DIGITAL TRANSFORMATION

Fascicolo Digitale, la prima app che certifica il ciclo di vita dell’auto con la blockchain

Messo a punto da ACI e EY, consente all’automobilista di disporre di dati certificati del proprio veicolo indipendentemente dal tipo di marca e modello. L’applicazione permette anche di interconnettere l’intero ecosistema automotive offrendo ai singoli operatori la possibilità di scambiarsi informazioni in un ambiente trust

Pubblicato il 19 Mar 2019

blockchain

Un Fascicolo Digitale del Veicolo per certificare il ciclo di vita del proprio veicolo. È il progetto messo a punto da ACI ed EY che puntano sulla tecnologia blockchain per realizzare la prima applicazione automotive di questo tipo. Si tratta, infatti, della prima applicazione smartphone al mondo che consente all’automobilista di disporre di dati certificati del proprio veicolo indipendentemente dal tipo di marca e modello. L’applicazione consente di interconnettere l’intero ecosistema automotive offrendo ai singoli operatori la possibilità di scambiarsi informazioni in un ambiente trust.

Come funziona il Fascicolo Digitale del Veicolo

Il Fascicolo Digitale del Veicolo consente di certificare il ciclo di vita del veicolo attraverso la notarizzazione virtuale dei dati all’interno di un’infrastruttura distribuita che consentirà di creare un ecosistema di interoperabilità. Prima soluzione al mondo basata su app smartphone, permette non solo di certificare i dati del veicolo, ma anche di sviluppare nuovi servizi a valore aggiunto come la trasparenza nel mercato secondario e dell’usato, l’auto-certificazione chilometrica, lo sviluppo di nuovi prodotti con le compagnie assicurative e l’abilitazione del nuovo certificato di revisione.

“La Blockchain offre un ambiente ‘trusted’ all’interno del quale gli operatori del settore possono scambiarsi informazioni mantenendo l’ownership del dato e la riservatezza richiesta – spiega Mauro Minenna, Direttore Generale ACI Informatica. Tutto ciò a beneficio dell’automobilista e dell’intero settore. L’ACI per la sua mission storica istituzionale è nella posizione più naturale per facilitare la creazione di una piattaforma Blockchain per il settore automotive”.

E Claudio Meucci, EY Market Leader Advisory Mediterranean area, puntualizza: “Grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain, il cittadino diventa co-autore e fornitore di dati che, attraverso un sistema di notarizzazione virtuale, andranno a formare il fascicolo digitale del veicolo. Lo scopo è di consentire ai cittadini stessi di consultare e controllare la cronologia del ciclo di vita di un’automobile semplicemente inserendo la targa in un’app per smartphone”.

Non solo. “L’utilizzo della tecnologia Blockchain all’interno di questa soluzione consentirà di definire un unico standard di interoperabilità per la creazione di un ecosistema del settore automotive e per l’automazione di alcuni processi durante il ciclo di vita dell’asset. Attraverso la creazione di token, oggetti digitali non replicabili, in futuro sarà possibile ipotizzare l’adozione di scambi di proprietà automatizzati e basati su smart contract” dice Giuseppe Perrone, EY Blockchain Hub Mediterranean Leader.

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Blockchain e Automotive

Attualmente solo il 33% dei consumatori in Europa riceve informazioni sullo storico dei service del veicolo. Considerando i valori minimi e massimi dei paesi europei, in Italia abbiamo un range delle vendite di macchine usate tra il 5% e il 12%, quindi con le manomissioni dei contachilometri si ha un danno economico che va dai 5,6 miliardi fino a 9,6 miliardi (valore del prezzo in eccesso sommato al costo aggiuntivo di manutenzione e sostituzione dei pezzi); la media sale se si considerano le vendite transazionali (30-50%). In Italia il mercato dei ricambi falsi ha raggiunto nel 2018 un tasso del 10% annuo. Si stima per lo scorso anno una manomissione del contachilometri su circa 2.500.000 veicoli usati venduti. Il fascicolo dell’automobile certificato blockchain valorizza le migliori esperienze di mercato all’interno di una cartella univoca in cui i dati non sono modificabili, associando immutabilmente l’ownership di ciascun attore che contribuisce ad alimentarlo. L’automobilista può così beneficiare automaticamente della messa a disposizione di una serie di informazioni pubbliche e integrarle lui stesso, tracciando personalmente altre informazioni relative ad esempio ai km percorsi e agli interventi di manutenzione (es. con foto dallo stesso smartphone). In un futuro prossimo queste informazioni saranno messe a disposizione direttamente dagli operatori del settore (dalle officine alle assicurazioni).

“Il nuovo paradigma dei servizi al cittadino impone di identificare una tecnologia in grado di distribuire i dati raccolti in modo interoperabile tra tutti gli attori dell’ecosistema, ma garantendo l’immutabilità e la trasparenza degli stessi. ACI ha deciso di implementare la blockchain nella sua applicazione smartphone per offrire un servizio innovativo, rivoluzionario e di sistema” conclude Vincenzo Pensa, Direttore Centrale ACI Sistemi Informativi e Innovazione.

Il Fascicolo Digitale del Veicolo, integrato nell’app ACI Space, sarà disponibile a breve attraverso gli App Store IOS e Android.

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