Le auto connesse o connected car o anche smart car sono parte di quell’IoT (Internet of Things, Internet delle Cose) che ormai pervade qualsiasi ambito della quotidianità. Sono definite auto connesse poiché sono in grado di comunicare con altri oggetti e consentono al proprietario di controllare e gestire da remoto alcune funzioni.
I “normali” prodotti IoT permettono ad esempio di regolare il riscaldamento di casa, oppure di ordinare il latte se il frigo si “accorge” che è finito.
Le auto connesse danno accesso a una gamma di possibilità di comunicazione molto più ampia, infatti, i dati del veicolo vengono condivisi con l’aiuto di RADAR, LiDAR (Light Detection and Ranging) e sensori avanzati.
Oltre a consentire agli automobilisti di accedere, generalmente tramite smartphone, a informazioni relative allo stato dell’auto, alla sua localizzazione e ai dati tecnici, per mezzo delle auto connesse si possono avvertire i servizi di emergenza in caso di incidente, contattare l’officina se qualcosa nel motore non va come dovrebbe, di avvertire il gommista se si fora lo pneumatico.
Che cos’è la connected car
Un’auto connessa è dunque una vettura che dispone di una propria connessione a Internet che può condividere con i passeggeri e consentire l’accesso ai suoi dati a dispositivi che si trovino internamente o anche da remoto. In pratica, un’auto connessa è come un computer su ruote, in grado di scambiare dati con altri veicoli, infrastrutture stradali e persino altri utenti della strada.
Le auto connesse utilizzano una serie di tecnologie per comunicare, tra cui:
- Reti cellulari: per connettersi a internet e ad altri servizi online
- GPS: per determinare la propria posizione e la velocità
- Sensori: per rilevare l’ambiente circostante, come altri veicoli, pedoni e ostacoli
- Wi-Fi: per connettersi ad altri dispositivi all’interno dell’auto, come smartphone e tablet
Che cosa può fare l’auto connessa
L’auto connessa è in grado di soddisfare una vasta gamma di esigenze grazie alle sue molte funzioni. Ad esempio:
- può comunicare con i sistemi di navigazione satellitari per condividere i dati sul traffico
- ricevere dati per suggerire deviazioni al percorso in modo da saltare le code
- può anche (grazie ai servizi disponibili su smartphone) accendere l’aria condizionata qualche minuto prima dell’arrivo del guidatore per rinfrescare o riscaldare l’abitacolo
- accendere i fari a distanza per farsi individuare in un parcheggio affollato
- farsi geolocalizzare in caso di furto
Alcuni sistemi operativi delle auto connesse dispongono anche di sistemi di concierge.
Ad esempio è possibile, mentre si è in strada, far prenotare all’auto un albergo, un parcheggio o un ristorante vicino alla destinazione; oppure prenotare la revisione o interventi meccanici in caso di guasti che è l’auto stessa a segnalare sia al proprietario sia alle officine convenzionate.
Connected car: la personalizzazione con l’AI
L’ascesa dell’IA ha visto crescere esponenzialmente le opportunità per esperienze personalizzate in auto. Ciò include preferenze di guida, pianificazione intelligente del percorso e software vocale avanzato.
Un esempio è il sistema MBUX di Mercedes-Benz che utilizza l’IA per apprendere le preferenze e le abitudini del conducente, regolando automaticamente le impostazioni del veicolo, come la posizione del sedile e la temperatura. Ma è in grado di monitorare il calendario e di fare telefonate o inviare messaggi per avvisare di ritardi n caso di traffico.
Volkswagen ha annunciato che i prossimi modelli di autovetture saranno dotati di software integrato con ChatGPT all’interno del suo software di assistente vocale IDA. Verrà utilizzato per controllare le funzioni del veicolo e rispondere alle domande utilizzando il linguaggio naturale.
Questo livello di personalizzazione era impensabile pochi anni fa e continuerà a influenzare positivamente l’evoluzione dei veicoli connessi.
Con l’AI la manutenzione dell’autovettura è più intelligente
La tecnologia predittiva, basata sull’AI, si propone come un’alternativa alla manutenzione tradizionale dei veicoli. BMW grazie all’introduzione dell’apprendimento automatico, raccoglie e analizza dati in tempo reale per valutare lo stato del veicolo e prevedere con precisione i guasti.
Le funzionalità delle connected car più apprezzate
Secondo il recente studio Smart Car in Italia, un mercato in continua evoluzione a cura degli Osservatori Polimi, l’evoluzione delle auto connesse ha rivoluzionato il settore automobilistico, dotando le vetture di funzioni innovative che hanno migliorato dal comfort alla sicurezza, fino all’intrattenimento e alla guida autonoma.
I progressi tecnologici hanno trasformato i veicoli in centri di comunicazione interattivi, in grado di scambiare dati con l’ambiente circostante. Questo ha portato gli OEM Original Equipment Manufacturer e altri attori principali dell’automotive a sviluppare nuovi servizi basati sulla connettività, affrontando la sfida di allineare l’offerta alle aspettative e alla disponibilità di spesa dei consumatori.
