La crisi economica cinese scaturita dalla pandemia da coronavirus ha colpito pesantemente la casa automobilistica francese Renault, che ha annunciato che chiuderà il suo business principale in Cina. Rimarrà sul mercato del Paese asiatico concentrandosi su veicoli elettrici e commerciali.
Quello cinese è il più grande mercato dell’auto globale, ma la competizione è intensa, e le vendite complessive non raggiungono da tempo i picchi toccati nel 2017. Nonostante i promettenti segnali di ripresa alla fine del lockdown, quest’anno, con il blocco forzato reso necessario dalla pandemia, le vendite del primo trimestre sono scese del 45,5% per un ammontare di 2,9 milioni di auto, SUV e minivan.
La joint venture che Renault ha avviato ormai da 7 anni con Dongfeng Motor Corp, società di proprietà dello Stato cinese, stava cominciando a mostrare segni di cedimento già da prima che il coronavirus facesse colare a picco la domanda in Cina. Già nel 2019, Renault aveva totalizzato la vendita di 180.000 auto tra gas ed elettriche, contro le 217.ooo dell’anno precedente.
La fabbrica di Renault era situata proprio a Wuhan, il centro in cui si è originata la pandemia, e con il crollo della domanda cinese la casa automobilistica di è trovata costretta a cessare la produzione di veicoli a gas metano.
Nonostante il ridimensionamento delle sue attività, Renault ha dichiarato nel suo comunicato ufficiale sulle operazioni in Cina che intende mantenere una presenza “a lungo termine” sul mercato cinese per veicoli elettrici e commerciali, sia per il mercato interno che per le esportazioni.
Lo sviluppo dell’elettrico avverrà attraverso due joint ventures, con la partecipazione di eGT New Energy Automotive e Nissan Motor. Renault svilupperà inoltre 4 auto elettriche in collaborazione con Jiangxi Jiangling Group Electric Vehicle (JMEV).
Renault venderà veicoli elettrici solo in Cina, ma lavorerà ad auto elettriche anche per altri mercati.
Il direttore delle operazioni per la Cina Francois Provost ha dichiarato “Stiamo aprendo un nuovo capitolo in Cina. Ci concentreremo su veicoli elettrici e commerciali, i due driver principali per la mobilità pulita del futuro.”