Fare il pieno in un distributore o da una colonnina di ricarica, pagare il parcheggio, prendersi un caffè – tutto senza prendere in mano il portafogli, direttamente dalla propria auto. È il nascente trend del commercio in car: un nuovo paradigma che utilizza l’auto connessa per unire il mondo dell’auto a quello del banking e creare un’esperienza di pagamento senza soluzione di continuità.
Già nel 2019, la ricerca Digital Drive rilevava che gli automobilisti producevano 230 miliardi di dollari di transazioni nei loro spostamenti quotidiani, con cibo e caffè ritirati da drive-through tra le maggori voci. Il 30% si dichiarava inoltre interessato a fare acquisti online durante lo spostamento su veicoli a guida autonoma.
Da allora abbiamo visto una decisa evoluzione e una stabile crescita di interesse di mercato sia sul fronte pagamenti che sulla diffusione di auto connesse: in Italia il mercato Connected Car è stato il comparto dell’automotive che meglio ha resistito alla pandemia, con 17,3 milioni i veicoli connessi a fine 2020, quasi il 45% del parco circolante in Italia.
Il mercato sembra pronto al commercio in car, ma cosa c’è oggi in termini di offerta?
Come funziona il pagamento in car?
Il pagamento in car è un servizio reso possibile da smart car e auto connesse, che tramite tecnologie di Internet of Things permettono il collegamento dell’automobile ad account e servizi tra cui, appunto, app e servizi di pagamenti.
Questo può avvenire appoggiandosi a un dispositivo esterno -lo smartphone- per cui il software dell’auto fornisce da interfaccia e l’autenticazione per il pagamento viene fatta dal dispositivo, oppure tramite un sistema di pagamento “nativo” in-car, dove l’intera procedura si appoggia interamente al software dell’automobile.
La seconda è l’opzione più avanzata, in cui l’automobile diventerebbe un vero e proprio “portafoglio su ruote”, garantendo un’esperienza di pagamento più rapida e senza soluzione di continuità.
Qui un video che illustra la visione di Visa su come dovrebbe essere il pagamento nativo in car completamente integrato.
Commercio in car, a che punto siamo?
Quello del commercio in car è un trend che aleggia nell’aria da tempo. Risale al 2016 la prima partnership a questo scopo: un accordo tra Mastercard e General Motors per integrare funzionalità di pagamento nel sistema OnStar Go di GM.
Ne 2019, Honda ha fatto una simile operazione con Visa (a cui in seguito si sono aggiunti MasterCard e PayPay) con il suo Honda Dream Drive.
Il 2021 ha visto la crescita di investimenti di alto profilo allo scopo di creare tecnologie di pagamento facilmente integrabili nei veicoli connessi e capaci di comunicare con tutti i network di pagamento, banche e service providers.
Tesla sembrerebbe lavorare a questo scopo, per quanto non ci siano stati annunci ufficiali, mentre è ufficiale il progetto di Hyundai per un sistema di pagamento in-car sul nuovo Ioniq 5 crossover, che permetterebbe di pagare la ricarica elettrica, parcheggi, e cibo o caffè da asporto.
Oggi a posizionarsi in prima linea su questo trend è Daimler, che ha annunciato una partnership con Visa per diventare la prima azienda automobilistica in Europa a offrire pagamenti in-car “nativi”. La nuova funzionalità, il cui lancio è previsto nella primavera 2022 a partire da Regno Unito e Germania, sarà integrata nel software Mercedes Pay e permetterà ai clienti di acquistare beni e servizi direttamente nella propria auto, utilizzando un sensore di impronte digitali senza bisogno di ulteriori autenticazioni da dispositivi mobili.
Pagare con l’auto: la partnership Visa-Daimler per i pagamenti nativi digitali in-car
Commercio in car, le prospettive
Il futuro del commercio in car sembra molto promettente: solo nei prossimi due anni, si stima che il numero di auto connesse aumenterà a più di 352 milioni in tutto il mondo, mentre il volume totale dei pagamenti in auto è destinato a raggiungere circa 86 miliardi di dollari entro il 2025.
Inoltre, secondo una ricerca di Ptolemus Consulting Group, si prevede che entro il 2030 600 milioni di veicoli genereranno transazioni in car per 500 miliardi di dollari.
Con gli attuali trend in ambito mobilità, dai veicoli elettrici al car sharing, dalla guida autonoma alle auto connesse, ci si può aspettare una crescita della domanda di sistemi innovativi di pagare all’interno del veicolo. Per ora l’acquisto è possibile solo utilizzando un dispositivo esterno per accedere a app o siti web, ma il progetto di Daimler e Visa potrebbe fare da apripista a sistemi più integrati e senza soluzione di continuità.