NON ABBIAMO BISOGNO SEMPRE DI NOVITA’
“Molti pensano che innovazione sia lanciare un nuovo prodotto. Noi abbiamo progetti incredibili che stanno funzionando da tempo e alcune incredibili idee. È la stessa cultura e in larga parte sono le stesse persone che hanno creato l’iPhone, l’iPad mini, l’iPod, e alcuni di quelli che hanno dato vita al Mac. Questo stesso tipo di cultura è ancora qui”. “In altre parole Apple non ha bisogno di creare in continuazione nuovi prodotti per essere innovativa. Quello che ci fa progredire sono la visione, la qualità e le persone”.
VENDERE DI PIU’ NON E’ TUTTO
“Per noi vincere non ha mai significato produrre più degli altri. Facciamo i migliori pc, i migliori music player e i migliori tablet, che sono anche i più venduti. Facciamo anche i migliori telefoni, ma non sono i più diffusi”.
LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE
“Non importa qual è il tuo business, l’ultimo giudice è sempre il cliente. L’iPad riscuote il più alto livello di soddisfazione del consumatore rispetto a qualsiasi altro tablet. A questo serviamo: non a vincere premi ma ad arricchire le esistenze delle persone”.
L’IMPORTANZA DEGLI “INDOSSABILI”
“La tecnologia indossabile è una zona matura per l’esplorazione (…) Numerose aziende entreranno in questo spazio. Vedo gli indossabili come un ramo molto importante dell’albero. (…) (Ma) sono interessato a un grande prodotto. Per esempio io porto gli occhiali perché devo e conosco tanta gente che lo fa solo per necessità. Gli occhiali sono rischiosi. Quindi, per convincere la gente a indossarli devono essere qualcosa di incredibile”.
LA TV? UN OGGETTO ANTICO
“Se ci concentriamo sull’esperienza d’uso non credo che la Tv sia amata da molte persone. Non è qualcosa che appare aggiornato a questo decennio, è ancora un oggetto che offre un’esperienza molto simile a quella di 10 o 20 anni fa”.
LA MAGIA DELL’INTERSEZIONE
“Nell’era post-pc la chiave per avere un prodotto eccellente è un hardware incredibile, un software incredibile e servizi incredibili, e combinarli insieme in modo che non si distinguano più l’uno dall’altro. La magia è nell’intersezione”.
(a cura di Luciana Maci)