“Siamo orgogliosamente campani”, dice Angelo Ferraro, 45 anni, responsabile comunicazione e marketing di Kineton. Ma la scaleup di ingegneria che fornisce prodotti e servizi con sede a Napoli, ha molto di più il sapore di una società americana, attenta ai dipendenti e consapevole della trasformazione digitale che sta cambiano le nostre vite. Una scaleup cresciuta in fretta e la cui storia è un bell’esempio per l’ecosistema italiano.
La storia di Kineton, come è nata e che cosa fa
Kineton nasce per fare consulenza, sviluppo, certificazione e validazione di prodotti software. È stata fondata nel marzo 2017 “da un gruppo di dieci professionisti con capacità e competenze diverse che hanno sentito l’esigenza di far nascere qualcosa di nuovo in un settore estremamente competitivo e innovativo come quello dell’ingegneria e dell’industria 4.0” racconta Ferraro.
I membri del team sono: Giovanni Fiengo (46 anni, docente Unisannio, dottorato in Ing. dell’Informazione; CEO), Paolo Simonetti (50 anni, Notaio), Nicola Iovene (48 anni, Laurea in ingegneria Informatica, Direttore Area Media, Sviluppo), Sonia Melone (47 anni, Laurea in Economia, Direttrice Amministrativa); Giovanni Azzarà (44 anni, Laurea in Giurisprudenza, Direttore Commerciale), Giuseppe Aprea (40 anni, Laurea in ingegneria delle Telecomunicazioni, Direttore Area Media V & V), Angelo Palladino (40 anni, dottorato in Ingegneria dell’Informazione, Direttore Area Meccatronica), Manuela Tufo (36 anni, dottorato in Ingegneria dell’Informazione, Direttrice R&D), Luca Chirivino (36 anni, Laurea in Scienza dell’Informazione, Direttore Sviluppo Area Automotive), Salvatore Pirozzi (34 anni, Laurea in Ingegneria dell’Automazione, Direttore Validazione Area Automotive). L’età media è tra i 42 e i 43 anni.
Molti di loro avevano alle spalle esperienze lavorative che consideravano limitanti. “Facevano soprattutto consulenza. Kineton, invece, vuole dare proposte tecnologiche all inclusive al potenziale cliente, in vari settori: automotive, media, telco, ICT, IoT, sicurezza informatica. È una società che segue tutto il ciclo di vita del software” spiega ancora il responsabile comunicazione.
“Una sera, dopo qualche spritz e molti moijto, abbiamo scelto il nome: Kineton viene da cinetica. Ci piaceva l’idea del movimento. E il fatto che questa parola ci riempisse la bocca” continua Ferraro.
Completamente autofinanziata, Kineton viene fondata nel marzo 2017. E cresce in tempi rapidissimi.
La crescita della scaleup: i numeri
Sebbene non abbia mai ottenuto alcun finanziamento né pubblico né privato, da startup diventa in due anni scaleup. Lo dimostrano i numeri: i 10 membri del team che hanno fondato la società a marzo del 2017 diventano 24 il mese successivo, 60 a luglio del 2017 e 90 a dicembre dello stesso anno. Nel 2018 i dipendenti sono 120; oggi lavorano in Kineton 250 persone.
Per quanto riguarda il fatturato, “il primo anno, abbiamo chiuso i primi mesi di lavoro con 4,8 milioni di fatturato; nel 2018 abbiamo fatturato 7,8 milioni di euro. Quest’anno si ipotizza un fatturato di 10 milioni di euro, e forse un paio in più”.
Kineton e l’open innovation
Il portafoglio clienti di Kineton è ricco di aziende importanti: Cisco, Sky e TivùSat, RTL 102.5, Radio Kiss Kiss, RDS, Tv2000. E, ancora, Allianz e Discovery. Poi ci sono diversi player del settore automotive: “Collaboriamo con Fiat Chrysler, sia a Napoli che a Torino, con Ferrari, Lamborghini, Alfa Romeo, Ducati” continua il responsabile comunicazione dell’azienda. All’estero l’azienda collabora con Panasonic e Datalogic.
Automotive, un settore strategico
Proprio quello dell’auto è considerato da Kineton un settore strategico. “Sebbene da questo settore provenga il 40% del fatturato, crediamo che i margini di crescita dell’automotive siano maggiori rispetto a quello degli altri ambiti” continua Ferraro. “Nei prossimi 5-10 anni assisteremo a una rivoluzione nel mondo dell’auto: cambieranno le esigenze di trasporto, si diffonderanno 5G ed elettrico. Tutto sarà diverso. Ecco perché puntiamo molto su questo settore”.
Per quanto riguarda nello specifico il settore automotive, Kineton si muove seguendo due direzioni: software embedded (programmazione unità di controllo elettronico e uso dei più avanzati approcci di sviluppo come Model-Based design e Basic Software Code generation in ambiente Autosar) e validazione software (il reparto validazione automotive di Kineton copre l’intero ciclo di vita della validazione sia nei propri laboratori che presso la sede del cliente: dai requisiti software all’esecuzione di test con Hil e validazione software a bordo del veicolo e test su unità di controllo come ABS, ECM, BCM e IPC fino al supporto alla produzione per l’analisi dei guasti del software e test di fine linea).
Una Academy per l’auto del futuro
Una delle difficoltà riscontrate dal team della società è trovare ingegneri qualificati sul posto. “Cerchiamo ingegneri elettronici, informatici e dell’automazione. Puntiamo alle università italiane, soprattutto campane, veri centri d’eccellenza. Ma spesso le grandi società di consulenza ci precedono: intercettano i migliori studenti, che vanno a lavorare per loro” spiega Ferraro.
Per risolvere il problema, Kineton ha lanciato l’Academy: “si tratta di un master di secondo livello offerto agli studenti universitari, completamente a carico della nostra azienda. Selezioniamo gli studenti e li formiamo all’interno della società, in modo che abbiamo le skill giuste per lavorare con noi” continua il responsabile comunicazione. Le prime edizioni sono state dedicate al settore Automotive, proprio perché ritenuto strategico: sono state formate 40 persone di cui 36 lavorano in Kineton.
La prossima edizione dell’Academy, invece, sarà dedicata al settore media.
In progetto una microcar elettrica e connessa
Tra i progetti futuri di Kineton c’è il lancio su strada della Kinecar: “Si tratta di una microcar full electric, quello che chiamiamo un iphone con le ruote” spiega Ferraro. “A vederla sembra una smart per under 18, è una piccola macchina completamente elettrica e connessa che fa dell’intelligenza artificiale e della smart city i suoi punti di forza. Insomma, è una Tesla o una Google Car da guidare senza patente” continua.
Il prototipo è già pronto. La Kinecar sarà lanciata su strada il prossimo autunno-inverno.
Kineton e l’attenzione al dipendente
L’attenzione al dipendente è fondamentale in Kineton, azienda di 2mila metri quadrati, di cui un terzo dedicato al welfare aziendale. In Kineton non ci sono orari da rispettare né cartellini da timbrare. È una realtà dove alle neomamme e neopapà vengono regalati i pannolini per 6 mesi e gli stessi possono poi usufruire del nido aziendale. I dipendenti, poi, possono usufruire di palestra aziendale e area relax con play stayion e calcio balilla; del bar e dei soft drink gratuiti. Il tutto in una logica che non fa una piega: ‘tratta bene i tuoi dipendenti e loro tratteranno bene l’azienda’.