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Ecobonus auto 2024: a chi spettano gli incentivi e come ottenerli



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Dal 25 maggio 2022 è riaperta la piattaforma del Mise dove concessionari e rivenditori possono prenotare i contributi per i contratti di vendita di veicoli a due e quattro ruote. E oggi? Come funziona l’ecobonus auto, come presentare domanda, dove trovare i moduli

Pubblicato il 14 giu 2022



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Sono ripartiti gli Ecobonus auto e moto con la formula 2023 per l’acquisto di autovetture a emissioni ridotte, ma adesso si è in attesa della conferma e definizione dei nuovi incentivi del 2024 già annunciati dal Governo.

Come funziona l’ecobonus lanciato nel 2022?

Ecobonus 2024: le aspettative degli italiani

Cosa si aspettano gli italiani dagli incentivi auto 2024? Per indagare le intenzioni di acquisto e sondare gli interessi di coloro che pianificano di comprare un’auto nuova entro i prossimi sei mesi, il Centro Studi di AutoScout24, il principale portale di annunci auto in Italia e in Europa, ha condotto una survey sugli utenti della propria community.

Ecco i dati principali emersi:

Il crollo delle nuove immatricolazioni nel 2022 e l’importanza dell’ecobonus per il settore automotive

Il ritorno dell’ecobonus auto e moto, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 16 maggio 2022 del DPCM del 6 aprile, è stata una vera e propria boccata di ossigeno per il settore automotive, che nel primo quadrimestre del 2022 ha registrato calo nelle nuove immatricolazioni del 26,5% rispetto al 2021 (97.339, ovvero 40.000 in meno rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno). Calo in parte dovuto proprio all’attesa degli incentivi, ma sul quale pesa anche il contesto globale tra crisi dei chip e dei semiconduttori, pandemia e conflitto in Ucraina.

Per la misura utile a stimolare le nuove immatricolazioni e la transizione verso veicoli elettrici o a basse emissioni, il Governo Draghi ha stanziato 650 milioni di euro per ogni annualità dal 2022 al 2024 da destinare all’ecobonus per acquistare auto e moto nuovi (oltre ad alcuni tipi di veicoli commerciali) secondo le modalità previste dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di una parte delle risorse approvate per il Fondo automotive, che ha una dotazione finanziaria complessiva pari a 8,7 miliardi di euro fino al 2030.

Come funziona l’ecobonus auto e moto e chi può richiederlo

I contratti “validi” sono quelli stipulati da lunedì 16 maggio 2022, poiché l’ecobonus auto e moto 2022 non ha valore retroattivo. Qualora un contratto d’acquisto precedente alla data indicata non sia stato legalmente finalizzato (con firme e controfirme), è comunque possibile redigerne uno nuovo in modo da fruire degli incentivi se il veicolo ha caratteristiche compatibili con i requisiti dell’ecobonus.

I contributi statali sono riconosciuti ai venditori (concessionarie) per l’acquisto di veicoli nuovi ammessi agli incentivi previsti dall’ecobonus auto 2022, diventando poi sconti veri e propri per i clienti sul prezzo d’acquisto finale.

Le case costruttrici e le imprese importatrici, una volta finalizzata la vendita con annessa documentazione, rimborsano quindi il venditore per l’importo del contributo ricevuto recuperandolo successivamente come credito d’imposta. Il credito è utilizzabile in compensazione con gli F24 per i versamenti dei tributi dai servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Quali sono i veicoli ammessi agli incentivi auto

I veicoli ammessi agli incentivi auto ((categoria M1) devono avere emissioni di CO2 comprese tra 0 e 135 grammi/chilometro Euro 6, con i fondi a disposizione per gli incentivi che sono stati così suddivisi in base alle specifiche:

  • 220 milioni di euro per vetture con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km (auto elettriche);
  • 225 milioni di euro per vetture con emissioni tra 21 e 60 g/km (auto ibride plug-in);
  • 170 milioni di euro per vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km (auto endotermiche con motori a combustione interna a basse emissioni).

Gli incentivi di fatto sono riservati alle persone fisiche per l’acquisto di auto, motocicli e ciclomotori. Tuttavia sono previste delle eccezioni per le auto comprate da società di car sharing e, con requisiti diversi, per PMII esercitanti attività di trasporto merci in conto terzi o in proprio.

I requisiti per accedere agli incentivi auto

In caso di rottamazione, necessaria solo per la terza fascia e opzionale per le prime due (ma con sconti maggiori), il veicolo da rottamare deve essere omologato Euro 0 – Euro 5, e di proprietà o intestato all’acquirente (o a un familiare convivente) da almeno 12 mesi.

Inoltre, vanno soddisfatti requisiti anche in merito al mantenimento della proprietà del veicolo, i cui termini variano a seconda della tipologia di acquirente: 12 mesi per le persone fisiche, 24 mesi per quelle giuridiche.

