Internet of Things

Le Smart Car in Italia guidano il mercato dell’IoT: i numeri



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Con un fatturato di 1,66 miliardi di euro e una crescita del 7%, le Smart Car si confermano come il settore di punta del mercato dell’Internet of Things nel 2024 nel nostro Paese. I dati dell’Osservatorio del Polimi

Pubblicato il 2 apr 2025



smart car Italia
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Nel 2024 il mercato dell’Internet of Things (IoT) in Italia ha raggiunto un valore di 9,7 miliardi di euro, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Tra i vari ambiti che stanno guidando questa espansione, le Smart Car si confermano come il settore di punta, con un fatturato di 1,66 miliardi di euro e un tasso di crescita del 7%. Questi numeri, emersi dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, evidenziano l’importanza crescente delle automobili connesse nel panorama tecnologico italiano.

Cos’è una Smart Car?

Una Smart Car è un veicolo che integra soluzioni tecnologiche avanzate, come sensori, software e dispositivi di connettività, per migliorare l’esperienza di guida e aumentare la sicurezza, l’efficienza e il comfort.

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Questi veicoli sono capaci di raccogliere e scambiare dati con altri dispositivi, infrastrutture e reti, consentendo agli utenti di usufruire di servizi come la navigazione intelligente, il monitoraggio della manutenzione, l’assistenza alla guida e, in alcuni casi, la guida autonoma.

Grazie a queste tecnologie, le Smart Car non solo ottimizzano le prestazioni, ma contribuiscono anche a una gestione più sostenibile delle risorse e a una mobilità più sicura e intelligente.

Internet of Things, un mercato in espansione

Oltre al settore delle Smart Car, altri ambiti legati all’IoT stanno registrando significativi tassi di crescita. Le Smart Utility (che comprendono Smart Metering e asset management) occupano il secondo posto con un fatturato di 1,59 miliardi di euro, mostrando una crescita del 15%.

Segue il mercato dello Smart Building, che raggiunge 1,37 miliardi di euro (+6%). Un altro settore che ha superato la soglia del miliardo di euro per la prima volta è quello delle Smart Factory, con 1,04 miliardi (+15%), e quello delle Smart City, che si attesta a 1,03 miliardi (+8%).

Questi dati indicano come l’Internet of Things stia penetrando non solo nel settore automotive, ma anche nelle utility, nei processi industriali e nelle città, con impatti positivi su efficienza e sostenibilità.

L’IoT e l’Intelligenza Artificiale: una sinergia in crescita

Una delle novità emergenti dall’indagine del Politecnico di Milano è l’integrazione crescente tra IoT e Intelligenza Artificiale (AI). Se nel settore industriale questa sinergia è già consolidata, nel mercato consumer si sta ancora registrando un’adozione più lenta. L’AI consente ai dispositivi IoT di prendere decisioni autonome e ottimizzare i processi basandosi sui dati raccolti. La combinazione di queste due tecnologie promette di aprire nuovi scenari per la gestione delle Smart Car, delle case intelligenti e di molti altri ambiti, portando a un futuro sempre più automatizzato e interconnesso.

Sfide e Opportunità per il Futuro

Nonostante le prospettive positive, esistono delle sfide da affrontare. Il Piano Transizione 5.0, pensato per supportare l’adozione dell’IoT in ambito industriale, non sta decollando come previsto, con solo una parte dei fondi a disposizione che è stata effettivamente utilizzata. La crescente diffusione di tecnologie avanzate come il 5G, che promette di potenziare ulteriormente le applicazioni IoT, rappresenta tuttavia un’opportunità fondamentale per superare questi ostacoli e favorire una rapida evoluzione del settore.

I commenti dei ricercatori

Giulio Salvadori: L’IoT è ormai una realtà consolidata
“L’Internet of Things rappresenta ormai una tecnologia radicata nel tessuto economico e sociale del Paese. Negli ultimi anni, l’adozione delle tecnologie smart ha visto un’accelerazione costante, sostenuta da una crescente consapevolezza dei benefici legati all’automazione, all’ottimizzazione dei processi e all’integrazione tra dispositivi connessi. La Smart Home, l’Industrial IoT e le applicazioni IoT nella Pubblica Amministrazione sono solo alcune aree in cui questa rivoluzione sta avendo un impatto concreto, dimostrando che l’IoT non è più solo una prospettiva futura, ma una realtà consolidata e sempre più pervasiva.”

Angela Tumino: Il ruolo crescente di IoT e AI
“Il connubio tra IoT e AI sta iniziando a giocare un ruolo fondamentale e lo farà sempre di più in futuro, aprendo nuovi scenari di utilizzo e amplificando i vantaggi derivanti dall’impiego di dispositivi connessi. Mentre il settore industriale beneficia già dell’AI, il mercato consumer potrebbe richiedere più tempo per una diffusione su larga scala, nonostante le innovazioni in corso. Ad ogni modo, in entrambi i contesti, l’IoT giocherà un ruolo chiave anche e soprattutto grazie alla pervasiva raccolta di dati su cui gli algoritmi di AI si basano.”

Giulio Salvadori: Le difficoltà del Piano Transizione 5.0
“Nonostante le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 per semplificare le modalità di adesione, il potenziale del Piano 5.0 rimane in gran parte inespresso, con la maggior parte delle aziende che continua a rivolgersi al più ‘sicuro’ Piano 4.0. L’obiettivo di allocare tutti i 6,3 miliardi di euro a disposizione della misura entro fine 2025 risulta irrealistico e pertanto il Governo ha deciso di riallocare circa la metà dei fondi, 3 miliardi di euro, verso misure più efficaci per le imprese. Una decisione sicuramente pragmatica, ma che porta con sé un’occasione persa.”

Antonio Capone: Il ruolo del 5G per l’IoT
“Sul fronte tecnologico il riflettore è puntato verso le potenzialità di impiego del 5G per supportare le applicazioni IoT. Mentre le specifiche della Release 18 sono ormai state “congelate”, il 3rd Generation Partnership Project sta lavorando alla Release 19, prevista entro la fine del 2025, che rappresenta un importante step nell’evoluzione del 5G Advanced e pone le basi per la futura transizione verso il 6G.”

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