FUTURO PROSSIMO

Intelligenza Artificiale, come l’AI cambierà giornalismo e scrittura

Software che capiscono le sfumature di un testo, algoritmi in grado di “riassumere” libri ma anche strumenti semantici che ci aiuteranno a non essere più schiavi della Seo e a concentrarci sui contenuti di qualità: sono alcune delle innovazioni che trasformeranno l’editoria. Intanto un robot ha vinto un concorso letterario…

Pubblicato il 15 Giu 2017

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Quante volte abbiamo sentito dei giornalisti definirsi depositari del rapporto di fiducia con i propri lettori? E quante volte i professionisti della scrittura giornalistica, letteraria, scientifica, rivendicano la validità dei propri scritti, frutto di anni di studi e competenze? Tutto questo non scomparirà in futuro, ma si modificherà grazie agli sviluppi dell’intelligenza artificiale.

Che cos’è l’Intelligenza Artificiale

COME L’AI AIUTA GLI SCRITTORI – Oltre a coloro che pronosticano catastrofici scenari di robot che ruberanno il lavoro agli umani – secondo uno studio di Gartner entro il 2025 un terzo delle mansioni oggi svolte dagli esseri umani sarà portata a termine da software o robot – c’è anche chi studia i benefici che l’intelligenza artificiale potrebbe apportare alle attività umane. Sul sito nextweb, Ben Dickson ha scritto una panoramica dei nuovi mezzi a disposizione dei professionisti della scrittura. Dimenticatevi i vecchi strumenti di Microsoft Word e i rudimentali siti per le traduzioni. Adesso si parla di intelligenza artificiale.

Le nuove funzioni di editing di Microsoft Word
Il nuovo editor è in grado di capire le sfumature del testo che si sta scrivendo molto meglio di come fanno gli strumenti code-and-logic. Infatti non si limita a evidenziare gli errori grammaticali e di stile, ma sottolinea anche i termini abusati o troppo difficili. Inoltre suggerisce le migliorie da fare, come trasformare le frasi da passive ad attive.

Grammarly
Grammarly è un’estensione browser offerta freemium che controlla grammatica e sintassi usando strumenti di AI.

Atomic Reach
Anche Atomic Reach usa la logica dell’apprendimento delle macchine per controllare l’effettiva leggibilità di un testo.

E SE NON SI HA TEMPO DI LEGGERE?

Il web è pieno di materiale interessante da leggere che ci potrebbe aiutare nella stesura di un testo. Ma spesso manca il tempo per aprire le pagine, leggerle e rifletterci sopra. L’intelligenza artificiale è pronta ad aiutarci anche con questo problema.

L’algoritmo di Salesforce
Sviluppato dai ricercatori dell’azienda californiana di Cloud computing, questo algoritmo genera frammenti di testo che descrivono l’essenza del testo più lungo da cui sono stati presi. La differenza con gli algoritmi già esistenti sta nella combinazione di strumenti di apprendimento migliorati e potenziati.

Alghoritmia’s Summarizer
È stato creato per aiutare gli sviluppatori di software grazie a librerie che facilmente integrano le capacità di riassumere testi. Questi strumenti aiutano gli scrittori a scorrere liste di articoli e trovare gli argomenti più interessanti. Aiutano anche a scorrere le decine di e-mail e pitch che si ricevono quotidianamente, selezionando quali possano essere quelle più interessanti da leggere prima degli altri.

UN AIUTO PER SELEZIONARE AL MEGLIO IL NOSTRO TARGET

Ossia il caro, vecchio SEO, destinato alla soffitta. Addio alle parole chiave per l’indicizzazione e alle loro regole totalizzanti: l’Intelligenza artificiale fa fare un ulteriore passo verso la libertà dello scrittore.

WordLift
“Anche se con PageRank Google ha dato una bella mano a organizzare il web, ha anche creato un web schiavo delle keywords. – riflette Gennaro Cuofano, di WordLift, una startup innovativa di Roma che sviluppa strumenti per il semantic web. “Le nuove tecnologie semantiche sono abbastanza sviluppate da leggere il linguaggio umano, così gli scrittori professionisti possono tornare a scrivere per i lettori e non per i motori di ricerca”. Ossia, il web si prepara ad avere contenuti di maggiore qualità. Secondo Cuofano “la prossima rivoluzione – già iniziata – è il balzo dal Natural Language Programming (NLP) al Natural Language Understanding (NLU) che prenderà strutture linguistiche poco chiare o non strutturate per tradurle in un output sempre più simile a quello che farebbe un umano”.

In Giappone un robot ha scritto un romanzo che per la prima volta ha superato la prima selezione di un concorso letterario. Il romanzo, intitolato “Il giorno in cui un computer ha scritto un romanzo” è frutto del lavoro di un’AI con il team di ricercatori del professore Hitoshi Matsubara, della Future Unversity di Hakodate. Inviato al concorso letterario giapponese Hoshi Shinichi, ha passato la pre-scrematura della giuria. “In un futuro in cui l’AI saprà usare gli strumenti per scrivere – conclude Cuofano – gli scrittori professionisti invece di focalizzarsi su contenuti dalla vita breve potranno dedicarsi a quelli destinati a sopravviverci”.

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