Entra nel vivo il lavoro dei Cantieri della PA digitale, l’iniziativa riservata a chi ha davvero qualcosa da dire sulla trasformazione digitale del nostro Paese e, soprattutto, su come metterla in pratica. Parte oggi 30 marzo, infatti, il primo dei dieci “Cantieri della PA digitale” promossi da FPA con il tavolo di lavoro dedicato alla “Sicurezza digitale” (“Tecnologie, modelli e infrastrutture per la cyber security dei sistemi informatici e dei dati pubblici”).
“Sul tema della PA digitale – sottolinea Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA – le agende e le norme ci sono, le risorse anche: quello che troppo spesso manca sono le cassette per gli attrezzi, per cui sappiamo cosa bisogna fare ma non come farlo”. “La risposta – aggiunge Mochi Sismondi – può arrivare solo dal confronto tra tutti i protagonisti di questa trasformazione: le amministrazioni centrali e locali più aperte a nuovi modelli organizzativi e alla collaborazione col mondo privato, le aziende ICT che rappresentano la frontiera tecnologica più avanzata, il mondo accademico e della ricerca che disegna gli scenari nazionali e internazionali e indica le prospettive e i trend”.
Per questo è nata l’iniziativa “Cantieri della PA digitale” che ha visto già dal novembre scorso la nascita di dieci canali tematici di approfondimento ospitati sul sito www.forumpa.it.
►Aprono i Cantieri della PA digitale: ecco cosa sono
Ora dalla fase di riflessione si passa alla fase operativa. Il primo tavolo di lavoro affronta un tema molto complesso: la Pubblica Amministrazione, vista la mole e la tipologia di dati che custodisce e di servizi che eroga, è una vera e propria infrastruttura critica tanto è vero che il Progetto di Digital Security per la PA è parte integrante del Piano per la Crescita Digitale approvato dal Consiglio dei Ministri nel marzo 2015. Come è stato evidenziato dal Rapporto CIS 2014 sulla sicurezza cibernetica della PA, l’esigenza è, in primo luogo, la costituzione, all’interno delle pubbliche amministrazioni centrali e locali, di una organizzazione in grado di gestire la sicurezza delle informazioni assicurando un’adeguata capacità di prevenzione e risposta agli eventi avversi. La sicurezza, inoltre, va vista come un investimento, precondizione indispensabile per garantire la competitività del nostro sistema produttivo.
Il Cantiere sulla Sicurezza digitale è realizzato con importanti partner: CISCO, Fastweb, Finmeccanica, IBM, KPMG, Trend Micro.
Hanno aderito tra gli altri: Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno, Agenzia per l’Italia Digitale, Agenzia delle Entrate, Consip, Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Arma dei Carabinieri, Sogei, Corte dei Conti, Scuola Superiore Sant’Anna, ENAV, Università di Roma Sapienza, CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica.
La discussione e il lavoro collaborativo, che si apre oggi e che vedrà un incontro centrale a FORUM PA 2016 (Palazzo dei Congressi di Roma, 24-26 maggio), vuole tra l’altro guidare verso l’adozione del Framework Nazionale per la Cyber Security che permetta sia di valutare in modo semplice le capacità cyber di una organizzazione sia di definire una roadmap verso una capacità cyber adeguata. Obiettivo finale del percorso, che proseguirà fino al prossimo anno, è la stesura di un “libro bianco” che contenga le “raccomandazioni” alla politica per una corretta e soprattutto veloce implementazione dei processi.
Nelle prossime settimane prenderanno il via anche gli altri nove Cantieri della PA digitale, che mobiliteranno centinaia tra i maggiori esperti del Paese e andranno così a costituire la più grande esperienza di lavoro collaborativo che sia stata mai realizzata in Italia nel campo della modernizzazione e della digitalizzazione dell’amministrazione pubblica.