Dal motorsport all’autotrasporto la sicurezza e le prestazioni passano anche attraverso la tecnologia degli pneumatici. È il settore su cui ha costruito la sua innovazione MegaRide, spin-off dell’Università Federico II di Napoli che sviluppa algoritmi per il controllo degli pneumatici. La scaleup ha siglato una collaborazione con la multinazionale degli pneumatici industriali Prometeon Tyre Group e guarda al mondo del trasporto su gomma, dove l’evoluzione verso la “smartification” – ovvero la digitalizzazione e connettività applicata agli oggetti – e la guida autonoma rappresentano un mercato di elezione per le metodologie innovative proposte dalle aziende hitech della mobilità.
“La modellazione fisica non conosce limiti di impiego. Si riproduce il comportamento di uno pneumatico da corsa così come quello di una gomma da bicicletta o da camion. È un approccio tecnico-scientifico vincente per la sua trasversalità”, dice Flavio Farroni, CEO di MegaRide. “Le tecnologie sviluppate da Megaride e Prometeon nascono per il motorsport, ma si adattano efficacemente al mondo dei trasporti. È una collaborazione efficace nel business, ma anche nell’alimentare il legame con le università, reclutare talenti e creare una conoscenza che guardi al futuro”.
“Prometeon ha come strategia di ricerca e sviluppo l’approccio collaborativo, ed è fondamentale avere un partner di grande competenza come MegaRide per quanto riguarda la modellazione fisica”, spiega Alexandre Bregantim, Chief Technical Officer di Prometeon Tyre Group. “Si tratta di un lavoro continuo, nel quale abbiamo già ottenuto risultati positivi. Nei prossimi anni continueremo su questa strada”.
MegaRide, fondata sette anni fa, ha visto crescere i suoi ricavi del 65% nel 2022. Oggi è una piccola holding dalla reputazione internazionale con clienti che spaziano dalla Formula 1 alla MotoGP, dai più importanti costruttori gomme ai nuovi player della guida autonoma.
Prometeon Tyre Group è l’unico produttore di pneumatici al mondo completamente focalizzato sui settori Industrial (trasporto di merci e persone), Agro e OTR ed è presente in tutti i 5 continenti. Il Gruppo ha 4 fabbriche (2 in Brasile, una in Egitto, una in Turchia), 3 centri di Ricerca & Sviluppo (Italia, Brasile e Turchia) e un Centro di Sviluppo in Egitto. Nel 2022 ha presentato la sua nuova generazione di pneumatici premium, la Serie 02 a marchio PIRELLI, particolarmente innovativa sul fronte della tecnologia e della sostenibilità, interamente progettata e sviluppata negli R&D center del Gruppo.
Lo scenario: come evolverà il trasporto merci grazie all’hitech
Nelle città che assumono sempre più dimensione da metropoli il trasporto merci su gomma andrà a ritagliarsi uno spazio significativo nelle lunghe percorrenze, secondo MegaRide. I mezzi “pesanti” rappresentano un ambito di applicazione ideale per soluzioni innovative per la sicurezza stradale e per l’abbattimento dei consumi energetici. Ci sono anche ampie opportunità per lo sviluppo di soluzioni nell’ambito della guida autonoma, in grado di gestire flussi di veicoli che marciano paralleli e a velocità uniforme.
“Garantire la continuità dello scorrimento e minimizzare cause di incidentalità dovute, per gran parte, a criticità nell’interazione tra pneumatici e strada, diventano obiettivi cruciali”, afferma Farroni. “Per conseguirli, due i modi principali: produrre pneumatici sempre più affidabili, grazie ad un rigoroso controllo automatizzato della qualità ed alla scelta di materiali e design innovativi, e avvalersi di nuove tecnologie software per la diagnostica dei malfunzionamenti, o meglio ancora, delle loro prime avvisaglie. E qui entrano in scena MegaRide e Prometeon”.
