IL PIANO

Al via “Start up Lazio!”, 31 milioni per innovatori e creativi digitali

La Regione scommette sulla nascita di 500 imprese innovative in 5 anni con 3 bandi destinati a nuove realtà imprenditoriali, aziende pronte a dotarsi di strumenti ICT e a “creativi” del settore audiovisivo e culturale. Partenza entro il 2014

Pubblicato il 10 Dic 2013

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Il Lazio si candida a capitale delle start up con un progetto che scommette sulla creazione di 500 imprese innovative entro i prossimi 5 anni attraverso un finanziamento complessivo di 31 milioni di euro.

“Dobbiamo stare dentro la global start up revolution sfruttando i nostri punti di forza, recuperando strategie legate all’innovazione, creando un habitat naturale per le neo-imprese e contribuendo alla nascita di posti di lavoro veri” ha detto Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, presentando insieme all’assessore alle Attività produttive, Guido Fabiani (nella foto), il programma “Start up Lazio!” presso Luiss Enlabs a Roma.

Approvato dalla Giunta regionale, il piano consiste nel finanziamento di 3 nuovi bandi e nel potenziamento di altri due, tutte misure che saranno operative tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014.

Il primo bando per le startup innovative, del valore complessivo di 10 milioni di euro, si rivolge ad aziende costituite da non più di 48 mesi e garantisce la copertura delle spese di avvio dell’attività grazie a un finanziamento di 5 anni ad interesse agevolato fino a 200mila euro.

Il secondo bando, sempre da 10 milioni di euro, è rivolto alle imprese già esistenti per incentivare l’adozione di nuove strumentazioni e metodologie ICT.

Il terzo bando per i “creativi digitali” vale in tutto 4 milioni di euro e si divide in 4 tranches, che saranno pubblicate tra gennaio e aprile 2014: “Progetto zero” da 400mila euro per promuovere lo start up e i progetti audiovisivi finanziando i costi di realizzazione di un numero zero o prodotto pilota (contributo massimo da 40mila euro); “Band App on”da 2 milioni di euro per promuovere la progettazione e lo sviluppo di piattaforme e applicativi per smartfone e tablet (contributo massimo 40mila euro); “Cultura futura”, da 800mila euro, per promuovere la progettazione e lo sviluppo di applicativi e software finalizzati alla valorizzazione e alla fruizione innovativa del territorio, dei beni e dei servizi culturali, di mostre e spettacoli dal vivo; “New book -editoria digitale”, da 800mila euro, per la valorizzazione dei cataloghi delle case editrici e la creazione di prodotti con contenuti innovativi (contributo massimo 40mila euro).

Sono state inoltre rifinanziate due misure già previste nell’ambito del Por-Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale): 4 milioni per la dotazione del fondo Venture capital di Filas; 3 milioni per il fondo a sostegno degli Spin off e delle Start up costituiti da giovani laureati in discipline scientifiche.

“In questi mesi – ha commentato Zingaretti – siamo stati impegnati a sostegno delle pmi del Lazio rivoluzionando il credito e immettendo risorse per l’innovazione delle aziende. Oggi, con “Start up Lazio!” parte una nuova sfida: sostenere la creazione di nuove imprese innovative rivolte ai giovani e non solo. Il Lazio – ha ricordato – è la sede dei più importanti centri di ricerca del Paese ed è ricco di capitale umano qualificato: 218 grandi laboratori di ricerca, 48 enti di ricerca, 6 parchi scientifici, 3 distretti tecnologici. Ma finora, purtroppo, non è stata fatta rete tra tutte queste realtà. Sono contento – ha proseguito – che cittadini di tutto il mondo si recheranno a Expo 2015 per incontrare l’eccellenza italiana, ma la capitale d’Italia resta al centro di ricerca e sapere, un’ottima base che dobbiamo valorizzare perché prenda piede una nuova economia”.

“I progetti che sono stati presentati – ha aggiunto l’assessore Fabiani – ci fanno riflettere sulle energie e le risorse che ci sono in giro e che aspettano solamente di essere valorizzate. Non ci sono ragioni per cui il Lazio debba essere dietro le altre Regioni e ci sono tutte le condizioni per
stare in Europa. Noi mettiamo in campo delle risorse, 31 milioni articolati in diversi bandi e diverse finalità. L’internazionalizzazione è un punto chiave anche nelle politiche di start up, che sono la punta di diamante e si muovono già in una dimensione globale”.

Complessivamente le risorse finanziarie per “Startup Lazio!” sono state recuperate facendo leva sul rilancio programmazione dei fondi europei e sulle risorse recuperate nel bilancio regionale.

Ma non si tratta solo di una pioggia di finanziamenti. “A gennaio deve decollare un progetto – spiega Zingaretti – per dotare Roma e Lazio di uno dei più grandi luoghi europei per start up”.

Oltre a questo mega-spazio su cui si attendono maggiori dettagli, l’assessore Guido Fabiani ha detto che la Regione “punta anche a estendere, valorizzare e rilanciare la rete di incubatori di impresa Bic presenti sul territorio, facendoli diventare cantieri di innovazione con spazi di co-working, centri servizi per le imprese e strumenti di supporto alle start up quali consulenza, mentoring e informazioni”.

Per realizzare il progetto il Lazio punta sulle sinergie con i diversi attori del sistema economico: Ministero dello Sviluppo economico, Commissione europea, Università, poli scientifici, Camere di Commercio, Ambasciate. In particolare nei prossimi giorni la Regione formalizzerà un protocollo d’intesa con Asset-Camera per iniziative di diffusione dei valori dell’innovazione di rafforzamento delle start up a livello territoriale.

Alla presentazione di “Start up Lazio” hanno partecipato anche alcune start up con i loro pitch: da Artis Project, progetto di sottotitolazione di video per disabili uditivi, a StereoMood, app per un’auto-selezione musicale in base ai gusti personali; da CodeMotion, neo-impresa che organizza eventi per programmatori a DayBreak Hotel, che prenota alberghi nella modalità “ad ore”.

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