Dopo gli ottimi risultati conseguiti nel 2017, Bosch punta a crescere ancora nel 2018, puntando soprattutto su elettromobilità e guida autonoma. Tanto che il CEO del gruppo tedesco, Volkmar Denner, ha citato quali priorità dell’azienda aspetti quali il miglioramento della qualità di vita, il contributo alla protezione ambientale e la riduzione dell’impatto sul clima: “Il nostro motto ‘Tecnologia per la vita’ – ha spiegato – ci spinge a sviluppare le migliori tecnologie possibili per la protezione dell’ambiente. Desideriamo promuovere la mobilità delle persone e, al tempo stesso, migliorare la qualità dell’aria“.
In campo di mobilità elettrica l’azienda si è già aggiudicata nel 2017 20 contratti per la produzione di sistemi di propulsione elettrica, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. E prevedendo che il mercato di massa dei veicoli elettrici si affermerà rapidamente a partire dal 2020, Bosch ha avviato una collaborazione con la startup USA Nikola Motor Company e con la cinese Weichai Power, principale produttore mondiale di motori per veicoli commerciali. Bosch, sottolinea poi una nota del gruppo di Stoccarda, “vede anche un futuro promettente nei servizi basati sul Web, per esempio system!e, recentemente lanciato sul mercato, il cui obiettivo è rendere più pratica la guida di veicoli a propulsione elettrica”.
L’azienda sta investendo molto anche sulla guida autonoma, settore in cui prevede, già dal 2019, di raggiungere un fatturato di due miliardi di euro con la vendita di sistemi di assistenza alla guida. Secondo le stime di Bosch, infatti, le sole vendite di sensori radar e video aumenteranno del 40%. Il gruppo tedesco è poi entrato nel business della sharing mobility, settore per il quale prevede una crescita importante, attraverso l’acquisizione della startup statunitense Splitting Fares, inserita poi nella nuova divisione Connected Mobility Solutions assieme ad altri 20 fornitori di servizi mobili, e COUP, servizio spagnolo di e-scooter sharing.