La collaborazione tra MegaRide e Prometeon rappresenta una forma di trasferimento tecnologico tra mercati, ovvero da quello delle gare automobilistiche verso camion, bus, van e mezzi agricoli. Prometeon, in collaborazione con MegaRide, ha implementato soluzioni di prototipazione digitale ed analisi dati real-time che MegaRide ha sviluppato negli anni nel settore del motorsport.
I modelli fisici per lo sviluppo di pneumatici più sicuri
Utilizzare modelli fisici nello sviluppo degli pneumatici significa avere a disposizione una piattaforma sperimentale avanzata che, oltre a raccogliere i dati acquisiti dai sensori di cui si fa uso nelle attività di prova, rende disponibili numerose ulteriori informazioni, generate da sorte di “sensori virtuali”, rappresentati appunto dagli output dei modelli fisici.
In parole più semplici, MegaRide e Prometeon lavorano insieme sulla possibilità di conoscere l’aderenza, la temperatura ottimale, l’usura, e molto altro, di ciascuno pneumatico che l’azienda produttrice sviluppa in forma di prototipo. Ciò velocizza il processo di validazione che lo porterà al mercato.
Gli ambiti di collaborazione tra MegaRide e Prometeon sono molteplici. Prometeon investe innanzitutto in ricerca di base, proponendo progetti scientifici ed accogliendo studenti e dottorandi, che svolgono in azienda le proprie attività sperimentali e numeriche, alimentando il ciclo virtuoso ricerca – applicazione industriale – reclutamento di giovani laureati Da parte sua MegaRide, grazie alla snellezza che è nel suo essere una ‘ex startup’, si adatta con rapidità a richieste sempre nuove, legate a trend innovativi e nascenti, offrendo a Prometeon una visione su tecnologie da implementare progressivamente, dagli pneumatici ‘airless’ all’adozione di tecniche innovative per il controllo non distruttivo della qualità dei prodotti.
Il punto sull’intelligenza artificiale
Infine, riferisce Farroni, in un contesto applicativo sempre più orientato all’intelligenza artificiale, i modelli sviluppati nei progetti tra Prometeon e MegaRide mantengono il punto su un paradigma differente: comprendere, interpretare e replicare la fisica dei fenomeni. Ed è qualcosa “che le reti neurali ed il machine learning non possono, per loro natura, fare, e che li rende potentissimi strumenti in determinate applicazioni, ma deboli laddove sia necessario predire un comportamento in una condizione mai osservata prima o andare alla radice di un fenomeno con correlazioni esplicite e leggi matematiche chiare. Un investimento più intenso, certamente, quello di chi ambisce a tale obiettivo – conclude Farroni -, ma che sulla distanza si è rivelato vincente in un prodotto in cui vogliamo ottimizzare contemporaneamente sicurezza, sostenibilità, design, qualità e prestazioni”.
L’innovazione di MegaRide
L’intuizione di MegaRide è stata quella di equiparare le gomme a un subcomponente vero e proprio, anziché considerarle solo un oggetto di tuning. Come tale lo pneumatico può essere caratterizzato con metriche precise e modellato con formulazioni matematiche in grado di rappresentare fedelmente la realtà. In questo modo si possono costruire dei doppioni digitali dello pneumatico su cui iterare le fasi di prototipazione e sviluppo diminuendo il numero di prototipi fisici necessari e minimizzando i tempi di sviluppo e i costi annessi. Gli stessi modelli possono essere adoperati per analizzare il comportamento degli pneumatici in ogni potenziale condizione operativa del veicolo, consentendo di prototipare già in simulazione le logiche di controllo finalizzate all’ottimizzazione delle prestazioni e della sicurezza del veicolo.
Nel tempo MegaRide ha ampliato ulteriormente l’offerta, dando a sua volta vita allo spin-off VESevo (acronimo di Viscoelasticity Evaluation System Evolved), che produce un dispositivo di misura per l’analisi delle proprietà meccaniche delle mescole degli pneumatici. L’accuratezza e i vantaggi offerti dalla tecnica non distruttiva sviluppata sono tali che VESevo è già stato adottato da diversi team di Formula 1, Formula E, MotoGP e Nascar.