Dopo la creazione di Developers Italia, community aperta agli sviluppatori che aspira ad ospitare i principali progetti tecnologici del Paese, il Team per la Trasformazione Digitale guidato da Diego Piacentini ha avviato anche una piattaforma a disposizione dei designer per rendere l’accesso digitale ai servizi pubblici sempre più a misura di cittadino. Il progetto, annunciato lo scorso 25 maggio a Forum PA proprio dall’ex Top Manager di Amazon, è andato online in occasione dei Digital Design Days (kermesse tenutasi lo scorso 1-3 giugno presso la Fabbrica del Vapore di Milano). Designers Italia, questo il suo nome della nuova community, si propone di valorizzare il ruolo del design digitale nel rapporto tra cittadini e PA, creando un “collante tra tecnologia e persone, zona di contatto tra bit e emozioni”, come cita il manifesto firmato da di Matteo De Santi e Lorenzo Fabbri.
La piattaforma chiama così a raccolta tutto il mondo del design, dentro e fuori la PA, con quattro obiettivi fondamentali:
- cercare di capire i cittadini nella complessità delle situazioni, dei bisogni e degli stati d’animo in cui vivono fruendo di servizi pubblici;
- includere il punto di vista delle persone nel processo di progettazione e nelle scelte tecnologiche legate alla digitalizzazione della PA;
- rendere le soluzioni tecnologiche in ambito pubblico più semplici, attraverso un processo di miglioramento continuo;
- aiutare le persone a capire i nuovi strumenti digitali e dare loro modo di familiarizzare con le opportunità offerte dalla trasformazione digitale della PA.
Per fare ciò, sarà necessario dar vita a una vera e propria community di chi si riconosce nei principi del design thinking, in grado di valorizzare le competenze, incoraggiare il networking, facilitare l’incontro tra domanda e offerta.
Per perseguire l’approccio lean all’ideazione e progettazione di nuove soluzioni, Designers Italia fornisce il cosiddetto UI kit della PA, una libreria che mette a disposizione dei designer i componenti di interfaccia necessari per realizzare prototipi e applicazioni destinate ai cittadini. Tutto il materiale pubblicato sarà open source, soggetto a modifiche e miglioramenti continui grazie al contributo della community (gestita dal Team per la Trasformazione Digitale, in collaborazione con AgID, e a una rete di collaboratori con diverse specializzazioni, ancora da selezionare).
All’interno della community sarà possibile condividere esperienze attraverso gli strumenti già a disposizione degli utenti, quali il classico forum con diversi thread di discussione e un blog che presenta casi di studio e tendenze nell’ambito del design. Non manca inoltre uno spazio di dialogo per i professionisti, che possono accedere a informazioni e strumenti operativi su come si organizza e su come si partecipa a una gara, o ad esempi di progetti che hanno adottato le linee guida di design, come SPID, PagoPA e i siti di alcune PA locali e centrali. Il prossimo passo è quello di lanciare progetti pilota, anche congiunti con Developers Italia, e in diversi ambiti, per poi avviare un processo che consenta di generalizzare le soluzioni individuate e quindi di metterle a disposizione della collettività.
Designers Italia punta così a realizzare un vero e proprio “design system” della PA, un modello aperto che può potenzialmente sviluppare standard condivisi, tenendo sotto controllo i costi e mirando a livelli qualitativi sempre più elevati, in cui l’asset fondamentale è il dialogo e la partecipazione tra differenti soggetti privati: freelance, piccole software house e agenzie specializzate nel design.
L’Osservatorio Design Thinking for Business terrà monitorata la community e studierà la sua capacità di dare un impulso alla trasformazione digitale e alla semplificazione dei servizi pubblici del nostro Paese.