Open innovation

Lit Motors, la startup che Apple vorrebbe per fare l’auto del futuro

La multinazionale sarebbe interessata ad acquistare la giovane società americana che “sta progettando il futuro dei trasporti” creando un veicolo elettrico a due ruote in grado di garantire equilibrio e bilanciamento. Ma ha manifestato interesse anche per il McLaren Technology Group. Vincerà la tradizione o l’innovazione?

Pubblicato il 28 Set 2016

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Apple e motori, gioie e dolori: parafrasando un noto detto popolare si può ben descrivere il tormentato rapporto fra l’azienda di Cupertino e l’automotive del futuro. L’ultimo rumor, riportato nei giorni scorsi dal New York Times, riguarda l’interesse della multinazionale guidata da Tim Cook ad acquistare Lit Motors, la startup americana fondata nel 2010 che “sta progettando oggi il futuro dei trasporti”.

In questi sei anni Lit Motors ha creato cinque prototipi della C-1, il mezzo ideato dal suo fondatore, Danny Kim. La C-1 è un veicolo elettrico su due ruote con la carrozzeria di una macchina. È omologata come una moto, ma protegge dagli urti e dalla pioggia come una macchina e soprattutto garantisce equilibrio e bilanciamento grazie ai suoi due giroscopi che la rendono stabile sia da ferma sia in piega sulle curve, addirittura sul ghiaccio. Un mezzo che rivoluzionerebbe il trasporto urbano e che, sostanzialmente, si guida da solo. L’interesse di Apple per l’automotive è solo uno dei molteplici segnali della corsa collettiva verso l’auto del futuro.

Il “caso driverless car”, ovvero saper guardare l’orizzonte oltre la finestra

Apple continua quindi a cercare lo sbocco sul mercato delle driverless car elettriche, inseguito dapprima con il progetto interno Titan e poi andando a caccia di tecnologie sul mercato. Scritto nel tardo 2014 da Tim Cook, che ha ripreso il sogno di Steve Jobs di creare una macchina senza autista, il progetto Titan avrebbe dovuto fare concorrenza alla Google Car.

Anche Apple sale sull’auto senza guidatore

In questi mesi il progetto è stato avvolto nel riserbo più assoluto e la stampa di settore è andata avanti fra speculazioni e deduzioni. Vari ingegneri ed esperti di tutto il mondo sarebbero stati consultati per la progettazione del prototipo da lanciare sul mercato intorno al 2020. Finché, il mese scorso, è trapelata la notizia dei licenziamenti di dozzine di ingegneri coinvolti in Titan, che faceva presupporre la morte del progetto stesso. Invece in questi ultimi due giorni arriva l’accelerazione, anche se non confermata dai diretti interessati: prima il Financial Times scrive dell’interesse della Apple per la McLaren Technology Group e poi il New York Times rilancia su Lit Motors.

Una, la McLaren, seppure in perdita è un’azienda storica ai vertici delle auto di lusso e delle tecnologie di settore; l’altra, la Lit Motors, è una giovane azienda che punta a rivoluzionare il prossimo futuro dei trasporti. Dalla McLaren, Apple potrebbe puntare ad avere l’altissimo livello tecnologico, che negli ultimi anni si è indirizzato verso lo sviluppo di sistemi digitali alla guida, utilizzabili anche nelle monoposto di Formula 1. Da Lit Motors invece potrebbe avere il know-how dei suoi ingegneri che, sempre secondo il New York Times, sarebbero stati già avvicinati da Apple. Siamo ancora sul campo delle ipotesi e ben lontani da parlare di cifre, però sarebbe sicuramente un bel salto per la giovane startup di San Francisco.

Quando Danny Kim la fondò, dopo un anno sabbatico in giro per 106 città che lo convinse della necessità di un mezzo urbano sicuro, maneggevole e sostenibile, probabilmente non pensava di finire così presto nel mirino di un gigante come Apple. D’altronde, la Lit Motors gode di ottima salute: come detto ha sviluppato già cinque prototipi della C-1, capace ormai di superare i 160 km/h e di avere un’autonomia di circa 320 km con una carica, ed è riuscita a mettere insieme qualcosa come 2 milioni e 200mila dollari di finanziamento. Un buonissimo biglietto da visita da presentare a Tim Cook.

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