Infine i venditori dovranno confermare le operazioni sul portale del MISE e consegnare i veicoli entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione, come previsto dal DM 20 marzo 2019. Un limite che con ogni probabilità verrà esteso per via dei ritardi determinati dalla crisi dei chip e dei semiconduttori, con conseguenti ritardi per tutta la catena di approvvigionamento.

Intervenendo sul tema nel corso dell’Automotive Dealer Day 2022, infatti, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “I 180 giorni sono un termine ordinatorio, come spesso accade in Italia, e non perentorio. Ci saranno delle modifiche e una proroga”.

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug in con e senza rottamazione 

La fascia di auto che hanno bonus di entità maggiore è quella con emissioni 0-20 g/km di CO2 per la quale le risorse disponibili ammontano a 220 milioni di euro, ovvero quelle elettriche e ibride plug-in. Lo sconto massimo previsto è di 5.000 euro in caso contestuale rottamazione di un mezzo omologato Euro 0 – Euro 5 e di proprietà dell’acquirente da almeno 12 mesi, e scende a 3.000 euro senza rottamazione.

Il tetto massimo di spesa per comprare auto elettriche e ibride plug-in è di 35.000 (da listino) senza IVA, IPT e messa in strada, ma include gli optional. Di conseguenza il costo massimo dell’auto elettrica per accedere agli incentivi 2022 è pari a 42.700 euro con IVA inclusa.

Gli sconti per chi compra auto ibride plug-in con emissioni di CO2 comprese tra 20 e 60 g/km di CO2

Nella seconda fascia rientrano solo auto ibride plug-in con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km, che hanno la possibilità di usufruire nel 2022 di un incentivo da 4.000 euro con contestuale rottamazione. Il bonus auto 2022 senza rottamazione scende a 2.000, mentre per le auto elettriche il tetto massimo spendibile sale a 45.00 euro (da listino) senza IVA e altri oneri, ovvero 54.900 euro “reali”.

Nella fascia 21-60 g/km di CO2 rientrano solo auto di tipo ibride plug-in, che possono usufruire di un incentivo di 4.000 euro con rottamazioni. Bonus che diventa di 2.000 euro senza rottamazione. Il tetto di prezzo viene alzato a 45.000 euro Iva esclusa ovvero 54.900 euro comprensivi di IVA.

La somma complessiva stanziata dal Governo Draghi per gli incentivi a favore dell’acquisto di auto ibride plug-in è pari a 225 milioni di euro.

Gli incentivi per l’acquisto di auto endotermiche a basse emissioni di CO2 (ibride, benzina, diesel, metano, gpl)

Gli ultimi 170 milioni di incentivi sono riservati all’acquisto di auto nuove aventi emissioni di CO2 da un minimo di 61 a un massimo di 135 g/km. Si tratta di un numero elevatissimo di veicoli, caratterizzati da basse emissioni ma con motorizzazioni tradizionali: automobili a benzina, diesel, ibride, a metano e GPL.

In questo caso, però, l’ammissione agli incentivi contempla l’obbligo di rottamazione di un veicolo di proprietà da 12 mesi Euro 0 – Euro 5 e lo sconto previsto è di 200.euro Il prezzo massimo di listino per l’acquisto di auto con queste caratteristiche è di 35.000 di euro non ivati (42.700 con IVA).

Ecobonus auto per le società di car sharing: veicoli acquistabili e requisiti aggiuntivi

Per le automobili non inquinanti, come anticipato, è prevista un’eccezione che riguarda l’acquisto di automobili a basse emissioni di CO2 comprate da società di car sharing. Alle aziende del settore è destinato il 5% (11 milioni di euro) della somma stanziata per la fascia di veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, e un altro 5% (11,25 milioni). Come requisito aggiuntivo, le società in questione dovranno utilizzare le auto acquistate beneficiando degli incentivi nelle rispettive flotte di auto condivise per un minimo di 24 mesi.

Gli sconti per l’acquisto veicoli commerciali elettrici

Come premesso, gli incentivi previsti dal Governo non interessano solo le automobili ad emissioni ridotte, estendendosi anche a determinate tipologie di veicoli commerciali con uno stanziamento complessivo di 10 milioni di euro.

Si tratta di veicoli ancora da immatricolare di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica e al 100% elettrici. Tra i requisiti per essere ammessi agli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali full electric, figura anche l’obbligo di rottamare un veicolo omologato con classe massima Euro 3.

In questi casi, l’importo degli incentivi statali è determinato come segue:

  • 4.000 euro per i veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate di MTT (Massa totale a terra);
  • 6.000 euro per i veicoli N1 con MTT superiore a 1,5 tonnellate e inferiore a 3,50 tonnellate;
  • 12.000 euro per i veicoli N2 con MTT da 3,5 a 7 tonnellate;
  • 14.000 euro per i veicoli N2 aventi MTT da 7 a 12 tonnellate.

