Il settore finanziario è solo il punto di partenza della rivoluzione messa in atto dalla blockchain. Quando abbiamo iniziato a parlare della catena dei blocchi, pensavamo che il settore di riferimento in cui sarebbe intervenuta questa tecnologia sarebbe stato quello delle banche. In realtà la disruption apportata dalla blockchain riguarda molti settori industriali, dalla sanità al retail, dall’istruzione alla sicurezza informatica, fino all’automotive. Anche il mondo dell’auto, infatti, sta già risentendo dei cambiamenti apportati dalla blockchain. Non a caso molti player del settore si stanno muovendo in questa direzione. Tra questi c’è Bosch, gigante tedesco dell’ingegneria, che – come riporta Blockchain4innovation – sta sviluppando soluzione interessanti per l’auto del futuro basate proprio sulla catena dei blocchi.
L’auto che dialoga con le stazioni di rifornimento
Bosch lavora con il fornitore austriaco di energia EnBW su un prototipo che utilizza la tecnologia blockchain per migliorare il processo di ricarica delle auto elettriche. Come riporta una nota della azienda pubblicata sul sito, l’idea è quella di semplificare e adattare l’intero processo alle esigenze dei clienti in modo che possano selezionare, prenotare e pagare i servizi di rifornimento come preferiscono. Per esempio, l’operatore potrebbe combinare il software sviluppato da Bosch per le automobili con la gestione di una stazione di ricarica smart e offrire ai clienti modelli di prezzo trasparenti, con opzioni variabili in tempo reale a seconda della disponibilità di stazioni di ricarica ed energia pulita proveniente da fonti rinnovabili. L’intera transazione, dalla prenotazione al pagamento, è un’operazione completamente automatizzata sulla blockchain. Questo servizio può tener conto anche di altre preferenze del cliente e venire incontro alle diverse esigenze di ciascuno. Per esempio – si specifica nella nota dell’azienda – un cliente con bambini piccoli che ha voglia di prendere un caffè potrebbe scegliere una stazione di ricarica che abbia nelle vicinanze un’area giochi e dei bar. Le prove iniziali di questo sistema sono già in corso.
L’auto che paga il parcheggio da sola
Bosch e Siemens stanno sviluppando un sistema smart di gestione del parcheggio basato su blockchain. In futuro il DLT (Distributed Ledger Technology: si tratta – come riferito da Blockchain4Innovation – di un insieme di sistemi caratterizzati dal fatto di fare riferimento a un registro distribuito, governato in modo da consentire l’accesso e la possibilità di effettuare modifiche da parte di più nodi di una rete) renderà l’operazione di parcheggiare molto più semplice. Le auto comunicheranno direttamente con le strutture di parcheggio nelle vicinanze e selezionando le modalità migliori. Non appena l’auto arriva all’ingresso del garage prescelto, si identifica alla barriera di ingresso, la quale si solleva senza che il guidatore debba prelevare il biglietto dal distributore automatico. L’automobilista potrà anche lasciare il garage senza alcun intervento da parte sua, perché il veicolo avrà già comunicato con la barriera d’uscita e pagato la tariffa con una transazione virtuale. Non sarà più necessario avere le monete a portata di mano o preoccuparsi di perdere il biglietto del parcheggio. Le due aziende hanno installato un prototipo nel campus di ricerca di Bosch a Renningen e nel campus di Siemens a Monaco.
Vendita, noleggio di auto e blockchain
Un altro ramo dell’automotive destinato a cambiare con la blockchain è quello della vendita e del noleggio di auto. Chi ha avuto di sperimentare uno di questi due processi, sa che non si tratta di procedure immediate. Solitamente tutto il processo di acquisto (e di noleggio) di un’automobile è frammentato. L’utilizzo della blockchain potrebbe ottimizzare tutti gli step e condurre a un modello simile a quello che stanno progettando Visa e DocuSign. Secondo quanto riporta un report di CBInsights in cui vengono analizzati tutte le industry destinate a cambiare con la blockchain, il progetto denominato “click, sign and drive” permetterebbe all’automobilista di prendere possesso dell’auto attraverso poche procedure, e con la possibilità di stipulare una polizza assicurativa direttamente all’interno del veicolo. Tutte queste operazioni saranno ovviamente effettuate su protocolli blockchain.
Mobilità condivisa e blockchain
Anche in questo settore la blockchain potrebbe portare novità significative. Grazie a questa tecnologia infatti gli autisti potrebbero creare un marketplace più orientato a creare valore per il cliente. La startup Arcade City, ad esempio, sta operando in maniera simile alle tradizionali piattaforme di ride-sharing, consentendo però agli autisti di stabilire le proprie tariffe attraverso una piattaforma interamente basata sulla blockchain.