Turismo

Travel Appeal, 720mila euro alla startup che usa l’AI per il mondo dei viaggi

Il round è stato sottoscritto da 3 imprenditori internazionali del travel. Servirà alla società toscana partecipata da H-Farm a sviluppare ulteriormente il sistema di Intelligenza Artificiale che, attraverso l’uso dei Big Data, consente alle realtà turistiche di semplificare l’interazione con i clienti, per esempio attraverso i chatbot

Pubblicato il 15 Mar 2017

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Mirko Lalli, fondatore di Travel Appeal

Arrivano 720mila euro di finanziamenti per Travel Appeal, la startup toscana fondata tre anni fa da Mirko Lalli che si occupa di comunicazione digitale e big data analytics per il mondo del turismo. La società ha chiuso in questi giorni un aumento di capitale con una valutazione post money di 6 milioni di euro.

Il round tecnico di finanziamento è stato sottoscritto da un club deal composto da 3 imprenditori internazionali che operano nel settore del travel e che, grazie a questa operazione, detiene oggi il 12% della società. I nuovi fondi verranno utilizzati da Travel Appeal per sviluppare ulteriormente il proprio sistema di intelligenza artificiale e per spingere l’acceleratore sul processo di internazionalizzazione da poco avviato attraverso una presenza sempre più capillare in particolare in Europa e negli Stati Uniti.

Cos’è l’Intelligenza Artificiale

Partecipata da H-Farm, Travel Appeal monitora e analizza in tempo reale i dati online del settore travel e, attraverso un sistema di intelligenza artificiale, ne ottimizza l’interpretazione trasformandoli in consigli pratici per gli operatori del turismo.

Cos’è Travel Appeal – Fondata nel gennaio del 2014, mette a disposizione un software per singole strutture

(hotel, b&b, campeggi, ristoranti, musei) e soluzioni specifiche di analisi per gruppi, catene, consorzi e territori. Ha recentemente sviluppato un nuovo prodotto: un “assistente virtuale” basato sul proprio motore di Intelligenza Artificiale (chatbot) che consente ai clienti di Travel Appeal di favorire e semplificare l’interazione con i viaggiatori loro ospiti. A partire da questa primavera avvierà un piano di stock option per i suoi dipendenti.

Travel Appeal: “I big data sono il futuro del turismo, noi li usiamo così”

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Oggi lo staff della startup che conta due sedi operative, una nel cuore del Campus di H-Farm a Ca’ Tron (Treviso) e una a Firenze, è composto di 20 persone, ma nuove assunzioni sono in programma entro l’anno.

“Travel Appeal fin dal primo momento ha sempre avuto una vocazione internazionale – ha dichiarato il fondatore Mirko Lalli – e si è confrontata con successo con uno scenario competitivo globale. L’iniezione di nuove risorse è per noi fondamentale perché ci permettono di mantenere la nostra tecnologia all’avanguardia e in grado di anticipare, attraverso l’Intelligenza Artificiale, i bisogni di chi lavora nel mondo del turismo. Sappiamo quanto sia difficile costruire startup di successo nel mondo travel e quanto sia ancora più complesso farlo dall’Italia. Per questo considero un ottimo risultato la valutazione ottenuta e l’essere riusciti a coinvolger investitori internazionali che dimostrano di credere nel nostro progetto”.

“L’index sviluppato da Mirko e il team di Travel Appeal – ha aggiunto Riccardo Donadon, fondatore e amministratore delegato di H-Farm – è un gioiellino: l’uso sempre più intelligente del software nel leggere i segnali che derivano dalla rete, unito alla sua grande conoscenza del settore, sono il grande punto di forza di questa soluzione. Sono felice di questo raising perché permetterà a Travel Appeal di affrontare molto più rapidamente la sfida di mercati più maturi a livello internazionale”.

H-Farm ha fatto il suo ingresso nel capitale di Travel Appeal nel 2014, con un investimento pre-seed di 250 mila euro; a seguito di questo round la partecipazione di H-Farm passa al 25%. (L.M.)

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