Un caschetto da bicicletta davvero particolare. Innovativo, semplice, a basso costo e soprattutto ecosostenibile. L’EcoHelmet si è aggiudicato il prestigioso premio internazionale di design, promosso dalla Fondazione James Dyson, da anni vicina al mondo delle nuove generazioni nell’ambito della progettazione ingegneristica. Iside Shiffer è la madre dell’EcoHelmet. Laurea all’istituto Pratt of design di New York, l’ideatrice dell’innovativo casco avrà a disposizione ben 40mila euro, frutto del premio e un’auspicabile vendita su larga scala dell’accessorio per le due ruote.
L’Eco Helmet ha una forma a nido d’ape per proteggere la testa da eventuali urti, è stato progettato per essere riposto in un apposito contenitore ed essere riutilizzato. È dotato inoltre di un rivestimento biodegradabile che lo rende water-resistant per un massimo di tre ore, ma la durata del rivestimento dipenda soprattutto dall’uso che se ne fa e dalla frequenza di esposizione del caschetto ad agenti meteorologici. Il prezzo di lancio è assolutamente concorrenziale: 5 euro. Alla fine dell’uso il casco può essere gettato negli appositi contenitori della spazzatura e riciclato. Il progetto di Iside Shiffer è in via di perfezionamento, infatti l’idea dell’inventrice sarebbe quella di aggiungere una sorta di indicatore di autonomia, in grado di indicare al proprietario del casco le condizione del rivestimento.
L’Eco Helmet si inquadra in un contesto internazionale nel quale i programmi di bike-sharing sono in continuo aumento, ma gli utenti che usufruiscono di questo servizio spesso non hanno l’abitudine di indossare il casco. La mancanza di protezione è causa di continui incidenti, anche mortali. Lo scorso anno in Irlanda sono morti nove ciclisti e negli Stati Uniti ottocento. La nuova invenzione riuscirà a garantire maggiore sicurezza per il ciclista, grazie alla conformazione e alla struttura del casco, e al contempo sarà accessibile a tutti.