Partita una ventina d’anni fa dai telefonini, l’idea del “ricaricabile” è ormai stata applicata ovunque: dalle carte di credito ai conti virtuali, dal telepass alla tessera carburanti, dalle pay-tv ai biglietti della metropolitana. Nel mondo del ricaricabile mancava solo il settore automotive, ma a colmare la lacuna ci ha pensato una giovane startup italiana: Hurry!, con sede operativa a Roma, base commerciale a Milano e un ufficio anche a Londra, ha infatti lanciato Ricaricar, il primo pay per use del mondo delle 2 e delle 4 ruote, che consente di pagare il veicolo “a consumo”, sulla base dei chilometri percorsi e calibrando dunque l’utilizzo dell’auto sulle proprie effettive esigenze.
Il sistema è semplice: sul portale the-hurry.com (che ormai registra un aumento di utenti del 450% l’anno) il cliente può scegliere l’auto o la moto che gli interessa, decidere la “taglia” (esempio: 500 chilometri al mese, ma anche, a costi differenti, di più o di meno) e, con pochi click, ottenere il veicolo. Se nel corso del mese si ha bisogno di qualche chilometro in più, basta tornare sul sito e “ricaricare” il chilometraggio. Che comprende anche il bollo, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assicurazione RCA con copertura in caso di infortunio al conducente ed esonero da responsabilità per incendio, furto e danni al veicolo: a carico dell’utente resta solo il carburante.
Alla guida della startup, un gruppo di giovani nativi digitali che ha avuto l’intuizione di riprodurre le logiche e la convenienza dei gruppi di acquisto nel mondo della mobilità. Responsabile dello sviluppo di Hurry è Alberto Cassone, 40 anni, giovane imprenditore romano, esperto di comunicazione. L’amministratore delegato della startup è Riccardo Pingiori, esperto di tecnologie e mobilità, con numerose esperienze internazionali, in particolare in Gran Bretagna. A loro si sono sono uniti 30 dipendenti di età media inferiore ai 32 anni e 100 collaboratori permanenti nell’indotto, grazie alla partnership con ALD Automotive Italia, società di noleggio a lungo termine, Hurry! ha superato il break even già dopo il primo anno di vita, chiudendo i primi due esercizi in utile.
Comparando il primo trimestre 2016 con il corrispettivo 2015, il volume d’affari generato dalla piattaforma segna +184%, pari a 6,6 milioni di euro, con una proiezione stimata a fine anno a 30 milioni: Hurry! registra un +725% di contratti Ricaricar, un +648% di noleggi a lungo termine e un +34% di vendite di veicoli usati.