La partita tra i grandi dell’automotive ora si gioca (anche) sui pick-up elettrici. General Motors, la grande casa automobilistica di Detroit, ha acquisito l’11% del capitale (pari a 2 miliardi di dollari) in Nikola, società che produce camion elettrici, ed ha annunciato che sarà partner della startup per la produzione del pickup Badger, a cui fornirà la batteria Ultium. Risultato: Tesla affonda a Wall Street. I titoli del colosso delle auto elettriche hanno aperto in calo del 16% all’avvio degli scambi e a fine giornata la discesa è arrivata al 21%. Tra le ragioni della cattiva performance proprio la mossa di GM, che ha scelto di allearsi con un competitor dalla società di Elon Musk.
Il furgoncino Badger dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2022. La collaborazione prevede inoltre che GM diventi il fornitore esclusivo di Nikola, al di fuori dell’Europa, per le pile a combustibile per i suoi camion.
Che cosa fa Nikola Corporation
Nikola Corporation, società fondata nel 2014 con sede a Phoenix, sta producendo veicoli elettrici a batteria e a idrogeno, sistemi di stoccaggio dell’energia e infrastrutture per stazioni di rifornimento di idrogeno. Come Tesla, si è ispirata per il nome a Nikola Tesla, geniale scienziato e inventore incompreso dell’Ottocento, e come Tesla è stata fondata da un imprenditore visionario. Si chiama Trevor Milton, è americano e crede nella sostenibilità ambientale. In questi anni Milton ha raccolto varie centinaia di milioni di fondi da investitori come il produttore europeo di veicoli pesanti CNH Industrial, il colosso manifatturiero e tecnologico Bosch, il fondo ValueAct, la centrale solare della Corea del Sud Hanwha, la compagnia energetica norvegese Nel Hydrogen e Worthington Industries, un produttore di metalli. Tra gli investimenti più importanti è proprio quello ricevuto da CNH Industrial, che ne possiede poco più del 7%. Trevor Milton è considerato il primo miliardario dei camion a idrogeno.
L’accordo GM-Nikola: come funzionerà
Nikola prevede di ottenere un risparmio di 4 miliardi di dollari sui costi della batteria e del gruppo propulsore in 10 anni e un altro miliardo di dollari in costi di ingegneria e convalida.
GM prevede a sua volta oltre 4 miliardi di dollari di benefici tra il valore del patrimonio netto delle azioni, la produzione a contratto del Badger, i contratti di fornitura per batterie e celle a combustibile e crediti EV. GM sarà fornitore esclusivo di celle a combustibile a livello globale a Nikola per i camion di classe 7/8. “Nikola Badger è uno dei veicoli più attesi in arrivo sul mercato e chi meglio di GM può aiutare a progettare, convalidare, testare e produrre” si legge in un tweet del fondatore di Nikola.
La giovane società concorrente della Tesla di Elon Musk nei camion elettrici, punta a conquistare il settore del trasporto pesante, lanciando dal prossimo anno una gamma di camion alimentati prima ad elettricità, poi a idrogeno.
La guerra dei camion elettrici
Molte cose si muovono sul fronte del mercato dei camion elettrici. A luglio Elon Musk ha annunciato l’apertura di una fabbrica nella contea di Travis, Texas, vicino ad Austin, per produrre il pick-up dell’azienda, che chiama un “cybercamion“. Produrrà inoltre un “semi-camion”, oltre ai due modelli per il mass market, la Model 3 e Model Y, per i clienti della costa est del Paese. Dovrà vedersela, tra gli altri, con Rivian, startup statunitense specializzata nello sviluppo di veicoli, prodotti e servizi per il trasporto sostenibile. Già finanziata da Amazon, Ford Motor e dal fondo Blackrock, questa estate ha ricevuto 2,5 miliardi di dollari (2,2 miliardi di euro) da diversi investitori interessati al progetto. L’operazione è stata condotta dalla T.Rowe Price e tra i sostenitori figura il Soros Fund Management di proprietà del miliardario di origine ungherese George Soros. Ora la notizia dell’alleanza GM-Nikola. Non buona per il visionario fondatore di Tesla. (L.M.)