SICUREZZA & INNOVAZIONE

“Angolo cieco”, ecco come la tecnologia può ridurre gli incidenti

A Milano alcuni ciclisti hanno perso la vita in incidenti causati dalle manovre di mezzi pesanti. Ma c’è un dispositivo che rileva la loro presenza in quella zona dell’automezzo dove lo sguardo del conducente non può arrivare, il cosiddetto angolo cieco. Come funziona e le case automobilistiche che puntano sulla sicurezza

Pubblicato il 06 Set 2023

Angolo cieco, come la tecnologia riduce gli incidenti

Dall’inizio dell’anno, fino ai primi di settembre, nella sola città di Milano cinque ciclisti hanno perso la vita in incidenti causati dalle manovre di mezzi pesanti. Un triste elenco, che si spera di interrompere al più presto. Manca ormai poco, infatti, alla scadenza del 2 ottobre 2023, quando, nel capoluogo lombardo, tutti i veicoli con massa complessiva superiore a 12 tonnellate (omologati in categoria N3) e per trasporto di persone con più di otto posti e massa massima superiore a 5 tonnellate (M3), che circoleranno in area B dalle 7.30 alle 19.30 dei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dovranno obbligatoriamente avere il sensore di angolo cieco, oltre a riportare un apposito adesivo che segnali il pericolo di accostarsi al camion. Secondo le stime, almeno il 10% degli incidenti stradali avviene per colpa dell’angolo cieco dei mezzi pesanti, soprattutto nelle città.

In cosa consiste un sensore di angolo cieco e come le tecnologie, in generale, possono ridurre il verificarsi di questi incidenti?

Cos’è un angolo cieco 

È risaputo da tutti gli utenti della strada che i mezzi pesanti non riescono sempre a percepire pedoni e ciclisti (anche autovetture in certi casi) che transitano lateralmente al veicolo, a causa dei numerosi “punti ciechi” che si creano per via delle dimensioni del mezzo. Il conducente, infatti, si trova in una posizione molto elevata rispetto al piano stradale, per cui la linea degli occhi è situata a oltre 3 metri dal suolo e, sebbene ogni mezzo sia dotato di due o tre specchi retrovisori in cabina, questi non possono sostituirsi alla visione diretta. È sufficiente un piccolo errore nella regolazione per lasciare un grande angolo cieco (blind spot) nella visione del conducente. C’è da evidenziare, poi, che la fiancata destra può essere controllata solo attraverso l’uso di specchi retrovisori, mentre sul lato sinistro il guidatore riesce a vedere più agevolmente accostandosi al finestrino; è proprio il caso della svolta a destra quello più pericoloso per ciclisti e motociclisti, i quali sono a rischio di entrare più facilmente in un angolo cieco, ossia senza visibilità.

A Milano, lo stesso provvedimento che entrerà in vigore il 2 ottobre 2023 sarà esteso, dal 1° ottobre 2024, anche ai veicoli M2 (trasporto di persone con più di otto posti oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 tonnellate) e N2 (trasporto di merci con massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore a 12). Le deroghe (ad esempio per i conducenti che non hanno ancora installato il dispositivo ma lo hanno ordinato) varranno fino al 31 dicembre 2024.

Cosa ne pensa Assotir 

Le associazioni di settore hanno espresso pareri critici rispetto alla misura adottata dal Comune di Milano. Pietro Castelli, presidente di Assotir Lombardia, ha commentato: “Senza mettere in discussione l’obiettivo di una maggiore sicurezza sulle strade, ci auguriamo che i sensori per angolo cieco che il Comune di Milano intende far installare ai veicoli pesanti servano effettivamente e non si riducano a un pannicello caldo”. Secondo l’associazione degli autotrasportatori, “questa misura sembra servire principalmente a ottenere un consenso mediatico. I problemi correlati al traffico urbano (come sicurezza, inquinamento, congestione, soste) richiedono interventi di ben altro tipo. Non si può credere che per risolvere la questione basti installare sui mezzi pesanti i sensori di angolo cieco”.

Cos’è il sensore di angolo cieco 

Il sensore di angolo cieco è un dispositivo che rileva la presenza di pedoni o ciclisti nel cosiddetto angolo cieco, appunto, ovvero quella zona dell’automezzo dove lo sguardo del conducente non può arrivare, neanche con l’ausilio degli specchi retrovisori, ovvero davanti e lungo la fiancata, dove la visibilità sulla strada è più limitata.

