La Silicon Valley del food? È in Italia. Un’idea provocatoria con l’obiettivo di concentrare nel nostro Paese il polo tecnologico mondiale dedicato all’innovazione nel settore food e agritech. Come nasce questa idea, dove dovrebbe concretizzarsi e quali sarebbero i vantaggi: se ne parla nel corso della puntata di EconomyUp, in onda martedì 18 aprile su Reteconomy (canale 512 di Sky) e in live streaming sul sito del canale televisivo, con Marco Gualtieri, ideatore e chairman di una delle manifestazioni più importanti dedicate all’innovazione in ambito agroalimentare che quest’anno ha come ospite d’onore Barack Obama.
Seeds & Chips Global Food Innovation Summit, dall’8 all’11 maggio presso Fiera Milano Rho, è giunta alla terza edizione e quest’anno “si è unita con TuttoFood per fare sistema, ottimizzare le opportunità e accogliere partecipanti da tutto il mondo”, come spiega Gualtieri. L’idea di trasformare l’Italia nel centro dell’innovazione mondiale in campo food, con Milano come centro operativo, nasce dalla considerazione che nel nostro Paese “ci sono tutte le principali agenzie mondiali sull’alimentazione (FAO, AIFA, World Food Program) – sottolinea Gualtieri – e a Parma ha sede l’Authority europea sulla sicurezza alimentare perciò abbiamo tutte le competenze e una lunga tradizione per diventare leader nel mondo nell’innovazione e tecnologia in campo agroalimentare”.
Se si parla di filiera agroalimentare italiana si parla di un volume di affari consistente, pari all’8,7 per cento del Pil italiano e che occupa il 13,2 per cento dei lavoratori (3,3 milioni in totale). Nel 2016, le esportazioni di prodotti agroalimentari made in Italy hanno avuto una crescita del 3 per cento, raggiungendo il massimo storico di 38miliardi di euro. Un patrimonio che dobbiamo tenerci stretto e dobbiamo difendere. Questa è l’idea che ha spinto Francesco Marandino, ceo e fondatore della startup Penelope, a sfruttare le potenzialità dell’Internet of Things e del digitale per creare nuovi strumenti di valorizzazione e di tutela per il made in Italy alimentare. Intervistato da Giovanni Iozzia, Marandino spiega in che modo funziona ValueGo, il progetto nato in collaborazione con Digitaliani di Cisco, e com’è possibile creare una specie di “carta d’identità digitale” del prodotto alimentare per difenderlo da possibili contraffazioni.
Ospite della puntata anche Marco Marlia, ceo e co-fondatore di MotorK, la prima scaleup italiana a ricevere un finanziamento di 10 milioni di dollari da investitori esteri, che apre le porte della sua azienda e racconta quali sono i punti di forza di una ex startup che si è aperta a nuovi mercati internazionali.
Consueto appuntamento al 31esimo piano del grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino, progettato da Renzo Piano, dove ha sede l’Innovation Center per parlare di Experience Design con Fabio Salierno, responsabile Laboratorio Experience Design Innovation Center Intesa Sanpaolo, e Gianni Cavallina, responsabile Acceleratore dell’Innovazione Retail Innovation Center Intesa Sanpaolo.