Una società di energie rinnovabili italiana ispirata a una storia di successo in Danimarca: parliamo di Samsø, Energy Service Company (ESCo) fondata nel 2014 da due imprenditori italiani appassionati di efficienza energetica e mobilità elettrica. Samsø è infatti il nome di un’isola danese dello Jutland centrale, dove nel 1998 il governo locale si pose la sfida di soddisfare l’intero fabbisogno energetico del territorio attraverso l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’isola di Samsø ha raggiunto il suo obiettivo e oggi rappresenta un esempio nel campo della sostenibilità.
Con questo spirito, oggi Samsø opera nel campo dell’energia nei settori industria, pubblica amministrazione, residenziale, comunità energetiche, e mobilità elettrica: anche grazie a un cospicuo finanziamento dal Programma Horizon Europe, sta realizzando progetti innovativi per le stazioni di ricarica per le auto elettriche.
Samsø, la startup per l’efficienza energetica
Samsø è stata fondata nel 2014 da Igor Bovo e Gianpiero Cascone, due imprenditori italiani già attivi nel settore dell’efficienza energetica e della mobilità elettrica. La sua crescita è stata favorita anche dall’ingresso nella compagine societaria di Melpart, società holding di partecipazioni di Stefano Meloni, che nel 2016 è diventata azionista di maggioranza.
Nell’ottobre 2022, Samsø SpA è stata acquisita da Asterion Industrial Partners – gruppo spagnolo indipendente di private equity che investe nelle infrastrutture europee, fondato dall’ex numero uno di Endesa Europa, Jesu’s Olmos – attraverso la piattaforma Energy Transition Solutions del suo Fondo II. Bovo e Cascone, che hanno reinvestito nell’azienda attraverso le loro società Tobago e PVR, hanno mantenuto la carica di amministratori delegati mentre la Melpart di Stefano Meloni ha ceduto le sue quote ed è uscita dalla società.
Con sede a Milano e uffici a Padova e Salerno, Samsø è attiva nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti di efficienza energetica finalizzati alla riduzione dei consumi energetici su tutto il territorio nazionale, dove opera con un team di circa 70 persone. Samsø ha realizzato impianti di efficienza energetica per 450 clienti nel mondo industriale e della pubblica amministrazione e ha sviluppato progetti per oltre 80 MWp di energia.
Gli ultimi risultati finanziari di Samsø reperibili in rete risalgono al 2021: ricavi per 18,9 milioni di euro (18,1 solo Samsø SpA) e un ebitda rettificato di 4,1 milioni (2,4 solo Samsø SpA). Con l’acquisizione da parte di Asterion le prospettive di crescita dell’azienda sono aumentate: il fondo ha messo a disposizione qualche decina di milioni di euro da investire in due anni. Asterion sostiene Samsø nell’ulteriore sviluppo della sua attività ESCo e nell’ampliamento della gamma di prodotti: dai tetti fotovoltaici alla ricarica dei veicoli elettrici, consentendole di realizzare una piattaforma integrata di transizione energetica.
Come Samsø ha ottenuto mezzo milione di finaziamenti dal Programma Horizon Europe
Samsø ha aderito al Programma quadro settennale Horizon Europe (2021-2017), insieme alla cinese Nio, la startup di ricarica elettrica on demand Reefilla e all’Università Federico II di Napoli.
Nell’ambito del Programma europeo, in particolare, Samsø è impegnata nel progetto i-Stentore. Si tratta di un progetto triennale da oltre 8 milioni di euro di investimenti (per la parte italiana), avviato a gennaio 2023, per esplorare l’applicazione dell’accumulo di energia ibrida stazionaria e migliorare le prestazioni di ricarica ultraveloce dei veicoli elettrici, riducendo l’impatto sulla rete elettrica.
“Siamo certi che solo i progetti innovativi potranno aiutare il mercato automobilistico e sviluppare il futuro delle auto elettriche”, ha dichiarato Gianpiero Cascone, founder e Ceo di Samsø. “Il nostro obiettivo è quello di raggiungere un consumo energetico pari a zero, generando energia attraverso impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo innovativi e future comunità di energia rinnovabile”.
