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Dopo la chiusura del progetto Titan, i licenziamenti: ecco perché non avremo mai una Apple Car



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Dopo aver annunciato a febbraio la chiusura dell’ultra-decennale (e misterioso) progetto per costruire un’auto elettrica a guida totalmente autonoma, ad aprile Apple ha licenziato 600 dipendenti coinvolti nell’iniziativa. Ecco come è nata l’Apple Car e perché è finita così

Pubblicato il 9 apr 2024



Apple Car


Sembra proprio che non avremo mai l’opportunità di fare un giro nell’Apple Car. Dopo aver annunciato a fine febbraio 2024 la chiusura del cosiddetto “Project Titan”, che puntava appunto alla costruzione di un’automobile con il marchio dell’azienda, a inizio aprile la società ha annunciato 600 licenziamenti. Si tratterebbe, in parte, di una conseguenza della fine del progetto. Ma perché Apple è uscita dal business automobilistico? E soprattutto perché ci era entrata? Ecco la storia. Partendo dagli accadimenti più recenti.

I 600 licenziamenti ad aprile 2024

Dopo aver dichiarato chiuso il suo progetto di veicolo elettrico a guida autonoma nel febbraio scorso, a inizio aprile 2024 Apple ha annunciato il licenziamento di più di 600 dipendenti coinvolti nell’iniziativa, così come dei lavoratori impegnati in un altro progetto, quello di display per smartwatch.

Apple ha presentato otto rapporti al Dipartimento dello Sviluppo dell’Impiego della California, per un totale di 614 dipendenti. Almeno 87 dei dipendenti licenziati facevano parte di una struttura segreta di Apple per la progettazione e produzione di propri display per dispositivi, riporta Bloomberg. Apple ha iniziato a chiudere il progetto circa nello stesso periodo in cui ha chiuso quello del veicolo elettrico a guida autonoma da miliardi di dollari battezzato “Project Titan“. I dipendenti licenziati sono stati notificati il 28 marzo e i licenziamenti saranno effettivi il 27 maggio.

Si tratta del più grande taglio di personale dalla pandemia: molti dei licenziati facevano parte dell’ufficio del progetto auto di Apple a Santa Clara, California.

Le origini di Apple Car: come è nato Project Titan

Pare che il sogno di un’automobile made in Apple si fosse affacciato alla mente di Steve Jobs nel lontano 2008, secondo quanto raccontato da Tony Fadell, uno dei padri dell’iPod, in un’intervista a BloombergL’idea, troppo avanti rispetto all’industria automotive del tempo, sarebbe stata messa da parte in favore dello sviluppo dell’iPod.

Le prime congetture sull’intenzione di Apple di lanciarsi nel settore risalgono tuttavia al 2013.

Nel 2015 comincia a girare il nome in codice Project Titan: Business Insider riporta la nascita del progetto, con 600 dipendenti dedicati alla ricerca e sviluppo. Presto si vocifera già di test di prototipi nell’area di San Francisco, sulla base di presunti documenti esclusivi in possesso del Guardian. Non ci sono successive conferme.

L’anno seguente, un nuovo tassello: Mac Rumors rileva che Apple si è aggiudicata i domini apple.car, apple.cars, e apple.auto. Sempre nel 2016, Apple colloca Bob Mansfield a capo di Project Titan. Gira voce che l’azienda della Mela stia cercando un partner tra produttori automotive.

Dal 2018 si susseguono partnership, indizi e smentite riguardo all’Apple Car, a partire da un’intesa tra Apple e Volkswagen per sviluppare shuttle senza conducente, che però non si concretizza. L’arrivo di Doug Field da Tesla nel team Project Titan segna un altro passo avanti.

Nel 2019, Apple riduce di 200 unità il personale su Project Titan per un “restructuring” e acquista Drive.ai, specializzata in tecnologie per la guida autonoma, suggerendo un focus su sistemi driverless. Tuttavia, nel 2020, Reuters rivela che Apple considera la creazione di un veicolo proprio, previsto per il 2024, nonostante dubbi degli analisti legati a ritardi da pandemia e crisi dei microchip.

Nel 2021, The Verge riporta trattative fallite tra Apple e Canoo per la mobilità elettrica. Infine, emergono e vengono smentite voci di un possibile accordo con Hyundai-Kia per la produzione di veicoli elettrici autonomi, sottolineando l’incertezza e il dinamismo del progetto Apple Car.

A fine 2021, Bloomberg descriveva l’Apple Car come un veicolo elettrico totalmente automatizzato, che puntava a una guida autonoma di Livello 5 SAE, senza volante né pedali ma con dispositivi di emergenza. Il design interno prevedeva una disposizione dei sedili ai lati, faccia a faccia. Un brevetto su Machine Learning e l’incarico a John Giannandrea, esperto di AI, suggerivano un forte focus sull’autonomia avanzata.

Tuttavia, verso la fine del 2022, emerge un cambio di direzione: le ambizioni di guida autonoma di Livello 5 e l’assenza di controlli manuali sembrano ridimensionate a causa di limiti tecnologici. Le nuove indiscrezioni indicano che l’Apple Car includerà sistemi di guida tradizionali (sterzo, acceleratore, freno) con funzionalità di assistenza alla guida limitate a specifiche condizioni autostradali.

A fine 2022 le indiscrezioni della stampa americana indicano una brusca frenata, con un design meno ambizioso e una data prevista per il debutto della nuova automobile slittato al 2026.

Come si è visto, questo non succederà.

Perché è finito il sogno della Apple Car

La mossa segna la fine improvvisa di uno dei progetti segreti di più alto profilo di Apple, che si diceva avesse l’ambizione di sfidare il pioniere delle auto elettriche Tesla. Per anni, decine di auto di Apple sono state avvistate intorno alla Silicon Valley, dotate di array di sensori che sembravano indicare capacità di guida autonoma, contribuendo al mistero e all’attesa intorno al prodotto.

Nel decennio in cui Apple ha lavorato alla sua auto, l’industria dei trasporti elettrici ha iniziato a decollare. Più del 25% delle auto vendute nello stato di casa di Apple, la California, erano elettriche lo scorso anno, contribuendo a incrementare il profilo non solo di Tesla ma anche di altri emergenti nel settore elettrico come Rivian, Lucid e Polestar. Governi in tutto il mondo hanno aumentato gli investimenti nell’infrastruttura di ricarica elettrica, incluso il piano della Casa Bianca di costruire 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici negli Stati Uniti.

Tuttavia, il progetto di Apple non sembra mai essere entrato in pieno regime. Nel corso degli anni, l’azienda ha cambiato leadership e strategie e, alla fine, ha rinunciato.

Apple e automotive: non tutto è perduto

Tuttavia, anche se Apple potrebbe non essere più impegnata nello sviluppo di un’auto elettrica, ha ancora piani per cambiare il modo in cui guidiamo. Ha continuato ad aggiornare il software nella sua app CarPlay per iPhone, che si collega ai sistemi di infotainment delle auto per visualizzare indicazioni, instradare chiamate e riprodurre musica.

Nel 2022, il colosso tecnologico ha svelato piani per espandere CarPlay a sistemi completi per auto, offrendo un’esperienza simile a quella di Apple per tutto, dai tachimetri ai riscaldatori dei sedili. Apple afferma sul suo sito web, che promuove la tecnologia, che le prime auto compatibili con questo CarPlay di “prossima generazione” arriveranno nel 2024.

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