CONNECTED CAR

BMW, arrivano gli optional in abbonamento da pagare solo quando si usano

BMW metterà a disposizione optional di assistenza al guidatore e di comfort in cambio di un abbonamento mensile, da pagare on demand attraverso il ConnectedDrive Store. Un modo per monetizzare auto già vendute. Ma davvero conviene al cliente?

Pubblicato il 09 Lug 2020

BMW optional in abbonamento

Un abbonamento per pagare gli optional dell’auto che si desiderano solo nel periodo in cui si usano. È la nuova proposta di BMW che, nell’ambito del suo programma ConnectedDrive Store, vuole dare ai propri clienti la possibilità di accedere a specifiche caratteristiche hardware e software attraverso un abbonamento.

L’azienda automotive metterà a disposizione una selezione di features di assistenza al guidatore e di comfort in cambio di una commissione mensile ricorrente. Tutte le caratteristiche che la casa automobilistica vuole monetizzare sarebbero già integrate nell’auto al momento dell’acquisto, e si pagherebbero attraverso il ConnectedDrive Store dell’azienda. Così BMW continua a spingere sull’auto connessa.

Optional in abbonamento: pro e contro

L’idea alla base è quella di dare ai clienti flessibilità finanziaria: ad esempio, un utente a cui interessano i sedili riscaldati potrebbe pagare questa caratteristica solo durante i mesi freddi dell’anno. Allo stesso modo, se in seguito vende l’auto a un terzo, questi può personalizzare l’auto per includere solo le cose che vuole, eliminando il superfluo. Dall’altro lato, questo modello permette a BMW di continuare a monetizzare auto già entrate nel mercato dell’usato, cosa che oggi non riesce a fare.

L’opzione ha aspetti positivi e altri meno: a molti potrebbe non piacere dover pagare un abbonamento supplementare per utilizzare gli optional di un’auto (non economica) già comprata. L’installazione degli optional al momento dell’acquisto potrebbe essere più economica, ma è probabile che a lungo andare l’opzione abbonamento finisca per venire a costare molto più che non comprare gli stessi optional una tantum, come vuole il metodo tradizionale.

La soluzione può risultare maggiormente interessante a chi decide di noleggiare l’auto e può in questo modo scegliere esattamente cosa pagare e cosa no, anziché trovarsi un mezzo carico di optional non richiesti.

Pare, in ogni caso, che non tutti i servizi accessori acquistabili a parte saranno su abbonamento, alcuni potranno essere comprati in forma definitiva come già avviene oggi.

Già in passato BMW aveva provato a percorrere la strada abbonamento con AppleCar Play. La soluzione era stata poi abbandonata a causa di numerose proteste da parte dei clienti e il servizio era rimasto gratuito. Ci sarà da vedere come questo nuovo tentativo sarà accolto dal pubblico.

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Maura Valentini
Maura Valentini

Laureata in lingue orientali, sono un'amante di Giappone e innovazione. Parte del gruppo Digital360 dal 2020, scrivo per le testate EconomyUp, InsuranceUp e Proptech360.

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