Samsø si è aggiudicata finanziamenti per circa mezzo milione di euro (494.904,13 euro per l’esattezza), la quota più elevata di fondi europei destinati all’Italia.
Il progetto i-Stentore, pensiline fotovoltaiche e stazioni di ricarica in Campania
i-Stentore, progetto europeo per lo sviluppo e la ricerca transnazionale di sistemi innovativi di stoccaggio di energia, prevede una dotazione finanziaria complessiva di 15,1 miliardi di euro, distribuiti tra sei paesi (Italia, Slovenia, Grecia, Spagna, Portogallo e Lussemburgo) e una trentina di poli universitari di ricerca e realtà imprenditoriali del settore, tra cui Samsø S.p.A.
Il progetto i-Stentore (innovative Energy Storage TEchnologies TOwards increased Renewables integration and Efficient Operation) per l’Italia riguarda i comuni di Capaccio Paestum e Nocera Inferiore, entrambi in provincia di Salerno. A partire dalla prossima estate, i turisti potranno noleggiare e ricaricare 20 auto elettriche (500e Cabrio) per raggiungere in modo ecosostenibile la costiera Amalfitana, la Penisola Sorrentina, l’area vesuviana e il Cilento. I lavori prevedono la realizzazione e l’installazione di due pensiline fotovoltaiche e dieci stazioni con doppia presa di ricarica. Le auto a noleggio si potranno prenotare grazie a un’apposita app, che consentirà di farne uso in completa autonomia, potendo programmare la sosta per la ricarica lungo il tragitto.
“i-Stentore costituisce un’importante opportunità di lancio per i settori della mobilità green e del turismo sostenibile e una preziosa occasione di dialogo tra mondo accademico ed imprenditoriale, oltre che un grande traguardo per Samsø”, spiega Cascone. “Questo ambizioso progetto punta a incentivare la progettazione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia che vadano verso una sempre maggiore integrazione di diversi sistemi di accumulo con fonti rinnovabili, in modo tale da favorirne l’interoperatività e l’ottimizzazione operativa”, prosegue Cascone.
Le stazioni di ricarica basate su tecnologie di accumulo ibride
Samsø avrà un ruolo primario nella realizzazione dell’innovativa stazione di ricarica per i veicoli elettrici basata su tecnologie di accumulo ibride che sfruttano super-condensatori e batterie al litio per alimentare stazioni di ricarica Quick, UltraFast e V2G per l’integrazione della fonte fotovoltaica, in grado di assicurare il miglior rendimento in termini di risparmio, potenza e prestazioni.
“Gli innovativi sistemi di storage prevedono anche batterie portatili per ovviare all’‘ansia da autonomia’ e consentono al mezzo di diventare prosumer, cioè consumatore e produttore di energia allo stesso tempo, con il vantaggio di rendere l’infrastruttura più resiliente e di ricevere un benefit economico per l’energia scambiata”, aggiunge Cascone.
kWnGØ: la stazione di ricarica ultrafast alimentata a energia solare
Pronunciarne il nome non è facile, ma la stazione kWnGØ di Samsø è in grado di fornire alimentazione sia a corrente continua che alternata e può caricare contemporaneamente due veicoli di medie dimensioni o, ancora, un solo veicolo a elevata capacità. Si tratta di una stazione di ricarica ultrafast per auto elettriche, alimentata a energia solare. kWngo risponde alla “modalità 4” della ricarica di veicoli elettrici e rispetta lo standard CEI EN 61851-1: 2019-09. Ciò, nei fatti, si traduce in tempi di ricarica di soli 10/15 minuti per auto elettriche di medie dimensioni.
Anche in questo caso, come per il progetto i-Stentore, Samsø si è fatta affiancare dal Centro Interuniversitario CRIAT dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Un sistema che vuole rivoluzionare la mobilità elettrica, ricaricando le vetture con energia generata completamente da fonti rinnovabili.