Come funzionano gli incentivi per motocicli e ciclomotori

Nel 2022 per la prima volta all’interno dell’ecobonus auto rientrano anche motocicli e ciclomotori nuovi. Per questa categoria sono stati stanziati 10 milioni di incentivi statali per l’acquisto di mezzi non elettrici, e 15 milioni per quelli elettrici: importi che aumenteranno nel 2023 e nel 2024.

Gli sconti per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi

Per i ciclomotori elettrici e ibridi (categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e), l’accesso agli incentivi è riservato alle persone fisiche. Inoltre, permangono i requisiti previsti dal bonus auto per beneficiare degli sconti, ma con contributi e requisiti differenti:

  • È previsto un contributo del 30% sul prezzo d’acquisto, con tetto massimo di 3.000 senza rottamazione;
  • In caso di rottamazione di una moto di classe da Euro 0 a Euro 3, il contributo sale al 40% e il massimale di spesa aumenta a 4.000 euro.

Ciclomotori e motocicli termici: gli incentivi

Anche per i ciclomotori e i motocicli termici (senza motorizzazione elettrica) nuovi e non ancora immatricolati (sempre di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) acquistati dal 16 maggio 2022 è previsto un contributo pari al 40% del prezzo d’acquisto con tetto massimo fissato a 5.000 euro.

In questo caso, però, è necessario che il veicolo comprato sia omologato con classe non inferiore a Euro 5, rottamando un mezzo della medesima categoria di classe euro 3 o inferiori. Inoltre, per beneficiare degli incentivi dell’ecobonus 2022 il venditore deve applicare uno sconto del 5% sull’importo originale della compravendita.

Chi è escluso dall’ecobonus auto

Come specificato dal MISE con una nota, l’ecobonus auto 2022- ad esclusione delle eccezioni già esposte – è riservato alle persone fisiche e non prevede interventi a favore delle imprese per rinnovare il parco auto aziendale.

Terminano anche gli incentivi statali per il noleggio di auto a lungo termine, al pari di quelli per le auto usate che, nel 2021, erano stati erogati per i modelli poco inquinanti con istituzione di un apposito fondo.

Come richiedere gli incentivi ecobonus auto

Per richiedere gli incentivi, come nel 2021 i venditori dovranno presentare domanda online sulla già citata piattaforma del MISE riservata all’ecobonus seguendo una procedura standard:

  1. Registrazione sul portale
  2. Prenotazione degli incentivi
  3. Riconoscimento dei contributi
  4. Rimborso al venditore (concessionaria) degli incentivi “scontati” al cliente
  5. Recupero del contributo

Conclusa la presentazione della domanda mediante l’apposita procedura da parte dei venditori, il sistema rilascia una ricevuta di registrazione e di prenotazione, in base all’effettiva disponibilità dei contributi richiesti.

Ecobonus auto: quali sono i moduli che servono per presentare domanda

Contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto inerente l’ecobonus auto il 16 maggio 2022, è stata prodotta una Circolare che illustra quali sono le informazioni da inoltrare con apposita dichiarazione in sede di prenotazione degli incentivi, ovvero:

  • Per gli acquisti da parte persone fisiche, dichiarazione per il mantenimento della proprietà del veicolo acquistato con durata minima pari a 12 mesi;
  • Per gli acquisti da parte di persone giuridiche, è necessario produrre la dichiarazione sostituiva di atto notorio inerente l’utilizzo del veicolo in car sharing con finalità commerciali, e la contestuale presa d’atto del mantenimento della destinazione d’uso del veicolo per 24 mesi;
  • Rispetto agli acquisti effettuati dalle piccole e medie imprese, al fine di ottenere la concessione dei contributi previsti, è necessaria una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifichi il possesso dei requisiti di PMI;
  • In allegato al possesso dei requisiti di PMI, va compilata e inoltrata anche la dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.

I moduli sono disponibili e scaricabili sulla pagina del sito del MISE dedicata alla Circolare del 16 maggio 2022 e sul sito per prenotare l’ecobonus auto e moto 2022 nella sezione “modulistica”. Una volta scaricati, i documenti vanno compilati in tutte le parti, fatti firmare dall’acquirente e poi inseriti nella piattaforma dal rivenditore, con spiegazione presente anche sul portale dedicato.

Quante risorse sono ancora disponibili?

E’ possibile visualizzare lo stato dei fondi e le risorse ancora disponibili sul sito ufficiale del MISE.

Clicca qui per controllare la situazione dei fondi ecobonus 2024

(Aggiornato il 07/02/2024)

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