Maker Faire, torna la fiera europea dell’innovazione

Dal 14 al 16 ottobre alla Fiera di Roma si terrà la quarta edizione dell’appuntamento dedicato a innovatori e appassionati di innovazione, imprenditori, startupper e artigiani digitali. Novità di quest’anno: il R.O.M.E. Prize per il miglior progetto maker da 100mila euro lordi

Pubblicato il 20 Set 2016

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Torna l’appuntamento con “Maker Faire Rome-The European Edition”, dal 14 al 16 ottobre 2016 alla Fiera di Roma, con 6 padiglioni e 100mila mq totali per oltre 55mila mq di superficie espositiva coperta: quasi il triplo rispetto al 2015. Tra le centinaia di progetti i primi “Wakeskate” magnetici al mondo; We-Lab, il laboratorio di analisi portatile; Ortuino, l’orto domestico intelligente a misura di bambino; il ristorante del Futuro e, tra le novità più importanti di questa edizione, il R.O.M.E. PRIZE che, come si legge in una nota diffusa dall’organizzazione, ammonterà a 100mila euro lordi (non è tuttavia specificata quale sarà la cifra netta).

Maker Faire Rome-The European Edition è promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua azienda speciale Innova Camera. Un evento internazionale che vedrà settecento progetti esposti, selezionati tra i 1.500 raccolti grazie alle diverse call.

In programma anche centinaia tra conferenze, seminari e workshop formativi su temi attuali come la domotica, droni e robotica, stampa 3D, industria 4.0, IoT – Internet delle cose, credito, tecnologia applicata ai mezzi di trasporto, cucina e musica. La Maker Faire Rome propone anche una serie di demo-workshop, ovvero corsi dimostrativi sull’applicazione della fabbricazione digitale per le attività artigianali. L’obiettivo è indurre gli artigiani a intraprendere percorsi di innovazione, sia di processo che di prodotto, sfruttando le opportunità di crescita derivanti dalle nuove tecnologie digitali. Nello specifico, verranno illustrate le nuove metodologie digitali per la lavorazione dei materiali (metalli e leghe, legno e oreficeria) e la loro integrazione con le tecniche tradizionali proprie del lavoro artigiano.

Per i visitatori Maker Faire Rome è l’occasione di interagire con le innovazioni mentre per maker, imprenditori (o aspiranti tali) e artigiani digitali è il momento per confrontarsi con realtà internazionali affermate, che hanno scelto l’evento come piattaforma di lancio per i loro prodotti e le loro innovazioni.

Spazio anche ai giovanissimi: 8mila mq dedicati ai bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni con i laboratori organizzati nell’apposita Area Kids.

IL TEAM – Curatori della manifestazione sono, ormai da 4 anni, Massimo Banzi, co-founder di Arduino, e Riccardo Luna – Digital Champion Italiano – con l’ausilio di Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo dei contenuti e un team di coordinatori di area: Stefano Micelli, autore di “Futuro Artigiano” e Professore della Ca’ Foscari di Venezia con Luca De Pietro, docente di Innovazione digitale all’Università di Padova, per il New Manufacturing, Fabio D’Agnano direttore del Master in Architettura Digitale dell’Università IUAV di Venezia per Scuole, Centri di Ricerca e Università, Paolo Mirabelli per l’Area Droni, Sara Roversi, co-founder di You Can Group e Future Food Institute per l’Area Food e Chiara Russo, co-founder di Codemotion, per l’Area Kids.

La città di Roma ospita l’evento per il quarto anno consecutivo accogliendo ospiti da 65 Paesi fra i quali Germania, Spagna, Grecia, Regno Unito, Turchia, Cina, Stati Uniti, Singapore, Emirati Arabi, Taiwan.

IL RUOLO DELLE UNIVERSITA’ – In un’apposita area dedicata della Fiera sono presenti, assieme al CNR, tutte le università pubbliche romane (Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata) e le più importanti università italiane (i Politecnici di Milano e di Torino, gli Atenei di Firenze, Napoli, Siena e Trento, solo per citarne alcuni) e anche l’Università di Pechino e l’Università di Coburgo. Un totale di 40 tra Università e Centri di ricerca italiani e stranieri. 56 le scuole selezionate per esporre alla Maker Faire Rome (40 istituti secondari e ITS italiani e 15 provenienti dai Paesi UE), quasi il doppio rispetto al 2015. Le scuole sono state scelte tra le 186 candidate che hanno partecipato con ben 285 progetti alla Call for Schools, realizzata in collaborazione con il Miur.