A livello tecnico, il sensore si basa su una videocamera o un radar, che tiene sotto controllo ciò che il guidatore non riesce a visualizzare nell’area laterale immediatamente retrostante al proprio veicolo. Ossia, in quella zona dove, in molti casi, transitano o sostano ciclisti o motociclisti a bordo dei loro veicoli.

Attualmente il dispositivo di monitoraggio dell’angolo cieco viene venduto come optional dell’automezzo, insieme ad altri relativi alla sicurezza. Chi deve dotarsi del sensore dopo l’acquisto del veicolo può acquistarlo tramite le piattaforme di e-Commerce a prezzi che partono da circa 150 euro.

Un kit per il monitoraggio dell’angolo cieco munito di radar

In commercio sono disponibili anche specchi digitali, utili per sostituire i grandi bracci degli specchi laterali, o il sistema di visione totale dei quattro lati del veicolo, con una sola immagine ad alta definizione a “volo di uccello”. Disponibili anche sistemi di allarme per segnalare al conducente pericoli di collisione.

Come Volvo Trucks sta rivoluzionando la sicurezza stradale

Volvo Trucks ha presentato nel mese di maggio 2023 una nuova gamma di funzionalità di sicurezza per realizzare la visione “zero incidenti” della casa scandinava, con l’obiettivo di eliminare il maggior numero di incidenti che possono coinvolgere un veicolo Volvo.

Le nuove funzionalità sono state progettate per avvisare i conducenti dei pericoli e rilevare gli ostacoli negli angoli ciechi e sono specifiche per ambienti e situazioni diversi.

Anna Wrige Berling, Volvo Trucks
Anna Wrige Berling Product Safety Director, Volvo Trucks

“Stiamo introducendo ulteriori sistemi di sicurezza che possono potenziare le capacità del conducente, contribuendo a proteggere il conducente e le persone che viaggiano contemporaneamente sulla stessa strada. Utilizzando gli ultimi progressi tecnici, possiamo prevedere potenziali collisioni e aiutare a prevenirle”, afferma Anna Wrige Berling, Traffic & Product Safety Director di Volvo Trucks.

Le nuove funzionalità di sicurezza di Volvo Trucks

  • Assistenza anteriore a corto raggio

Contribuisce a ridurre le collisioni avvisando il conducente quando viene rilevato un pedone o un ciclista nell’area a rischio nella parte anteriore del veicolo.

  • Avviso apertura portiera

Questo sistema intelligente, presente su entrambi i lati del veicolo, contribuisce a evitare che le portiere aperte colpiscano altri utenti della strada a veicolo fermo, anche quando il motore è spento. Offre quindi una protezione aggiuntiva per ciclisti e pedoni su entrambi i lati del veicolo.

  • Assistenza contro collisioni laterali

Progettata per ridurre il rischio di collisioni quando il veicolo svolta o cambia corsia monitorando le aree ai lati del veicolo e avvertendo il conducente quando altri utenti della strada si trovano all’interno di tali aree. Previene anche gli incidenti di cambio corsia e supera i requisiti normativi di prossima introduzione (questa funzione è presente, come optional, anche sugli ultimi modelli di autovetture della casa scandinava, come il suv XC 60)

Oltre alle funzionalità rivolte ad eliminare il problema del cosiddetto angolo cieco, Volvo Trucks ha dotato i propri automezzi di ulteriori servizi di sicurezza: Auto Hold, che consente di mantenere stabile il veicolo finché non subentra l’azione dell’acceleratore, offrendo sicurezza e assistenza al conducente su salite e pendii e un sistema di monitoraggio della pressione pneumatici. Sono state inoltre aggiornate le funzioni di avviso di collisione frontale con frenata di emergenza (che si avvale della tecnologia di radar e telecamera più recente nella parte anteriore del veicolo); DAS (Driver Alert Support, Allerta conducente), che monitora e analizza i movimenti del veicolo all’interno della corsia allo scopo di rilevare gli stati di stanchezza e sonnolenza del conducente; assistenza intelligente alla velocità, che informa costantemente il conducente sui limiti di velocità rilevando i segnali stradali e visualizzando il limite di velocità sul display dello strumento; fari abbaglianti adattivi, che spegne automaticamente i segmenti LED dei fari anteriori quando altri veicoli sono in avvicinamento durante la guida notturna (grazie a un radar e una telecamera).

Volvo e l’investimento nella nella startup israeliana Spectralics

Dal 2021 Volvo Cars sta investendo nella startup israeliana di tecnologie ottiche e di imaging Spectralics attraverso il Volvo Cars Tech Fund, il fondo di investimento di venture capital della casa automobilistica scandinava.

