AUTO ELETTRICA

Mobilità elettrica, Enel assieme a Federdistribuzione per ricaricare l’auto mentre si fa la spesa

Grazie all’accordo con Federdistribuzione, Enel installerà nuove postazioni di ricarica contando sulla rete di 15.600 punti vendita dell’associazione, con un potenziale di oltre 500mila posteggi disponibili. Una mossa per favorire la diffusione della mobilità elettrica

Pubblicato il 28 Gen 2022

Una postazione di ricarica per l'auto elettrica di Enel

Fare il “pieno” all’auto elettrica mentre si fa la spesa: è la proposta di Enel, che ha siglato un protocollo d’intesa con Federdistribuzione – l’associazione che riunisce e rappresenta le aziende della Distribuzione Moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali – per favorire la diffusione della mobilità elettrica installando punti di ricarica in corrispondenza delle aziende aderenti all’associazione.

Cosa significa in termini di numeri? Con la sua rete di 15.600 punti vendita e parcheggi auto che spaziano da diverse centinaia fino ad arrivare a 3mila posti per le strutture di grandi dimensioni, le aziende associate a Federdistribuzione possono contare su un potenziale di oltre 500mila posteggi disponibili.

La scarsità delle colonnine di ricarica è oggi uno dei maggiori ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica, in Italia quanto in Europa. Secondo le proiezioni di EFAO Acea Pocket Guide 2020-2021, entro il 2025 circoleranno in Europa 12,5 milioni di veicoli elettrici, il che richiederebbe 3 milioni di punti di ricarica pubblici. Oggi sono appena 200mila sugli 800mila necessari in tutta Europa, e anche l’Italia arranca. Sulla carta, c’è in media una colonnina per la ricarica ogni 20 chilometri, ma la disomogeneità della distribuzione rende la realtà più complicata.

Colonnine elettriche: costi e mappa stazioni di ricarica auto

Se da una parte la spinosa questione ricarica sta spingendo modelli di interoperabilità tra diversi provider – come nel caso di Tesla – e soluzioni alternative, come la ricarica “a domicilio” della startup Reefilla, la mancanza di infrastrutture sufficienti resta un grosso ostacolo alla crescita della mobilità elettrica. Quella di Enel è quindi senz’altro una mossa gradita ai possessori di veicoli elettrici muniti di tessere compatibili.

Secondo le dichiarazioni, le nuove stazioni di ricarica offriranno diverse potenze per “soddisfare le esigenze di ciascun cliente”.

“Attraverso l’accordo con Federdistribuzione puntiamo ad ampliare ulteriormente nei prossimi anni la nostra rete che conta più di 14mila punti di ricarica su tutto il territorio nazionale” afferma Federico Caleno, Responsabile Mobilità Elettrica per l’Italia di Enel. “Si tratta di una partnership strategica che permetterà alle persone di sfruttare al massimo i benefici della mobilità elettrica ad esempio ricaricando il veicolo nei parcheggi di tutte le attività che fanno parte della rete di Federdistribuzione diffusi su tutto il territorio”.

“Pensiamo che la mobilità sostenibile sarà davvero una realtà quando entrerà nella quotidianità delle persone” afferma Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione, “60 milioni di clienti, nonché cittadini, che entrano ogni settimana nei nostri punti vendita potranno contare sempre più nella disponibilità di punti di ricarica, fondamentali per contribuire a questa grande transizione verso i veicoli elettrici. Grazie alla tecnologia di Enel e alla nostra rete di negozi, possiamo puntare alla creazione di una vera e propria dorsale di stazioni di ricarica lungo tutta la Penisola. Questo accordo risponde, inoltre, a una precisa esigenza di impegno condiviso nella transizione energetica, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: occorre dare forma concreta a progetti secondo le direttrici tracciate dal piano, che ha bisogno di diventare realtà”.

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