BIG BANG PROJECTS – Quest’anno è stata lanciata, per la prima volta, la “Call for Big Bang Projects” rivolta a maker, artisti e visionari con l’intento di costruire la manifestazione, oltre che nei contenuti, anche nelle sue attrazioni più importanti. Su oltre 100 progetti pervenuti – dall’Italia e dall’estero – ne sono stati selezionati 15 in grado d’incantare i visitatori come: la parete interattiva di 10 metri che reagisce al tocco; una pista di 200 mq per i gokart integrati con la Realtà Virtuale, rivolta a un pubblico di giovanissimi; una caccia al tesoro per risolvere un delitto con la tecnologia dell’IoT – Internet delle cose.

PROGRAMMA E CONTENUTI – Si inizia la mattina di venerdì 14 ottobre con l’Educational Day e l’Opening Conference. A oggi, per l’Educational Day, la mattinata gratuita dedicata alle scolaresche dalle 9 alle 13, si sono già registrati – da tutt’Italia – oltre 15mila studenti di scuole elementari, medie e superiori. Si prosegue, dalle 10,30 anche in live streaming, con l’Opening Conference – The Future of Everything. Il pomeriggio, dalle 14, “Maker Faire Rome – The European Edition” si apre al grande pubblico fino a domenica 16 ottobre. Da segnalare, sabato 15 ottobre, la cerimonia di premiazione del R.O.M.E. Prize, il premio da 100mila euro lordi che andrà al miglior progetto maker europeo con il più alto impatto sociale. Il R.O.M.E. Prize è una novità assoluta, tra le Maker Faire, a livello mondiale.

I TEMI – Stampa 3D, IoT – Internet delle cose, Education, Digital Fabrication, Innovazione Open Source, Robot, New Manufacturing, Wellness & Healthcare: ecco alcuni dei temi offerti dall’evento. Per un’esperienza di visita soddisfacente, ogni padiglione è stato pensato con un leitmotiv:
Move: dedicato ai droni volanti, acquatici e terrestri, ma anche ai mezzi di trasporto dalle biciclette alle soluzioni innovative per la mobilità urbana, e poi i robot e in generale la tecnologia animata; ospita due grandi voliere e una vasca d’acqua.
Life: dedicato alla vita in tutte le sue forme, da quella umana con decine di progetti dedicati alla salute, alla qualità della vita e alla disabilità, a quella animale fino a quella vegetale con una vasta area di progetti di agricoltura e giardinaggio; infine una importante zona dedicata all’alimentazione.
Interaction: dedicato all’elettronica, alla domotica, ai giochi, alle invenzioni interattive, ma anche a scienza, wearable, arte e musica.
Fabrication: dedicato al futuro della manifattura, con artigiani innovativi, bracci robotici per l’industria, stampanti 3D, macchinari di digital fabrication, progetti di riciclo e riuso.
Young makers: dedicato alle scuole e ai maker under 20; contiene inoltre tutte le attività kids, ovvero decine di workshop rivolti ai più piccoli.
Universities: le università italiane e internazionali che portano i progetti di ricerca e quelli dei propri studenti.

In programma , inoltre, decine di workshop, conferenze ed esibizioni – alcune in anteprima assoluta – in grado di soddisfare la voglia di innovazione e divertimento dei curiosi di tutte le età.

AREA KIDS – L’attesa AREA KIDS di ben 8mila mq coinvolgerà bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni in un denso programma di attività interattive: laboratori tecnologici, tour guidati e isole didattiche dedicate a: elettronica, making, robotica e coding. Nel corso dei tre giorni, si alterneranno anche dimostrazioni e spettacoli scientifici. Inoltre, saranno attivi veri e propri FabLab4kids, nei quali i piccoli apprendisti maker potranno trasformare le loro idee in prototipi funzionanti come: realizzare un braccio bionico, far funzionare un sensore, inventare il proprio gioco da tavolo, programmare un videogame ma anche divertirsi con il cibo grazie a 10 kids lab interamente dedicati al food. Nel padiglione kids ci sarà anche il gioco interattivo di Ferrovie dello Stato Italiane “Sfreccia 1000” lo smart game ideato per avvicinare i giovani ai temi della sostenibilità ambientale, ma anche alta velocità, tecnologie e sicurezza del Frecciarossa 1000, il nuovo convoglio di Trenitalia progettato e costruito per toccare la velocità massima di 400 km/h e quella commerciale di 360 km/h. In ogni angolo del padiglione Kids i ragazzi saranno protagonisti del cambiamento e creatori di innovazione.