Spectralis vanta un’esperienza acquisita nello sviluppo di tecnologie aerospaziali, crea innovative infrastrutture ottiche e di imaging che includono materiali, hardware e software e abilitano un’ampia gamma di funzionalità ottiche avanzate.

Una delle soluzioni di punta dell’azienda israeliana si chiama Multi Layer Thin Combiner (MLTC) ed è un nuovo tipo di “pellicola” ottica sottile applicabile a superfici trasparenti di tutte le forme e dimensioni. Integrata nel parabrezza o nei finestrini di un’auto, questa tecnologia potrebbe essere usata per sovrapporre immagini sul vetro. Se utilizzata su un parabrezza, la tecnologia potrebbe creare una sorta di ‘heads-up display’ ad ampio campo visivo, in grado di trasmettere un senso di distanza quando gli oggetti virtuali vengono sovrapposti all’ambiente reale, contribuendo così a ricreare una esperienza coinvolgente e sicura. Altre possibili applicazioni di questa tecnologia comprendono filtri avanzati per varie applicazioni, sensori di rilevamento nell’abitacolo, telecamere con visione frontale a prova di angolo cieco e proiezioni olografiche digitali.

Adas, il sistema già obbligatorio di serie

I sistemi Adas (Advanced Driver Assistance System) sono dispositivi elettronici che aiutano il conducente a guidare in modo più sicuro e confortevole, monitorando i dintorni del veicolo e intervenendo in caso di pericolo. Alcuni esempi di sistemi Adas sono il regolatore di velocità adattivo, il sistema di mantenimento della corsia, il sistema di frenata automatica di emergenza, il sistema di riconoscimento dei segnali stradali e, ovviamente, anche il sistema di rilevamento dell’angolo cieco. I sistemi Adas sono obbligatori per i veicoli di nuova omologazione dal 6 luglio 2022, mentre per i veicoli pesanti già in circolazione saranno obbligatori dal 2024.

La direttiva europea Vehicle General Safety Regulation 

La nuova direttiva europea Vehicle General Safety Regulation, approvata il 7 luglio 2022, dal 2024 imporrà ai mezzi di nuova omologazione la dotazione di sistemi di assistenza alla guida che “monitorino” gli angoli ciechi, riducendo così il rischio di investire ciclisti o pedoni nel corso della svolta. Tale obbligo verrà esteso, in seguito, a tutti i mezzi circolanti in Europa.

Secondo la Commissione europea, le nuove misure di sicurezza contribuiranno a proteggere meglio passeggeri, pedoni e ciclisti in tutta l’UE, salvando oltre 25mila vite ed evitando almeno 140mila lesioni gravi entro il 2038.

Le norme valgono già per i nuovi progetti di veicoli a partire dal luglio 2022 e saranno applicate a tutti i nuovi veicoli immatricolati a partire dal 7 luglio 2024. Alcune delle nuove misure saranno estese ad alcuni tipi di veicoli stradali entro il 2029.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La tecnologia ci aiuta ad aumentare il livello di sicurezza delle nostre automobili. Le nuove caratteristiche di sicurezza avanzate e obbligatorie contribuiranno ulteriormente a ridurre il numero di vittime”.

Le nuove misure che introducono caratteristiche di sicurezza per assistere il conducente includono:

Per tutti i veicoli stradali (automobili, furgoni, camion e autobus): assistenza intelligente alla velocità, rilevamento della retromarcia con telecamera o sensori, avviso di attenzione in caso di sonnolenza o distrazione del conducente, registratori di dati di eventi e segnale di arresto di emergenza;

Per auto e furgoni: funzionalità aggiuntive come sistemi di mantenimento della corsia e frenata automatica;

Per autobus e camion: tecnologie per riconoscere meglio eventuali punti ciechi, avvisi per prevenire collisioni con pedoni o ciclisti e sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Thierry Breton, Commissario responsabile per il Mercato interno, ha dichiarato: “L’assistenza alla velocità, il mantenimento della corsia e i sistemi di frenata automatizzati: i nostri veicoli sono sempre più automatizzati. Con la nuova legislazione sulla sicurezza dei veicoli in vigore da oggi, l’Europa si sta assicurando che questa tecnologia migliori la vita quotidiana dei nostri cittadini e che l’industria automobilistica disponga di un quadro prevedibile e sicuro per continuare a implementare soluzioni tecnologiche innovative e mantenere la sua competitività globale”.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020


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