Trasformare la riabilitazione in un gioco al computer: è con questo obiettivo che è nato Mirrorable, il nuovo progetto di FighttheStroke, associazione costituita a Milano nel 2014 per volontà di Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, genitori di un bambino colpito da ictus perinatale. Tra i suoi scopi, oltre alla diffusione di conoscenze su questa patologia, c’è quello di “ispirare le nuove generazioni e favorire la ricerca e l’adozione di terapie disruptive”. Così come è disruptive Mirrorable, una videopiattaforma interattiva che consente la riabilitazione attraverso la tecnologia. Nel 2016 il progetto è risultato tra i vincitori di Digital For Social, bando della Fondazione Vodafone Italia per la digitalizzazione del Terzo Settore.
Per curare il loro piccolo, Francesca e Roberto hanno approfondito il modo con cui funzionano i neuroni a specchio, quelli che si attivano quando una persona vede un’altra compiere una determinata azione e poi, ripetendo quello che ha visto, impara a fare quel movimento.
Partendo da questi presupposti è nata la piattaforma di videoriabilitazione da utilizzare comodamente a casa propria: come spiegano a EconomyUp i co-founder di FightTheStroke in questo video, è sufficiente possedere un apparecchio televisivo, una consolle Xbox con Kinect e una connessione Internet con collegamento a Skype.
In pratica il bambino che deve fare la seduta di riabilitazione vede una persona che mostra i movimenti sui quali si deve esercitare. Il progetto è basato su video-storie ed esercitazioni congiunte volte a stimolare la plasticità del sistema motorio dei piccoli utenti. Un “gioco da bambini” che però può avere risultati significativi per renderli un giorno adulti più abili.