Tesla, l’innovativa società di auto elettriche di Elon Musk, si prepara a fare il suo ingresso nel mondo dei ristoranti. L’azienda ha depositato un nuovo marchio sotto “servizi di ristorazione”, dal momento che la casa automobilistica dovrà espandere le aree dove sono presenti le sue infrastrutture di ricarica per i veicoli. E in queste aree, naturalmente, potrebbero sorgere anche punti di ristoro e luoghi per consumare cibo. Uno degli ennesimi esempi di cross-industry trainata dall’innovazione: l’incrocio tra due industrie, quella dell’auto e quella della ristorazione, che, solo fino a pochi anni fa, sembravano del tutto estranee.
Peraltro è da alcuni anni che la brillante “società dell’energia” sta pensando al debutto nella ristorazione. Nel 2018 il CEO Elon Musk dichiarò di voler aprire un “ristorante drive-in vecchio stile, con camerieri in pattini a rotelle e musica rock, in una delle nuove sedi Tesla Supercharger a Los Angeles”. Pochi mesi dopo, Tesla ha effettivamente richiesto permessi di costruzione per un “ristorante e stazione Supercharger” in un’area di Santa Monica. Il progetto è rimasto inattivo per circa tre anni fino a quando, all’inizio di quest’anno, non sono state presentate nuove domande per l’edificazione. Tuttavia il progetto non prevedeva ristoranti, anche se includeva quella che è destinata a diventare una delle più grandi stazioni Supercharger del mondo. Ad aprile Elon Musk ha ripetuto che spera ancora di avere una “tavola calda anni ’50” sul posto.
Ora è arrivato il segnale che il sogno potrebbe tramutarsi in realtà. La scorsa settimana la società ha presentato richiesta per tre nuovi marchi nell’industria della ristorazione.
Al centro ci sono, ovviamente, le stazioni di ricarica.
Perché le stazioni di ricarica generano nuovi business per Tesla
La diffusione di auto elettriche nel mondo cresce rapidamente e, con esse, le strutture dedicate alla ricarica di questi mezzi (le cosiddette colonnine). Come riporta Bloomberg in un articolo datato marzo 2021, i punti di ricarica pubblici a fine 2020 hanno scollinato quota 1.400.000 (+56% rispetto al 2019), con la Cina che continua ad assolvere il suo ruolo di paese guida in questo specifico mercato.
Tesla ha le sue Supercharger, stazioni di ricarica posizionate strategicamente e generalmente vicino a servizi comodi come appunto ristoranti, ma anche negozi oppure hot spot WiFi. Ciascuna stazione contiene vari Supercharger in modo che le persone possano ricaricare velocemente l’auto e ripartire. Ma i tempi non sono brevissimi e la sosta può diventare l’occasione per mangiare un panino, consumare un veloce pasto o acquistare un prodotto, come avviene in tutte le aree di sosta.
Anche in Italia, dove fino a pochi mesi fa una manciata di stazioni di ricarica Tesla si limitava al solo centro-nord, i Supercharger aumenteranno fino ad arrivare a oltre 10mila unità. E con loro cresceranno i business collegati: ristoranti compresi.