Quanti click servono per configurare un’auto online? E per acquistarla?
Il digitale è ormai un elemento sempre più pervasivo nelle nostre vite, anche nell’auto, sempre più tecnologica e piena di opzioni di personalizzazione.
Tesla, pioniera di questo nuovo trend, rilascia update che vanno da bug fix alla possibilità di attivare il riscaldamento per sedili posteriori a quelle vetture che ancora non avevano la feature al momento della consegna. A Volkswagen queste novità non sono passate inosservate, tanto che nel 2019 Herbert Diess, Chairman of the Board of Management del gruppo, ha scritto “the car will become the most complex internet device we have known so far, the car will become a software product”, aggiungendo che bisognerà diventare una software-driven car company.
Ma ad oggi, nel 2021, le case automobilistiche stanno puntando abbastanza alla User Experience e stanno creando software customer-oriented? Lo ha verificato una ricerca di AppQuality, leader nel crowdtesting in Italia.
Come è nata l’indagine: Tesla acquistabile in due minuti online
L’idea dell’indagine è nata da un tweet di Elon Musk del 6 giugno 2020. Il founder di Tesla vantava fosse possibile acquistare una delle sue automobili online in due minuti. La conferma è arrivata qualche mese dopo con un video di TeslaDaily in cui hanno mostrato un ordine inviato in 54 secondi.
AppQuality, che ha già realizzato diverse indagini sul numero di click necessari, per esempio, ad eseguire online operazioni di banking, di shopping, o il preventivo di un’assicurazione auto, ha colto la palla al balzo, e subito avviato un’indagine per capire quanti click servano per configurare, e comprare, un’auto online.
Quanti click servono per configurare un’auto online?
I configuratori d’auto non prevedono tutti le stesse possibilità di scelta così come non tutti gli utenti vogliono lo stesso numero di personalizzazioni. Per questa ricerca è stata quindi presa in considerazione la media di click necessari per ciascun marchio, suddivisi tra brand luxury e non.
I risultati sono stati calcolati sulla base dei cluster, ovvero i gruppi di configurazioni disponibili (il colore, ad esempio).
Non tutte la case automobilistiche offrono la stessa quantità di personalizzazioni, ma si va, in media, da un minimo di 5 cluster a un massimo di 9.
Non stupisce che maggior numero di personalizzazioni disponibili portino a un maggior numero di click durante il processo di configurazione. Questo è vero sia nel caso delle case automobilistiche di lusso che in quello delle più
accessibili. Altra somiglianza che vediamo tra lusso e non lusso è la media totale dei click: 20 per il primo, 22 per il secondo.
Ma per quanto riguarda l’acquisto?
Quanti click servono per acquistare un’auto online?
Purtroppo, una volta configurata l’auto, non sempre è possibile ordinarla comodamente dal divano.
Delle 10 case automobilistiche che abbiamo analizzato, solo una prevede la possibilità di procedere con l’acquisto online. Altre due hanno scelto una via di mezzo, ovvero permettono di iniziare il processo di acquisto sul sito web del configuratore per poi dover concludere l’acquisto con un rivenditore autorizzato. Tutte le altre, invece, non permettono l’acquisto.
Comprare un’auto online, le conclusioni
Quali sono quindi le conclusioni?
A differenze delle precedenti clickchallenge, la chiave per leggere questa indagine è la parola “personalizzazione”. E’ il numero di personalizzazioni possibili ad aver influenzato in gran parte il totale dei click per ogni casa automobilistica e ad aver creato un minimo divario tra lusso e non.
Certo, il click non è un indicatore esaustivo di qualità della UX, ma è un indicatore di velocità e facilità del processo (di acquisto nel caso degli eCommerce, di personalizzazione nel caso del configuratore).
Senz’altro, il fatto che su 10 case automobilistiche soltanto una permetta l’acquisto online mostra un ampio margine di miglioramento per la trasformazione digitale del settore.