La guida autonoma è una delle tecnologie a cui si guarda per decongestionare i centri cittadini, nonché per migliorare la qualità degli spostamenti e della vita, riappropriandosi di una grande quantità di tempo perso quotidianamente dietro al volante. Tuttavia, secondo Citroën, offrire un’auto individuale autonoma sarebbe troppo costoso, sia per i costruttori che per i potenziali acquirenti, oltre a non essere una scelta efficiente, in quanto un veicolo ad uso esclusivo rimane parcheggiato per il 90% del tempo.
Per rendere sostenibile la mobilità autonoma del futuro, quindi, la Casa francese ha sviluppato un ecosistema chiamato Autonomous Mobility Vision, che si basa sull’interazione tra una serie di elementi: una piattaforma di mobilità autonoma ed elettrica, denominata Citroën Skate, dei Pods, ovvero delle capsule dedicate a diversi servizi e utilizzi che si associano meccanicamente allo Skate, delle corsie dedicate esclusivamente alla circolazione dei veicoli autonomi e un software per la gestione della flotta.
Autonomous Mobility Vision: come funziona la visione di mobilità autonoma di Citroën
Com’è fatta la piattaforma Skate
Il Citroën Skate è il vettore a cui fisicamente viene demandata la mobilità.
Si tratta di un’architettura completamente piatta, mossa da 4 motori elettrici posizionati alle estremità della struttura e inseriti all’interno di particolari ruote omnidirezionali, rivestite da pneumatici Goodyear, che danno al robot una libertà di movimento a 360 gradi. La piattaforma Skate è dotata di sensori radar in grado di rilevare la presenza di pedoni, auto, ciclisti, monopattini o di qualunque altro oggetto sulla strada. Il veicolo può ricaricarsi anche mediante induzione ed è stato sviluppato per operare all’interno di corsie specifiche, in maniera simile ai robot impiegati nella logistica o negli stabilimenti produttivi.
Come da tradizione Citroën, per filtrare al meglio le asperità e garantire un ottimo comfort di marcia lo Skate è dotato di smorzatori idraulici mobili. Le dimensioni compatte della piattaforma (2,60 m di lunghezza, 1,60 m di larghezza) permettono di non occupare troppo spazio quando lo Skate è inutilizzato. La velocità massima è limitata a 25 km/h e può essere regolata in base alle esigenze specifiche (per un impiego all’interno di edifici si può impostare addirittura una velocità massima di 5 km/h).
Il Citroën Skate può funzionare in maniera quasi continuativa, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ricaricandosi automaticamente quando è necessario nei punti di ricarica dedicati.
I Pods
Al di sopra dello Skate viene posizionato – in maniera totalmente automatica e in meno di 10 secondi – un Pod, ovvero lo spazio destinato ad accogliere gli occupanti. Le tipologie di Pods sviluppabili sono virtualmente infinite, dal momento che gli unici vincoli sono quelli tecnici dettati dall’accoppiamento con lo Skate.
La particolarità del modello messo a punto da Citroën è la sua natura open source: i Pods possono essere sviluppati dalla Casa stessa, ma anche da aziende terze, che vedono in essi la possibilità di offrire i propri beni e servizi in modalità mobile, oltre a essere un potenziale spazio in cui usufruire di servizi pubblici.
Ne sono un esempio i Pods realizzati dalla catena alberghiera Accor, che ricreano l’esperienza di una mini-palestra di una lussuosa suite, oppure quelli sviluppati da Citroën per l’ultimo Salone di Shanghai: un ristorante all’aperto con cibo e bevande self-service, un ambiente per massimizzare il relax degli occupanti e uno dedicato all’intrattenimento, con video-game, karaoke, home theater e cinema. Ma i Pods potrebbero inglobare anche funzioni di pubblica utilità, come ad esempio biblioteche o uffici postali automatizzati.
Autonomous Mobility Vision, i vantaggi
Il segreto dell’ecosistema creato da Citroën sta nella sua semplicità. La connessione plug and play tra Skate e Pods permette di offrire ai clienti una moltitudine di servizi con un costo di sviluppo relativamente basso. Inoltre, la sua dimensione open-source permette a chiunque voglia mettere a punto un Pod di farlo.
Secondo Citroën, i suoi veicoli autonomi, condivisi e interconnessi potranno migliorare la fluidità del traffico di almeno il 35%, incrementare la sicurezza stradale e ridurre l’impronta carbonica delle città, aumentando al contempo il benessere degli utilizzatori e contribuendo alla diffusione delle tecnologie driverless su scala globale.
Quando sarà disponibile sul mercato?
Citroën ha mostrato per la prima volta l’ecosistema Autonomous Mobility Vision in forma sperimentale nel 2021, per poi esporlo al CES 2022. Gli ultimi sviluppi sono stati presentati al Salone di Shanghai 2023, dove il costruttore ha dichiarato di voler continuare a studiare e ad affinare il concept. Per il momento, tuttavia, è ancora troppo presto per parlare di possibili date di commercializzazione.