Apple acquista una startup per continuare a sviluppare sistemi di guida autonoma. In coerenza con la linea aziendale stabilita due anni fa – ovvero dedicarsi alla costruzione di sistemi per driverless car, ma non alla fabbricazione di un veicolo di questo tipo in proprio – il colosso digitale ha acquisito Drive.ai, una startup che appunto progetta sistemi per la guida autonoma dei veicoli, attualmente valutata intorno ai 200 milioni di dollari. La società, verso la quale avevano mostrato interesse varie altre aziende, ha terminato le attività un paio di settimane fa e decine di suoi ingegneri e dipendenti sono state assunti da Apple. Il costo dell’acquisizione non è stato rivelato, ma si suppone che sia inferiore ai 77 milioni di dollari che la startup aveva raccolto in venture capital. È stato riportato che Drive.ai era in difficoltà e alla ricerca di un acquirente già da diversi mesi.
Drive.ai si è contraddistinta nell’industria automobilistica autonoma perché si è concentrata sulla creazione di kit che trasformavano le auto normali in autonome.
Il primo gigante hi-tech a decidere di scommettere sulla self driving car è stato Google, inizialmente in autonomia e poi attraverso la controllata Waymo. Nella corsa all’auto a guida autonoma si sono lanciate anche aziende di trasporto privato nate dal digitale come Uber o Lyft, per non parlare di Tesla e ovviamente delle grandi case automobilistiche. Negli scorsi anni Apple sembrava propensa a un impegno più aggressivo e diretto nel settore, ma successivamente l’azienda ha rivisto i propri piani.
Apple e l’auto a guida autonoma: no alla fabbricazione, sì allo sviluppo di sistemi
Nel 2015 il Guardian aveva rivelato che Apple stava costruendo la sua iCar ed era addirittura già pronta a testare i primi prototipi in un luogo sicuro da individuare nell’area della Baia di San Francisco.
Uno dei suoi obiettivi era proprio sfidare Google, all’opera sulla Google Car, ma anche e soprattutto le tante case automobilistiche interessate al business. I dipendenti di Apple impegnati in questa attività avevano sperimentato una serie di nuove tecnologie, dal cruscotto in realtà aumentata a un sistema operativo battezzato “CarOs” che consente di sostituire il volante dell’auto con una sfera ruotante, in grado di offrire una capacità di movimento più ampia.
Tuttavia, all’epoca, i manager di Apple non riuscirono a trovare un accordo sulla strategia aziendale da perseguire. Il guru del design della società, Jony Ive, voleva puntare su un veicolo a guida totalmente autonoma come quello in costruzione da parte di Waymo, spinoff di Google.
D’altra parte il manager alla guida del progetto originale, Steve Zadesky, voleva che la Apple Car fosse semi-autonoma, come i veicoli di Tesla quando sono controllati dalla funzione “autopilota”. A metà 2017 il capo-progetto, Bob Mansfield, ha preferito virare verso la costruzione di sistemi per driverless car, anche se potranno essere installati in veicoli non fabbricati da Apple. A questo scopo l’azienda ha ottenuto un permesso per testare le auto innovative in California.
L’acquisizione della startup Drive.ai sembra confermare la strategia aziendale degli ultimi anni.