Trasporti

Cargopooling, la start up italiana con sede in America

Durante una pausa pranzo a Milano quattro giovani appassionati di innovazioni ed eco-sostenibilità decidono di creare un marketplace tra domanda ed offerta di spedizioni merci, con sede legale a Boston. “Attira più finanziatori e si evita la burocrazia italiana. Mai preso un aereo, ho firmato i documenti via mail e creato tutto in 10 giorni” racconta il fondatore

Pubblicato il 19 Set 2013

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Cristian Costantini, presidente di Cargopooling

“Innovare e fare impresa in Italia si può. Ma se è alle spalle c’è l’America è meglio”. Quando Cristian Costantini, informatico trentenne, presenta la sua start up, la prima cosa che colpisce di Cargopooling, l’impresa che si presenta come nuovo marketplace tra domanda ed offerta di spedizioni, è che la sede legale è a Boston. “È una scelta dovuta a una maggiore semplificazione legislativa e fiscale” spiega Cristian “Non nascondo che in Italia la burocrazia non aiuta l’impresa. A Boston ho fondato Cargopooling in 10 giorni senza prendere l’aereo una sola volta. Ho inviato tutti i documenti via mail. Vi pare che una cosa simile sia possibile in Italia, dove anche per firmare una carta c’è bisogno del notaio? Senza tralasciare il fatto che qualunque impresa che abbia una sede in America diventa più appetibile per gli investitori” continua. E sicuramente, il fatto che uno dei fondatori sia di Orlando, ha aiutato nella scelta della sede americana.

Ma se la base operativa è Oltreoceano, i benefici della start up sono tutti per il nostro Paese. “Cargopooling è una piattaforma che vuole facilitare l’incontro tra chi deve spedire merce e chi offre il servizio di spedizione” continua Cristian. L’idea nasce da quattro giovani appassionati di innovazione, tematiche ambientali ed eco-sostenibilità. “Io e Dario ci siamo incontrati con Bryan e Matteo e l’idea ha preso forma durante le pause pranzo e le pause caffè a Milano” continua lo startupper. “Il 50% dei veicoli circola mezzo-vuoto e il 25% occupa le strade con il mezzo vuoto, il prezzo per chi vuole spedire è inoltre molto alto poiché le aziende sono specializzate e di grandi dimensioni: il 5% del mercato controlla il 95% delle spedizioni. Cargopooling permette a tutti di spedire, con prezzi più equi e ottimizzando il carico dei mezzi in circolazione”.

I trasportatori e gli utenti possono iscriversi gratuitamente alla piattaforma, creare il proprio profilo e, rispettivamente, accettare ed inserire le richieste di preventivo sulla base delle preferenze di rotte e di merci che vengono evidenziate al momento dell’iscrizione. Al trasportatore verrà richiesto di pagare attraverso un sistema di crediti solamente al momento dell’accettazione del preventivo, a garanzia dell’esecuzione del servizio di spedizione.

Il pagamento del servizio verrà poi effettuato direttamente tra i due soggetti secondo le modalità che meglio preferiscono. In questo modo, gli utenti possono gestire direttamente ed immediatamente le richieste di preventivo attraverso una sola piattaforma, senza dover fare ricerche o telefonate per cercare la tariffa migliore. E qui arrivano i primi problemi: “Nel nostro Paese c’è ancora molta diffidenza quando bisogna effettuare pagamenti online. Internet è ancora considerato ‘pericoloso’”. Eppure proprio attraverso la velocità e la flessibilità del cloud computing le aziende di trasporto hanno la possibilità di ottimizzare le proprie rotte ed i propri carichi utilizzando la piattaforma, attraverso la quale possono anche gestire il back office, in termini di preventivi e fatture.

“L’idea è quindi quella di rendere più efficiente un settore, quello delle consegne e dei trasporti merci, che non influisce solamente a livello micro, considerando quindi la moltitudine di piccole aziende italiane che lo popolano e che non hanno l’infrastruttura tecnologica necessaria. Il trasporto merci è un settore che ha ripercussioni nella quotidianità di ognuno di noi, nel traffico sulle strade, nella produzione di anidride carbonica in atmosfera e nella possibilità di costruire un futuro più sostenibile: il trasporto genera un quarto delle emissioni di gas serra dell’Unione Europea” continua Cristian.

Tra pochi giorni partirà la collaborazione con Fai Meno Strada, un consorzio di autotrasportatori guidato da Gaetano La Legname, che si pone come obiettivo la creazione di un’infrastruttura telematica di proprietà delle aziende di trasporto di merci su strada per conto terzi, per consentire l’ottimizzazione dei carichi e la creazione di economie di mercato. “Del resto – conclude il fondatore – è vero che la sede è in America, ma il primo mercato al quale Cargopooling si rivolge è quello italiano. Entrarci da protagonisti con un progetto innovativo: è questo il nostro obiettivo”.

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