. A2A ha chiesto a Giugiaro Architettura di collaborare sul design, che doveva essere anche robusto “perché la colonnina deve stare in città”. Ne è nato un dispositivo in cui “una batteria di 7 paline City Plug che sono 14 punti di ricarica ha una potenza complessiva di 33 kW distribuita fino a 7 kW per ogni presa, questo in funzione di quante macchine ci sono”.

Come si svilupperà il progetto

Il progetto delle City Plug prevede un’implementazione progressiva e ambisce a essere esteso a tutto il territorio nazionale. La prima area di ricarica con City Plug è stata allestita in Via Boves e l’accordo con il Comune di Brescia ne include altre due in Via Renato Serra e in Via Torino.

“L’installazione delle nuove colonnine City Plug si inscrive all’interno del programma di potenziamento della rete di ricarica elettrica su suolo pubblico che l’Amministrazione comunale ha previsto. Con l’obiettivo di portare a 150 i punti di ricarica nella città di Brescia, raggiungendo capillarmente tutti i quartieri cittadini, è stata infatti promossa una manifestazione di interesse rivolta a una pluralità di operatori. In tale contesto A2A si è impegnata a installare, in aggiunta alle proprie 24 colonnine già presenti su suolo pubblico, altri 46 punti di ricarica nel corso di quest’anno. Le odierne colonnine City Plug sono dunque le prime installazioni di questo ambizioso piano”, dichiara Federico Manzoni, Assessore alle politiche della Mobilità del Comune di Brescia.

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Redazione EconomyUp
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