MOBILITÀ SOSTENIBILE

Hydro, la prima auto a idrogeno made in Italy nata in provincia di Benevento

Sviluppato negli stabilimenti di Airola da Tecno Tessile Adler in collaborazione con Uniparthenope e Medio Credito Centrale, il prototipo alimentato da fuel cell ha superato i primi test. Ecco come funziona e quali sono i vantaggi anche rispetto ai veicoli elettrici

Pubblicato il 04 Giu 2019

Il progetto Hydro: la prima auto a idrogeno Made in Italy

Non solo auto elettrica, connessa, condivisa e a guida autonoma. Tra i nuovi trend del settore automotive c’è anche l’auto a idrogeno. E l’Italia potrebbe giocare un ruolo importante in questa sfida perché negli stabilimenti di Airola (comune campano in provincia di Benevento) si sta lavorando a Hydro, il primo prototipo di auto alimentata da fuel cell. Il progetto è sviluppato da Tecno Tessile Adler in collaborazione con Uniparthenope e Medio Credito Centrale.

Il progetto Hydro: la prima auto a idrogeno Made in Italy

Hydro, la prima auto a idrogeno made in Italy

Un passo importante nella direzione dell’auto ad idrogeno vede come protagonista il territorio campano, grazie allo sviluppo del progetto “Hydro”, promosso dal Gruppo Adler, in partnership con Uniparthenope e Medio Credito Centrale (che ha finanziato con risorse della Banca Europea degli Investimenti). L’iniziativa ha lo scopo di individuare e sviluppare soluzioni innovative per veicoli “hybrid” ad impatto ambientale zero.

Hydro è il primo prototipo ibrido con motorizzazione elettrica alimentata da fuel cell preparato nello stabilimento Tecno Tessile Adler di Airola e rappresenta un unicum, al momento, nella produzione automotive italiana.

“Siamo orgogliosi – dichiara Paolo Scudieri, presidente di Adler Pelzer Group – di contribuire con il nostro know how allo sviluppo delle migliori tecnologie che muoveranno le auto del prossimo domani e per questo riteniamo importante continuare ad investire, dimostrando anche le grandi potenzialità del nostro territorio nel panorama mondiale dell’automotive”.

Come funziona l’auto a idrogeno

“A partire da un autoveicolo di normale produzione – dichiara Luca Scudieri, consigliere delegato di Tecno Tessile Adler – la sfida affrontata è stata quella di farlo muovere autonomamente con “nuova energia”: una vettura alimentata a idrogeno è un’auto elettrica, dotata di pile a combustibile anziché di comuni batterie. A partire da uno studio di fattibilità molto approfondito, mirato ad individuare le soluzioni tecniche migliori per garantire il massimo della performance del veicolo, si è arrivati all’individuazione del case-study e dei relativi requisiti tecnici attesi, con parallela identificazione dei sub componenti da sviluppare e progettare. I primi test sperimentali finalizzati alla validazione tecnica del prodotto sviluppato, hanno fino ad oggi dato riscontro positivo e ne siamo particolarmente orgogliosi”.

I vantaggi dell’auto a idrogeno

Quali saranno i futuri vantaggi dell’idrogeno? Innanzitutto – riporta una nota di Adler -, il fatto che la ricarica del serbatoio dell’idrogeno sarà prevedibilmente molto più veloce della ricarica delle batterie tradizionali, mantenendo però i vantaggi del motore elettrico. Nessun cambiamento è ravvisabile nelle performance dell’auto, in quanto i vantaggi legati alla spinta istantanea, l’erogazione lineare, l’assenza di strappi in ripresa e il comfort da primato non sono messi in discussione. In aggiunta all’integrità delle caratteristiche tecniche, si considerino i non pochi vantaggi derivanti dall’utilizzo di tale tipologia di veicolo anche nelle zone a traffico limitato “ZTL”; la gratuità della sosta sulle strisce blu e l’esenzione dal bollo per cinque anni su tutto il territorio nazionale.

Perché Adler punta sull’auto a idrogeno

Il Gruppo Adler contribuisce da protagonista, con il proprio know-how nella componentistica, allo sviluppo delle alimentazioni alternative. I componenti, quali celle combustibili, serbatoi per l’idrogeno e il motore elettrico, vengono assemblati nello stabilimento di Airola. La maggior parte dei componenti di supporto e raccordo sono prodotti direttamente da Adler, come anche parte della scocca, realizzata in fibra di carbonio, per rendere ancora più leggero ed ecosostenibile il veicolo.

Adler Plastic è la holding di controllo di Adler Group che detiene a sua volta il 100% di Adler Pelzer, produttore di componenti e sistemi per interni, esterni, baule e motori, per il comfort termico e acustico dei veicoli, che equipaggia almeno il 40% del mercato mondiale con un fatturato consolidato di 1,5 miliardi di euro, 63 stabilimenti produttivi e più di 15.000 dipendenti nel mondo. Fondata nel 1956 a Ottaviano (Napoli) da Achille Scudieri, oggi Adler Plastic è guidata dal figlio Paolo, Cavaliere del Lavoro e Presidente e azionista di controllo del Gruppo.

In questa video-intervista rilasciata a EconomyUp, Paolo Scudieri ci ha parlato della fabbrica intelligente. “La trasformazione tocca tutta la catena del valore. E porta a un ripensamento dei modelli di business” ha detto.

Scudieri (Adler): la fabbrica intelligente è futuro e competitività

Scudieri (Adler): la fabbrica intelligente è futuro e competitività

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Adler, tra, l’altro, è da sempre attenta ai veicoli alimentati a energie pulite. Nel 2018 ha siglato una una joint venture, ‘Nevha Corporation‘, con la nipponica Hayashi Telempu, per supportare l’industria nipponica dell’auto con attività di ricerca e sviluppo nell’ambito dei veicoli elettrici, ibridi e alimentati da energie alternative. Ecco tutti i dettagli:

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