Open Innovation

Apple compra Gliimpse, la startup fondata da un suo ex dipendente

Anil Sethi, ingegnere, ha creato una piattaforma per la gestione dei dati sanitari degli utenti dopo aver assistito una sorella malata di cancro. Potrebbe andare a potenziare il pacchetto di servizi healthcare dell’azienda di Cupertino. E in futuro anche l’Apple Watch

Pubblicato il 23 Ago 2016

gliimpse-160823162619

La strada dell’espansione per Apple sembra avere un indirizzo preciso: salute e benessere. Le ambizioni di crescita nel settore healthcare per la società di Cupertino sono confermate dalla recente acquisizione di Gliimpse, startup della Silicon Valley specializzata nella gestione e condivisione dei dati medici personali dei pazienti americani. La notizia dell’acquisizione è stata diffusa di recente dal sito specializzato Fast Company, nonostante si tratti di un’operazione conclusasi a inizio 2016. I termini dell’accordo non sono stati resi noti da Apple, anzi su richiesta di approfondimenti da parte di Fast Company, dalla mela hanno risposto con una stringata nota ufficiale: “di tanto in tanto Apple compra piccole aziende tecnologiche, e generalmente non discute su temi riguardanti i propri piani futuri”. E tanti saluti.

Fondata nel 2013 dagli imprenditori Anil Sethi e Karthik Hariharan, Gliimpse ha sviluppato una piattaforma che permette all’utente di raccogliere, personalizzare e condividere i dati sulla propria salute in una sorta di cartella clinica virtuale. Sethi è un imprenditore seriale che negli ultimi dieci anni è stato spesso alle prese con startup legate all’universo della salute, dopo che nel 2000 aveva quotato la sua azienda Sequoia Software. Nel suo passato anche un esperienza come ingegnere di sistemi proprio alla Apple, intorno alla fine degli anni 80.

Come spesso accade per buonaparte delle startup innovative, anche Gliimpse è nata da un’esigenza personale. Come racconta sul suo profilo LinkedIn, Sethi ha dovuto assistere la sorella malata di cancro, testando personalmente le difficoltà per i malati cronici nell’acquisire e gestire i dati relativi alla salute personale: «quando da paziente ricorro all’assistenza sanitaria – scrive Sathi – lascio dietro di me una scia continua di informazioni mediche. Eppure, ancora oggi, non sono in grado di accedere o condividere questi dati in maniera semplice e veloce». Da qui è nata l’idea di creare Gliimpse.

Già in passato Apple aveva dimostrato interesse nei confronti del digital health, basti pensare alla creazione di servizi come HealhtKit, CareKit e ResearchKit, che consentono a pazienti, medici e ricercatori di accedere a preziose informazioni sanitarie tramite l’utilizzo di una serie di dispositivi mobili. Oggi lo sforzo di Apple nei confronti del settore sembra andare ancora più in profondità, con l’acquisizione di Gliimpse infatti per Cupertino si apre una nuova frontiera nei confronti di pazienti affetti da malattie gravi come cancro e diabete.

Detto ciò, sembra essere ancora non del tutto chiaro come Apple deciderà di implementare all’interno del suo ecosistema i servizi di Gliimpse. Non è escluso che potrebbere sfruttare le potenzialità di Apple Watch. Di certo è improbabile che questa acquisizione da parte della società di Tim Cook porterà le tecnologie sanitarie di Apple sotto la competenza dei regolamenti federali. Lo stesso Ceo dell’azienda ha più volte sostenuto che le maggiori opportunità di business che intravede in questo settore sono quelle all’interno di un mercato non regolamentato. (F.M.)

Per approfondire il tema dell’open innovation, conoscerla e soprattutto capire come guidarla e trarne vantaggio, si può far riferimento all’iniziativa del Gruppo Digital360: una piattaforma che a 360° tocca tutti i temi dell’innovazione aperta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati