Iveco accelera sul fronte dell’innovazione e della mobilità elettrica. L’azienda attiva nel settore dei veicoli industriali, leggeri, medi e pesanti, ha recentemente presentato eDaily, la versione full-electric del furgone che ha fatto la storia dei veicoli commerciali (il primo modello risale al 1978).
Il lancio di eDaily rientra in un percorso di sostenibilità ampio e ambizioso, finalizzato a concretizzare entro il 2040 l’impegno dell’azienda ad essere fossil-free. A tal fine, Iveco ha disegnato e sta implementando una precisa roadmap di introduzione di nuovi veicoli a trazione alternativa, roadmap basata su un approccio Multi-energy: per i veicoli del segmento urbano e delle costruzioni, il focus resta sull’alimentazione a gas e sull’elettrico, mentre nell’area long haul l’attenzione si sposterà sull’idrogeno a partire dal 2025 con i modelli Fuel Cell (FCEV).
Un modello con al centro l’infrastruttura di ricarica
L’azienda ha approfittato della presentazione di eDaily per condividere il suo approccio al tema dell’innovazione. Il concetto cardine è quello dell’ecosistema: a differenza del modello tradizionale incentrato sul prodotto, il veicolo elettrico non è un’isola indipendente bensì un tassello di un ecosistema sinergico che comprende mezzi, tecnologia, infrastrutture e servizi. In questo approccio si legge l’esigenza di creare un paradigma nuovo, connesso, in linea con la visione di una mobilità e di una città realmente smart.
L’infrastruttura di ricarica è ciò che “crea” l’ecosistema. Non di sicuro (o non più) una criticità, si tratta pur sempre di un punto d’attenzione importante per i clienti dell’azienda. In questa fase, infatti, le imprese sono disposte a valutare il passaggio verso l’eMobility qualora ciò non determini alcuna riduzione di produttività: la rete di ricarica deve essere ampia, affidabile, veloce e deve garantire serenità sia al driver che all’azienda.
Sistemi per la ricarica elettrica: cosa propone Iveco
Ci viene spiegato che, in quest’ambito, le possibilità sono due: un sistema di depot charging, installato presso la sede del cliente e realizzato in modalità tailor-made sulle sue esigenze, e la rete di ricarica pubblica. Attraverso partnership dedicate con fornitori energetici e MSP (Mobility Service Provider), Iveco offre soluzioni in entrambi gli scenari. Rivolgendosi in questo momento ad un target di aziende di dimensioni medio-grandi, il depot charging è la soluzione su cui si concentrano le attenzioni: l’azienda, in sostanza, può realizzare un vero e proprio ecosistema energetico in casa del cliente, che utilizzerà la ricarica notturna per non perdere neppure un minuto di produttività, e sfrutterà quella pubblica per missioni particolari o in caso di emergenza. Per quanto concerne, appunto, la rete pubblica, Iveco dà accesso ai propri clienti ad una rete di 350.000 punti di ricarica in tutta Europa, accessibili tramite un’unica Card. In Italia, la partnership strategica è con Enel X Way.
GATE, la servitizzazione entra nell’eMobility
Insieme all’infrastruttura di ricarica, l’era dell’eMobility cambia e fa evolvere i modelli di business. Nella fattispecie, Iveco ha presentato al recente Salone di Hannover la piattaforma GATE (Green and Advanced Transport Ecosystem), che porta la servitizzazione nel mondo della mobilità sostenibile.
Un ecosistema di servizi digitali intelligenti, dalle app alle API
L’ecosistema tecnologico posto in essere da Iveco non potrebbe mai dirsi completo senza un ampio panorama di servizi digitali dedicati ai driver e alle aziende clienti.
Ai driver si rivolge Iveco ON eDaily Routing App, un app mobile finalizzata a massimizzare la produttività e semplificare il lavoro. Elemento core della soluzione è il navigatore GPS, ma rispetto alle soluzioni consumer qui c’è una forte integrazione con i sistemi di bordo che permette di rilevare lo stato del veicolo, della ricarica, della batteria, del driving mode (“mode” che può essere gestito e bloccato centralmente dal fleet manager).
Infine, ma non per importanza, a tutto ciò si aggiungono funzionalità dedicate espressamente ai fleet manager, che attraverso un portale web hanno accesso a una visione consolidata di tutta la flotta e possono consultare dati di energia consumata, stile di guida, attivazione di sistemi di sicurezza, energia recuperata e, più in generale, sono in grado di monitorare attivamente lo stato esatto di ogni veicolo, programmando attività come le manutenzioni o sessioni di carica massive.