La tendenza tutta italiana che ci porta spesso a sottovalutare i nostri meriti, per quanto riguarda l’innovatività delle imprese, questa volta potrà essere messa da parte. Perché per quanto riguarda l’essere all’avanguardia nel settore automotive e assicurativo, l’Italia potrebbe non essere seconda a nessuno. A sostenerlo è Marco Marinucci, CEO di Mind the Bridge, l’organizzazione a supporto delle società innovative fondata dallo stesso Marinucci e da Alberto Onetti.
«Contrariamente a quanto siamo abituati a leggere, l’Italia proprio nel settore Automotive e Insuretch si mostra 5-6 anni in avanti rispetto agli altri paesi, con circa 7 milioni di connected car su cui sono installate le black box, l’Italia è all’avanguardia nei nuovi business model per le assicurazioni grazie all’analisi dei comportamenti degli utenti monitorati dai sistemi telemetrici».
Mind the Bridge, che ha una sede anche nella capitale della Silicon Valley San Francisco, ha realizzato la prima edizione del Global Matching Program di Mind the Bridge dedicato ai mercati Automotive e delle Assicurazioni, che ha ospitato 25 startup e 23 grandi aziende provenienti sia dalla Silicon Valley che da altri mercati internazionali, programma culminato con l’evento “Demo Day” che comprende una presentazione delle aziende e incontri di matching 1:1 altamente selezionati tra aziende e startup.
Tra le grandi aziende internazionali coinvolte troviamo AAA, AIG, Aviva, Axa, AXA strategic Ventures, Bosch, Bosch-RBVC, BMW iVentures, BNP Paribas, Enel, Groupama, Hyundai, Hella, Munich Re Group, Munich Re Group-HSB Ventures, NXP, Group Renault, SAIC Motor, SAP, State Farm, Unipol, Wells Fargo. Tra le startup presentate, anche società italiane.
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