Il sondaggio

La nuova molla del turismo made in Italy? Il golf

L’Italia è la meta ideale per le vacanze dei golfisti europei. Lo rivela una ricerca presentata durante l’edizione 2014 di International Golf Travel Market. Il 31% dei giocatori inglesi e irlandesi, il 56% dei francesi, il 71% degli svedesi e il 76% dei tedeschi prende in considerazione il Belpaese come destinazione nei prossimi cinque anni

Pubblicato il 30 Ott 2014

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Cibo, moda, bellezze artistiche. E golf. C’è anche lo sport di Tiger Woods e del nostro Matteo Manassero tra le molle del made in Italy che spingono i turisti stranieri a venire nel Belpaese. A certificarlo è una ricerca presentata durante l’edizione 2014 di International Golf Travel Market (IGTM), il più importante evento mondiale legato al turismo golfistico, ospitato a Villa Erba sul lago di Como dal 28 al 30 ottobre.

L’indagine rivela che l’Italia è una “meta ideale” per i golfisti europei che programmano le vacanze con sacca e bastoni. Il sondaggio, commissionato dall’organizzatore dell’evento, ReedTravelExhibitions, è stato condotto su più di seimila coregolfer (chi gioca almeno dieci volte all’anno) provenienti dai quattro mercati più importanti del Vecchio Continente: Francia, Germania, Svezia e Gran Bretagna-Irlanda.

Dai risultati emerge che il 31% dei giocatori inglesi e irlandesi, il 56% dei francesi, il 71% degli svedesi e il

L'edizione 2014 di International Golf Travel Market

76% dei tedeschi, prende volentieri in considerazione l’Italia come destinazione per i propri viaggi a base di golf nei prossimi cinque anni. E a rendere così attrattiva la Penisola per i golfisti globetrotter ci sono soprattutto la disponibilità di teetime (la possibilità di prenotare un campo da golf stabilendo un determinato orario di inizio del gioco) e la varietà dei campi.

“In base a questi dati – afferma Richard Payne, senior manager di Sports Marketing Surveys, la società che ha realizzato lo studio –, l’Italia ha le potenzialità per attrarre turisti stranieri, anche perché, fra le dieci maggiori nazioni golfistiche europee, ha il minor numero di giocatori per campo, ovvero più disponibilità di teetime”.

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