Formazione

Apple a Napoli, cominciano i corsi per 200 sviluppatori

Lunedì 10 ottobre si aprono le lezioni della iOs Developer Academy all’Università Federico II di Napoli per gli studenti del progetto lanciato dal Ceo di Apple Tim Cook e dal premier Matteo Renzi a gennaio. Dal primo giorno cominceranno a programmare. Il prossimo anno saranno in 400

Pubblicato il 05 Ott 2016

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Gli studenti selezionati per l'Academy

Entreranno subito nel vivo delle attività formative gli studenti che domani alle 11.30 parteciperanno all’inaugurazione della iOS Developer Academy nella sede San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II a Napoli. “L’approccio di Apple è challenge-based learning, non c’è una parte teorica e una pratica, tutto è visto in maniera pratica, perciò i giovani cominceranno da subito a provare a programmare” spiega il coordinatore del progetto Giorgio Ventre, direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione presso la Federico II.

La prima parte della giornata sarà comunque dedicata alla cerimonia ufficiale di apertura presieduta dal Rettore Gaetano Manfredi alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, del governatore della Campania Vincenzo De Luca, del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e della vicepresidente di Apple, Lisa Jackson, che ha la delega alle iniziative istituzionali e sociali.

Sarà il taglio del nastro di un percorso iniziato ufficialmente 10 mesi fa. Dopo aver puntato sulla Cina per la produzione e sull’Irlanda per servizi tecnici e finanziari, Apple ha deciso di investire anche in Italia. L’annuncio era stato dato a gennaio del Ceo del colosso di Cupertino, Tim Cook. “L’Europa – aveva spiegato in vista di un incontro con il premier Matteo Renzi– è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo”.

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Giorgio Ventre

agosto. Si trattava sostanzialmente di un’iscrizione per la quale venivano richiesti specifici requisiti come il possesso di un diploma di scuola media superiore, un’età inferiore ai 30 anni e un’ottima conoscenza dell’inglese. Le domande pervenute sono risultate oltre 4200, quelle accettate più di 4100. A fare il test d’ingresso, però, si sono presentati “solo” in 1800, un dato che ha suscitato qualche perplessità in alcuni osservatori. “L’iscrizione consisteva semplicemente nel riempiere un formulario: mi sembra normale che, andando avanti, molti di coloro che si erano iscritti online si siano resi conto di quello che andavano ad affrontare. In ogni caso 200 selezionati su 1800 candidati mi sembra un buon risultato” dice Giorgio Ventre. Anzi, inizialmente i selezionati erano 300, poi c’è stata un’ulteriore scrematura in conseguenza del colloquio orale per arrivare a 200.

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Già oggi gli studenti prescelti sono stati convocati in università. È stato il primo atto ufficiale, con tanto di consegna del kit in dotazione gratuita da parte di Apple: un iPhone e un Mac Pro. “Domani l’inaugurazione – prosegue Ventre – ma dopo la cerimonia ufficiale ci dovrebbe essere già un primo coinvolgimento dei giovani, che cominceranno da subito a provare a programmare. Un approccio basato sull’apprendimento attraverso la pratica: non esiste neppure un’aula di lezione vera e propria, ma un laboratorio attrezzato dove la parte delle lezioni e quella delle esercitazioni si mescolano. Certo, sarà una giornata più leggera delle altre per loro. Il corso ufficiale comincia da lunedì 10 ottobre”.

Gli studenti selezionati sono 200, ma i corsi per i primi 100 si terranno da ottobre 2016 a luglio 2017. A gennaio 2017 partiranno i corsi per gli altri 100 fino a settembre, compreso luglio e parte di agosto.

“Il prossimo anno – aggiunge Ventre – quando inaugureremo la sede definitiva in un altro piano dell’edificio ne saranno ammessi 400”.

Qualche polemica è sorta anche sul numero di stranieri (l’iscrizione era aperta a tutte le nazionalità): su un 5% di studenti iscritti dall’estero, ne sono stati ammessi un po’ meno. In tutto sono una decina. Il 70% dei selezionati viene dalla Campania, gli altri dal resto d’Italia tra cui Lazio, Puglia e Toscana. (L.M.)

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