Le funzionalità attualmente offerte si dividono in tre categorie, a seconda dell’interesse degli utenti e del loro valore percepito:
- funzioni “essenziali”, attese di base dal consumatore;
- opzioni “premium”, destinate a specifici segmenti di clientela con una maggiore disponibilità di spesa;
- funzionalità con un interesse e una propensione al pagamento moderati, che possono essere valorizzate combinandole in pacchetti (“bundle”).
In ambito internazionale, come in Cina, Germania e Stati Uniti, alcune funzioni legate al miglioramento delle prestazioni sono considerate premium, ad esempio, il controllo avanzato del veicolo e aggiornamenti adattivi delle sospensioni. Altre, come il cruise control adattivo e il parcheggio automatizzato, sono prevalentemente apprezzate se offerte in bundle. Servizi come l’assistente vocale e il riconoscimento dei gesti invece hanno attirato meno interesse.
Nel contesto italiano, sicurezza e comfort sono i benefici più apprezzati, con sistemi di assistenza alla guida e dispositivi per la sicurezza attiva che riscuotono notevole interesse, ma che i consumatori si aspettano di trovare già inclusi nel prezzo dell’auto.
Per le funzionalità premium, circa la metà degli italiani sarebbe disposta a pagare un extra per servizi come la connessione a centri operativi per gestire furti o incidenti, o per effettuare pagamenti direttamente dall’auto.
Per soddisfare queste aspettative, gli OEM dovranno orientarsi verso un’offerta sempre più personalizzata e flessibile, combinando funzionalità essenziali, premium e bundle, per creare esperienze di guida su misura, rispondendo alle diverse preferenze degli utenti.
Connected car e case automobilistiche: connubio in evoluzione
Le nuove tecnologie sono le protagoniste indiscusse della connected car e le case automobilistiche stanno investendo sempre di più nello sviluppo di auto connesse, riconoscendo il loro potenziale per rivoluzionare il settore automobilistico.
Esempi di case automobilistiche e le loro iniziative per le connected car:
- Tesla: pioniere delle auto elettriche e connesse, offre una serie di funzioni di guida autonoma e connettività avanzate, come aggiornamenti software over-the-air e un sistema di infotainment basato su un tablet.
- Mercedes: il sistema di connected car di Mercedes si chiama Mercedes me connect e si tratta di un insieme di servizi che sfruttano la connettività per offrire sicurezza, comfort, intrattenimento e praticità agli utenti Mercedes. Ecco alcune delle funzionalità principali di Mercedes me connect:
- Mercedes me SOS: chiamata di emergenza automatica in caso di incidente.
- Gestione remota del veicolo: possibilità di controllare a distanza lo stato della vettura, ad esempio il livello del carburante o la pressione degli pneumatici.
- Navigazione connessa: aggiornamenti sul traffico in tempo reale, informazioni sui parcheggi e ricerca di destinazioni speciali.
- Servizi di manutenzione: promemoria per gli appuntamenti di manutenzione e diagnostica remota del veicolo.
- Integrazione con smartphone: Apple CarPlay e Android Auto per utilizzare le app dello smartphone in modo sicuro durante la guida.
- Servizi di ricarica (per veicoli elettrici): ricerca di stazioni di ricarica e gestione dei pagamenti.
- General Motors: ha stretto una partnership con Google per integrare il sistema operativo Android Automotive nei suoi veicoli, offrendo agli utenti un’esperienza di guida più personalizzata e connessa.
- Ford: ha lanciato il suo sistema di comunicazione veicolo-infrastruttura (V2I) chiamato Ford SYNC Connect, che consente alle auto di comunicare con i segnali stradali e altri veicoli per migliorare la sicurezza e il flusso del traffico.
- BMW: offre un sistema di infotainment chiamato iDrive che include funzionalità di connettività come Apple CarPlay e Android Auto, oltre a servizi di connettività come aggiornamenti sul traffico in tempo reale e informazioni sui parcheggi.
- Toyota: ha sviluppato il proprio sistema di telematica chiamato Toyota Entune, che offre funzionalità di connettività come navigazione, chiamate in vivavoce e streaming audio.
- Volvo: il sistema di connected car si chiama Sensus Connect. È progettato per offrire un’esperienza di guida connessa, sicura e semplificata.
- Ecco alcune delle caratteristiche principali di Sensus Connect:
- Connettività cloud: sfrutta il cloud per offrire servizi come navigazione basata su internet, informazioni sul traffico in tempo reale e ricerca di punti di interesse.
- Infotainment avanzato: include un touchscreen intuitivo, radio digitale, connettività Bluetooth e integrazione con smartphone tramite Apple CarPlay e Android Auto (su modelli recenti, grazie alla partnership con Google).
- Servizi online: accesso a una varietà di servizi online, come la possibilità di trovare e pagare il parcheggio direttamente dall’auto (Park & Pay), pre-climatizzare l’auto da remoto tramite l’app Volvo Cars e ricevere aggiornamenti software over-the-air.
