È stato ritirato solo mercoledì 8 aprile lo stato di fermo imposto sulla città cinese di Wuhan, epicentro della pandemia coronavirus, e subito è stata registrata una significativa impennata nell’acquisto di automobili. Una speranza per uno dei mercati messi più in crisi dall’epidemia.
Non c’è da sorprendersi che gli abitanti della città cinese mostrino una smania di tornare alla normalità dopo 77 giorni di lockdown, con le aziende che cominciano a riaprire gradualmente le porte. Secondo la China Automobile Dealers Association, il 99% delle showrooms in Cina ha ripreso le attività.
Agli abitanti appena usciti dal fermo forzato pare non mancare neanche la voglia di impegnarsi in acquisti piuttosto importanti, come può essere quello di un’automobile. La domanda sembra concentrarsi maggiormente sui mezzi di piccole dimensioni, suggerendo che una componente rilevante delle vendite sia mossa dalle famiglie che decidono di acquistare un secondo veicolo.
Tra gli 11 milioni di abitanti di Wuhan, di nuovo liberi di muoversi è stata infatti registrata una tendenza a preferire l’acquisto di un mezzo personale piuttosto che l’utilizzo dei mezzi pubblici, potenziale veicolo di contagio.
Uno studio condotto dall’istituto di ricerca Ipsos nell’arco di febbraio indica che la propensione della popolazione cinese a comprare un’automobile sia salita al 66% dopo la crisi coronavirus, rispetto al 34% precedente all’epidemia.
Ne ha beneficiato l’industria dell’automobile cinese, che dopo due mesi “dormienti” sta ora vivendo un boom, come riportato da testimonianze in un report su Bloomberg.
Secondo il report, le vendite stanno risalendo rapidamente, arrivando a toccare livelli di vendite al giorno paragonabili a quelle precedenti alla crisi. I dati stanno migliorando costantemente da quando è stata posta fine al lockdown: dopo la caduta del 96% durante il pieno della crisi, le vendite per marzo sono inferiori del 43,3% rispetto a marzo 2019. La previsione è di tornare in pari con i livelli dell’anno scorso per la fine di aprile.
Dopo la completa paralisi che il mercato dell’auto ha subito durante la crisi coronavirus, non è certo che questa inversione di tendenza porterà ad un’andamento positivo nel lungo termine. Il Governo cinese ha introdotto misure per stimolare le vendite, che mostrano effetti promettenti per il breve termine, ma resta da vedere se la ripresa della domanda durerà nel tempo.