#2016Up

Onetti: mi aspetto una Uber del Fintech che crei un mercato alternativo

Il chairman di Mind The Bridge prevede un anno brillante per almeno 4 startup di italiani in Silicon Valley: Cloud4Wi, Tok.tv, Luna, Axwave. E non si stupirebbe di vedere nuove applicazioni disruptive nella tecnologia finanziaria, nel mondo dei wearable device e nell’Internet delle cose

Pubblicato il 29 Dic 2015

Alberto Onetti

Alberto Onetti

Il mio outlook per il 2016 prova a considerare soprattutto le imprese innovative di italiani in Silicon Valley. Sperando di non dimenticare nessuno, le realtà che mi sembrano più promettenti, e per cui prevedo un anno di crescita importante, sono almeno quattro. Non sono ancora teste di serie come lo sono già Mashape e Funambol, ma stanno facendo bene e hanno tutte le carte in regola per fare ancora meglio. Si tratta di Cloud4Wi, la startup che ha sviluppato un sistema per gestire in cloud i servizi legati alle reti wi-fi; Tok.tv, la social tv per vedere gli eventi sportivi in compagnia quando si è a distanza; Luna, l’azienda che ha lanciato il “materasso intelligente”; Axwave, che ha realizzato una tecnologia per migliorare l’engagement recognition.

Delle realtà con sede in Italia ho buone sensazioni per due startup già cresciute, che non so se chiamare Pmi, ma che già fatturano diversi milioni – Mosaicoon (video virali per grandi brand) ed Eudata (soluzioni di customer care) – e un’azienda molto interessante che è Coelux, spinoff dell’Università dell’Insubria che realizza delle soluzioni di lightening che illuminano gli interni come se si trattasse di outdoor in giornate di sole.

Passando ai settori e ai prodotti, credo che il 2016 sarà l’anno in cui vedremo parecchie applicazioni in ambito wearable e Internet delle cose e non mi stupirei di vedere una realtà fintech che riesce a scalare davvero. In altre parole, mi piacerebbe vedere un player fintech che riesca a togliere quote di mercato rilevanti alle realtà tradizionali. Non si tratta solo di inventare tecnologie che danneggiano gli avversari ma che siano anche in grado di costruire un mercato alternativo. Un po’ come ha fatto Uber nei trasporti.

Nell’universo hi tech non sottovaluterei i possibili effetti che possono ancora arrivare dall’acquisizione di Periscope da parte di Twitter avvenuta quest’anno. Se mettiamo insieme la durata di tutte le dirette video che vanno online ogni giorno su Periscope, si arriva a quarant’anni. Quarant’anni di video in un solo giorno: è lecito pensare che qualcosa, con queste cifre, venga fuori. È probabile che Twitter riesca a integrare meglio questo strumento e ad agganciarci dei contenuti ad hoc: se avviene, la piattaforma creata da Jack Dorsey potrebbe stagliarsi una spanna sopra agli altri.

Un innovatore che potrebbe essere il personaggio dell’anno è Davide Dattoli, il fondatore di Talent Garden. Il rapporto tra età e performance salta agli occhi. Se ci fosse una rosa di innovatori italiani candidati a finire sulla copertina di Time fra qualche anno, lui ne farebbe certamente parte.

* Alberto Onetti è chairman della Mind The Bridge Foundation

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