THE HOUSE OF DRONES – L’area, dedicata a tutte le novità del mondo dei droni, quest’anno raddoppia con ben due voliere che consentiranno lo svolgimento simultaneo di diverse attività. Nella più grande, ben 800 mq al chiuso e tra le voliere più grandi al mondo, l’associazione di piloti di droni da corsa “FPV Racing Club” svolgerà dimostrazioni di volo acrobatico con droni autoprodotti e pilotati con l’ausilio di occhiali per l’FPV (Front Person View) che consentono di guardare ciò che la telecamera a bordo del drone stesso inquadra. Nella voliera grande sarà presente il gruppo di Facebook più grande d’Italia: (9.200 iscritti) che presenterà esibizioni e coreografie, tentando anche il record mondiale di 32 particolari droni fermi in aria contemporaneamente. La voliera più piccola, invece, sarà dedicata al battesimo del volo. Anche il pubblico potrà far volare i propri droni. Gli appassionati, inoltre, potranno assistere a mini – conferenze con professionisti del settore in ambito legale, sicurezza e utilizzo professionale.

NEW MANUFACTURING/ARTIGIANI DIGITALI – Abbiamo spesso la sensazione che le grandi trasformazioni legate a Industria 4.0 siano l’esito degli sforzi di poche grandi imprese high tech. In realtà – come spesso afferma Stefano Micelli – molte delle tecnologie della nuova manifattura sono oggi al centro di una sperimentazione promossa da una fitta rete di innovatori che stanno promuovendo dal basso una trasformazione del modo di produrre e di fare impresa. Ciò che rende interessanti molti casi selezionati nell’ambito della MFR16 è che questa sperimentazione bottom up si salda a una cultura del progetto e a un saper fare di matrice artigianale. Il risultato è un percorso di innovazione che rilancia un modo di fare impresa incentrato sulla produzione di varietà e sul potenziale di personalizzazione offerto dalle nuove tecnologie. La sezione dedicata alla New Manufacturing, realizzata con la collaborazione delle associazioni di categoria Cna e Confartigianato, propone una serie di aziende già oggi avviate su questo percorso, in grado di stupire non solo per la propria creatività ma anche per la capacità di rispondere al mercato.

AREA FOOD – Maker Faire Rome offrirà al pubblico eventi, conferenze, laboratori e workshop tutti dedicati al mondo del cibo. Ci sarà anche “OffiCucina”, spazio ibrido tra una cucina e un’officina, in cui saranno organizzati showcase a ciclo continuo con il coinvolgimento di 15 talenti internazionali. L’area food sarà animata da serre, robotica, cibi del futuro, alghe, sensori, stampanti 3D, nuovi utensili e inconsueti oggetti di design. Elementi che contamineranno la Maker Faire dando vita, tra innovazione e tradizione, a vere e proprie collisioni tra tecnologia e alimenti. I visitatori dal palato più curioso potranno assaggiare il cibo del futuro cucinato in modo alternativo e rivoluzionario al “Food Tech Jungle”, il ristorante del futuro.

R.O.M.E. PRIZE (Rome Outstanding Maker of Europe) – Sabato 15 ottobre – Il R.O.M.E. Prize è la grande novità dell’edizione 2016 della Maker Faire Rome – The European Edition. Una giuria presieduta da Neil Gershenfeld (professore americano del MIT, Massachusetts Institute of Technology e fondatore del Centre For Bit&Atoms), Bruce Sterling (famoso autore di fantascienza e saggista) e Simona Maschi (cofondatrice e direttore dell’Istituto di Copenaghen di Interaction Design) selezionerà, tra una rosa di dieci finalisti, il miglior progetto maker che si aggiudicherà il premio da 100mila euro lordi messo a disposizione dagli sponsor.

A guidare i giurati nella loro scelta saranno due criteri di valutazione: l’impatto sociale del progetto (in termini di diffusione ed efficacia sul maggior numero di persone) e la sua sostenibilità economica (possibilità concreta di affermarsi e svilupparsi sul mercato).

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