FCA accelera sull’auto autonoma. E lo fa alleandosi con i concorrenti. L’azienda italo-statunitense è in prima linea per partecipare alla joint venture creata da Bmw e Damler. Con un obiettivo ben preciso, rivela CorCom: mettere su strada veicoli driverless entro il 2024.
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FCA e auto autonoma
Che l’auto a guida autonoma sia uno dei principali progetti di FCA non è certo una novità. L’anno scorso ha ha avviato una collaborazione con Aurora, startup della Silicon Valley che produce software e hardware per le self driving car. E già nel piano industriale 2018- 2020 la guida autonoma risultava uno dei pilastri industriali dell’azienda. Dal 2020 al 2021, infatti, FCA punterà sulla guida autonoma a livello 3, che prevede che in tratti autostradali o su superstrade l’auto possa accelerare, frenare, sterzare e monitorare l’ambiente circostante, ma che l’automobilista debba essere pronto a riprendere il controllo su richiesta del sistema.
Nel piano si parla anche di guida autonoma a livello 4, cioè con un più alto grado di automazione, ma solo tra il 2023 e il 2025.
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La joint venture di Bmw e Daimler: perché interessa a FCA
L’azienda di Monaco di Baviera e la casa madre di Mercedes – riporta Corcom – entro la fine dell’anno dovranno scegliere i fornitori e chiudere i contratti che consentiranno di far avanzare i lavori di studio e pre-produzione di auto a guida autonoma. Un progetto che fa gola ai produttori di automobili, e nel quale FCA vuole essere un player di riferimento.
Su strada entro il 2024
FCA non nasconde i suoi ambiziosi obiettivi: portare su strada entro il 2024 veicoli autonomi di livello alto (probabilmente il 4). Un progetto che potrebbe essere realizzabile se si considera il fatto che Bmw ha già lavorato con FCA fin dal 2017 in questo settore. L’unione, anche in questo caso, potrebbe fare la forza.