- Sicurezza connessa: alcuni modelli Volvo possono condividere informazioni in tempo reale su pericoli stradali come manto stradale sdrucciolevole, aumentando la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
- Sensus Connect è disponibile sulla maggior parte dei modelli Volvo recenti. Le funzionalità specifiche possono variare a seconda del modello e dell’anno di produzione.
Oltre a queste case automobilistiche, molte altre stanno investendo nello sviluppo di tecnologie per le connected car. La concorrenza è forte e le innovazioni si susseguono a ritmo incalzante.
Nonostante le sfide, le opportunità offerte dalle connected car sono enormi. Le case automobilistiche che saranno in grado di superare queste sfide saranno ben posizionate per il successo nel futuro della mobilità.
Connected car: gestione di emergenze e incidenti
Da marzo 2018, all’interno dell’Unione Europea, tutte le nuove auto devono obbligatoriamente montare un sistema di sicurezza denominato eCall che comunica alle forze di polizia tramite il 112 se la vettura è rimasta coinvolta in un incidente.
Il sistema eCall utilizzando il GPS, comunica i propri dati di telemetria e la posizione, in modo da allertare i soccorsi fornendo direttamente i dati indispensabili per l’intervento.
La Commissione Europea sta lavorando su una versione di nuova generazione del sistema eCall, che dovrebbe includere nuove funzionalità, come:
- Rilevamento di incidenti motociclistici: il sistema sarà in grado di rilevare gli incidenti motociclistici e inviare automaticamente una chiamata di emergenza.
- Interazione con i sistemi di assistenza alla guida: il sistema eCall potrà interagire con i sistemi di assistenza alla guida ADAS per ottenere informazioni sull’incidente e fornire ai soccorritori dati ancora più precisi.
- Connessione alla rete 5G: il sistema eCall utilizzerà la rete 5G per trasmettere dati in modo più rapido e affidabile.
L’introduzione dell’eCall di nuova generazione dovrebbe avvenire nei prossimi anni.
Le sfide che dovranno affrontare le connected car
Le auto connesse presentano anche alcune sfide, tra cui:
- Sicurezza informatica: le auto connesse sono vulnerabili agli attacchi informatici, che potrebbero compromettere la sicurezza dei passeggeri e dei dati.
- Privacy: la raccolta e la condivisione di dati da parte delle auto connesse sollevano preoccupazioni sulla privacy degli utenti sebbene esista una normativa europea che li tutela.
- Costi: la tecnologia per le auto connesse può essere costosa, il che potrebbe renderla inaccessibile ad alcuni acquirenti.
Nonostante le sfide, le auto connesse sono considerate il futuro della mobilità. Offrono una serie di potenziali benefici che potrebbero migliorare la sicurezza, la fluidità del traffico e il comfort di guida.
Quali vantaggi per i passeggeri
Le auto connesse, oltre a offrire opzioni di sicurezza e di controllo remoto, possono anche condividere il proprio accesso Internet creando un hotspot Wi-Fi ad hoc, così da consentire ai passeggeri di utilizzare la rete dell’auto per navigare, guardare contenuti di intrattenimento in streaming, lavorare e studiare.
Il mercato auto connessa in Italia
Secondo i dati dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano pubblicato nel maggio 2023, nel 2022 il mercato delle soluzioni per l’auto connessa in Italia valeva 1,4 miliardi di euro (+10% rispetto agli 1,28 del 2021 e +8% sugli 1,18 del 2020).
A fine 2022 nel nostro paese si contavano 19,7 milioni di auto connesse, un’auto su due del parco circolante (50%), 1 ogni 3 abitanti.
Auto connessa e auto del futuro con la connessione 5G
Grazie alla rete 5G, infatti, l’obiettivo per il futuro è quello di far comunicare costantemente l’auto con l’ambiente circostante (ad esempio con le altre auto, con la segnaletica stradale connessa e anche con la stessa strada): secondo i primi test, in questo modo sarà possibile ridurre del 68% gli incidenti stradali.
Nelle auto a guida autonoma, poi, la connettività sarà ancora più importante: questi veicoli utilizzeranno le informazioni di telecamere, laser e radar per creare una mappa digitale 3D dei loro dintorni, comunicheranno con i veicoli che le circondano per ottenere maggiori informazioni sul loro comportamento (e prevedere e anticipare i loro movimenti).
Auto connessa: i test in Italia
Il test di auto connessa e 5G a Torino
La “5G Automotive Association”, che riunisce aziende del settore automobilistico, tecnologico e delle telecomunicazioni, ha organizzato a Torino un evento per scoprire le possibilità offerte dalle nuove tecnologie attraverso dimostrazioni dal vivo. Ecco come è andata e il video esclusivo del test
Il test di auto connessa e smart road sull’A4
Sono stati svolti nel 2021 i primi test relativi a un’auto connessa in autostrada smart road: una vettura ha percorso il tratto autostradale Arluno-Rho della A4 in entrambe le direzioni di marcia. Obiettivo: verificare gli attuali livelli di connessione fra l’autovettura (provvista di dispositivo Car-to-X) e l’ambiente esterno.
Articolo aggiornato il 19 giugno 2023