La super auto elettrica sarà una Ferrari. Questo è almeno quanto ha dichiarato al Salone dell’auto di Detroit il presidente e amministratore delegato della casa di Maranello, Sergio Marchionne. “Se qualcuno fa la supercar elettrica, la fa Ferrari. Saremo i primi a realizzarla: direi che è un atto dovuto. E non importa se poi la vendiamo o meno”. Il manager italo canadese, CEO di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), non è però sceso in dettagli. “La faremo perché la dobbiamo fare”, si è limitato a dire. Un cambio totale di prospettiva rispetto a ottobre 2017, quando Marchionne aveva definito l’auto elettrica addirittura “una minaccia all’esistenza del pianeta”. Il 15 gennaio 2018 la retromarcia in questa intervista a Bloomberg: “Entro il 2025 la metà delle auto prodotte al mondo sarà elettrificata e i veicoli a gas e a benzina cederanno il passo a quelli ibridi ed elettrici. I produttori di auto hanno meno di un decennio per reinventarsi o rischiano di essere travolti dal cambiamento nel modo di alimentare, guidare e acquistare i veicoli”. L’affondo definitivo è arrivato ieri 16 gennaio: la supercar elettrica porterà il brand Ferrari.
Ma come è arrivato a queste conclusioni l’amministratore delegato della Fca? In realtà da tempo Marchionne è alla ricerca di strade innovative per rendere più competitiva la casa automobilistica.
A maggio 2015 si era detto disponibile a partnership con Apple o Google ed era stato avvistato in Silicon Valley, forse proprio per discutere di questa possibilità con i big del luogo.
Sulla strada delle partnership con altre aziende, Sergio Marchionne ha stretto un’alleanza con Google, o meglio con la sua società Waymo incaricata di sviluppare la self driving car: la Google è infatti una Chrysler Pacifica.
VIDEO – Self driving car, come è nata e come si svilupperà nel 2018 (e oltre)
Fca si è inoltre alleata con Bmw, Intel e Mobileye per sviluppare una piattaforma tecnologica per la guida autonoma. Obiettivo: mettere su strada 40 veicoli autonomi sperimentali entro fine 2017.
Adesso lo sguardo del top manager si posa – qualcuno potrebbe dire finalmente – sull’auto elettrica, un mercato ancora acerbo, soprattutto in Italia, ma destinato a una rapida e forte crescita nei prossimi anni.
In questa intervista a EconomyUp Randy J. Miller, EY Global Leader Automotive & Trasportation spiega: “Aumenterà sempre più il ricorso a veicoli che utilizzano fonti di rifornimento alternative. Entro il 2030 il ricorso a queste fonti salirà al 35%, partendo dall’attuale 3,5%. Sono in ballo due piattaforme: veicoli elettrici e veicoli ibridi. Per incrementare il trend servono però migliori batterie di alimentazione, tecnologia, continui investimenti in infrastrutture e anche modelli di auto elettriche più accattivanti per il cliente. D’altra parte il mercato del diesel è in declino: si stima che scenderà al 4% entro il 2020-2025, partendo dal 30,5 % dove è ora. Non scomparirà, ma subirà una drastica riduzione. Il ricorso massivo all’elettricità per gli autoveicoli è qualcosa che accadrà sicuramente. Allo stesso tempo i governi devono sviluppare piani energetici coerenti con la questione ambientale”.
L’attenzione del grande pubblico nei confronti dell’auto elettrica è dunque destinata a crescere anno dopo anno e sorgono continue domande sull’utilizzo di questa tipologia di automobile: le modalità di ricarica, l’autonomia del veicolo, la durata della batteria.
Auto elettrica: che cos’è e come sceglierla, tempi e costi ricarica
Intanto Marchionne scende nell’arena dell’auto elettrica. Dovrà confrontarsi con diverse case automobilistiche che ci hanno pensato prima della Fca e con Tesla Motors, la creatura dell’eclettico imprenditore statunitense di origine sudafricana, Elon Musk, che sta scommettendo tutto sull’automobile elettrica. Vedremo se la Ferrari vincerà anche questa gara.